Percorso formativo in ambito militare per i giovani: incontriamo il primo firmatario, Matteo Perego di Cremnago

(di Tiziano Ciocchetti)
02/04/19

Lo scorso 27 marzo la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di Legge che avvia la sperimentazione di un percorso formativo in ambito militare per i giovani italiani, della durata di sei mesi. È passato con un’ampia maggioranza (453 voti a favore, 10 contrari e sei astenuti). Abbiamo incontrato il primo firmatario della proposta di Legge, il forzista Matteo Perego di Cremnago (alla sua prima Legislatura, foto seguente), membro della IV Commissione Difesa della Camera.

Quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a presentare questa proposta di legge?

La motivazione che ci ha spinto è stata quella di trovare, oltre al contributo della scuola e della famiglia, un altro strumento per migliorare la formazione dei giovani a prescindere da quale possa essere il loro orientamento professionale o il loro indirizzo di studi. Nasce quindi dalla volontà di immaginare un percorso formativo nelle forze armate in quanto custodi di valori e disciplina, difficilmente applicabili nel nostro sistema scolastico. Nella nostra società questo processo potrebbe attivare un meccanismo di “rinascita” di alcuni valori fondamentali che le Forze Armate custodiscono in sé e che sembrano andati perduti nelle generazioni attuali.

Perché secondo Lei questi valori sono andati perduti?

Pur vivendo in un’epoca in cui il benessere non è così diffuso, le nuove generazioni non vengono più educate al sacrificio e al rispetto dei valori tradizionali. La mia generazione è cresciuta con una forma mentis differente a quella attuale, nel rispetto delle Istituzioni e delle figure cardine che ne fanno parte, come ad esempio gli insegnanti. L’avvento dei social network ha cambiato drasticamente il modo di comunicare delle nuove generazioni, contribuendo al decadimento degli elementi fondanti della nostra società.

La scuola secondo Lei non è più sufficiente a svolgere tale ruolo?

La nostra scuola, che è sempre stata un nostro vanto, al momento non è più sufficiente ad arginare questo degrado. Episodi di genitori che aggrediscono, bullizzano il corpo insegnanti in difesa dei propri figli ci fa comprendere che siamo arrivati al limite. La prerogativa di questa proposta di legge è quella di riportare i giovani in un mondo dove vi siano ancora delle regole, dei valori ben definiti e instillare i concetti di disciplina, merito, competenza.

Perché un giovane dovrebbe, su base volontaria, accettare questo tipo d formazione?

Ho un’idea romantica: se anche solo un giovane su dieci decidesse di intraprendere questo percorso, sicuramente avrebbe un impatto positivo e virtuoso sull’ambiente che lo circonda, il suo microhabitat.

Come verrà finanziato questo percorso formativo, visto i continui tagli al Bilancio della Difesa?

Non saranno utilizzati i fondi destinati al Ministero della Difesa ma verrà utilizzato il fondo di riserva del MEF. Inizialmente per avviare la fase sperimentale del percorso verrà stanziata la cifra di un milione di euro.

Come verrà organizzato il percorso?

L’organizzazione del percorso formativo sarà tenuta dal CASD che effettuerà uno studio di fattibilità per individuare le sedi più opportune allo svolgimento delle attività. Si lascia completa autonomia agli Stati Maggiori nel definire il percorso migliore per questi giovani senza alcuna ingerenza politica, equiparandone lo stato giuridico a quello degli allievi al primo anno delle Accademie militari.

I militari hanno avuto un ruolo fondamentale per la realizzazione di questa proposta?

Se le forze armate avessero dato parere negativo la legge si sarebbe arenata. In questo caso specifico è la politica che si appoggia alle Forze Armate per la realizzazione del progetto.

Quali vantaggi vengono riconosciuti ai partecipanti?

Nonostante non sia prevista una retribuzione, sono riconosciuti a livello Universitario 12 CFU.

Inoltre, fermo restando quanto previsto dall’Art. 674 comma 1 del Codice dell’Ordinamento Militare, di cui al Decreto Legislativo del 15 marzo 2010 n. 66, la partecipazione a tale percorso formativo costituisce titolo valutabile ai fini della nomina ad ufficiale di complemento.

Per chi non è Universitario?

Dal punto di vista del cittadino, che intraprende questo progetto, mi arricchisco di una esperienza all’interno delle Forze Armate, venendo a contatto anche con l’industria della Difesa, inoltre verranno acquisite nozioni sulla Cyber Security.

Quali sono i requisiti per accedere al percorso formativo?

Età compresa fra i 18 e i 22 anni;

Godere della cittadinanza italiana;

Godere dei diritti civili;

Non avere precedenti penali.

Per accedere al percorso saranno somministrati dei Test psicoattitudinali emanati direttamente dal Ministero della Difesa.

Questa formazione non è in antitesi con il reddito di cittadinanza?

Il Partito che rappresento è sempre stato molto critico verso questa manovra dei 5 Stelle. Questa formazione è utile, propositiva mentre il reddito di cittadinanza è una manovra assistenzialista che mortifica i giovani dando una “mancia di Stato” senza dare lavoro e crescita alle nuove generazioni.

Come verranno effettuate le domande per accedere al percorso formativo?

Sarà il Ministero della Difesa a definire le regole di “ingaggio” e i criteri di selezione. La componente di volontarietà e il criterio di selezione annullerà il pericolo di inserire giovani demotivati.

Qual è l’arma vincente di questo progetto?

La disciplina militare e lo studio di quello che è la mission delle Forze Armate, i loro valori nonché la componente operativa. Se dovesse accadere una calamità naturale, come ad esempio un terremoto, questi giovani sarebbero in grado di mettere in pratica le procedure tipiche per la salvaguardia della cittadinanza.

Secondo me solo chi ha una visione miope non conosce il valore dello strumento militare. Il nostro Paese, per la posizione strategica che ricopre nel Mediterraneo, attraverso le relazioni internazionali e i quadri geopolitici dovrà acquisire un ruolo di leadership come merita.

Chi effettuerà questo percorso entrerà nel vivo delle Forze Armate e nella loro reale natura. Ho scritto questa legge perché ne riconosco l’importanza nella nostra società. Il mio primario intento è quello di donare un “pezzo” di questo mondo ai giovani per sostenere le Forze Armate.

In Francia e negli Stati Uniti, a prescindere dall’indirizzo politico esiste un grande senso di orgoglio nei confronti delle proprie Forze Armate, a differenza di quanto avviene purtroppo in Italia dove sono in pochi a nutrire questi sentimenti.

Foto: U.S. Army / Difesa Online