L'analisi del ricercatore Uri Ben Yaakov: "Israele non utilizza sufficientemente milioni di cittadini"

(di Maria Grazia Labellarte)
12/10/23

Da una recente analisi tecnica del lt. col. (res.) Uri Ben Yaakov, ricercatore senior presso l'ICT (Istituto internazionale per l'antiterrorismo di Herzliya, Israele), dietro l'attacco a sorpresa di Hamas contro Israele, "ci sarebbero gli iraniani".

Dato che Hamas in passato non è riuscito a far fronte alle capacità militari dello Stato di Israele e, con la chiara consapevolezza che il fronte interno israeliano costituisce un punto di vulnerabilità significativo, l'organizzazione ha sviluppato mezzi per raggiungere il fronte interno israeliano, compresi missili avanzati capacità di lancio e mezzi a cui le capacità tecnologiche israeliane non potevano rispondere facilmente, come i "palloni incendiari". Tuttavia, in questo attacco, Hamas ha agito in modo leggermente diverso ed è stato in grado di penetrare nel fronte interno civile sfruttando le lacune del fronte militare e dell’intelligence oltre a quelle operative, il che evidenzia l’importanza che Hamas attribuisce al raggiungimento del fronte interno israeliano.

La resilienza del fronte interno israeliano è uno strumento necessario nelle mani dei decisori e la capacità dello Stato di operare nel tempo contro i suoi nemici, chiunque essi siano. Nel suo recente attacco terroristico, Hamas ha dimostrato capacità di lancio di razzi significativamente avanzate, capacità che vanno anche oltre le città dell’involucro di Gaza. Tuttavia, lo Stato di Israele non è ancora riuscito a utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione per far fronte a questa sfida, così come alle nuove sfide operative emerse nelle città vicine alla Striscia di Gaza.

In uno studio approfondito condotto dall’ICT di Herzliya, su come potrebbe essere organizzato il fronte interno civile durante una guerra su più fronti, è emerso che lo Stato di Israele non utilizza sufficientemente milioni di cittadini israeliani che, non reclutati in caso di emergenza, desiderano fare volontariato e assistere nella Campagna. Questi cittadini possono rappresentare un'aggiunta significativa alla risposta del fronte interno civile, aumentandone la resilienza e fornendo assistenza in cose come il supporto medico e mentale, la distribuzione di cibo, acqua e medicine a chi ne ha bisogno e un canale di trasferimento di informazioni bidirezionale tra il fronte interno e quello civile. autorità e cittadini. Questi cittadini, che naturalmente hanno una certa familiarità con la popolazione circostante, possono fungere da centri di gestione delle informazioni in luoghi specifici che saranno allestiti in anticipo a questo scopo e che finora mancavano.

Va notato che al di là dell’importanza del trasferimento di informazioni in tempo reale, che è stata pienamente rivelata durante il recente attacco terroristico, la semplice capacità di ottenere informazioni in generale e sui parenti, in particolare, aumenta la resilienza del fronte interno e anche quella dei combattenti al fronte che hanno a cuore i loro cari in patria.