OCCAR, quando la collaborazione europea è un successo!

(di Andrea Cucco)
22/02/22

Occar (Organisation Conjointe de Coopération en matière d'Armement) ha come target la promozione della cooperazione, dell’efficienza e della riduzione dei costi dei programmi di acquisizione degli armamenti.

La prospettiva, sin dalla sua istituzione nel 1998 con la firma della “OCCAR Convention" da parte dei ministri della Difesa di Francia, Germania, Italia e Regno Unito (si sono poi uniti Belgio e Spagna nel 2003 e nel 2005), è stata di diventare un centro di eccellenza europeo nella realizzazione dei sistemi di difesa.

I risultati dei programmi - in corso ed in via di inaugurazione - hanno raggiunto budget probabilmente insperati al momento della sua nascita.

Per comprendere la reale portata dei numeri di un'organizzazione che segna continui record, ne abbiamo intervistato il direttore, l'ammiraglio Matteo Bisceglia.

Ammiraglio, negli ultimi anni OCCAR ha praticamente raddoppiato il valore complessivo dei programmi?

"Nell’ultimo triennio il numero di programmi gestito da OCCAR ha subito un significativo incremento. Attualmente OCCAR gestisce 16 programmi per un valore complessivo di circa 80 miliardi di euro. L’imminente firma dei contratti MALE RPAS Stage 2 e di TIGER MKIII incrementeranno il budget complessivo amministrato da OCCAR a circa 90 miliardi di euro.

Nel 2021 sono state avviate le attività di integrazione dei Programmi LWT (Light Weight Torpedo), VBAE (Véhicule Blindé d’Aide à l’Engagement), REACT (Responsive Electronic Attack for Cooperative Task), WWGC – TRITON (Wide Wet Gap Crossing) che porteranno ad un totale di 20 i programmi gestiti da OCCAR e con una previsione di budget complessivo prossimo ai 100 miliardi di euro."

Un trend costante?

"Conoscendo la forza e le professionalità presenti in OCCAR, sono convinto che la crescita di OCCAR non si arresterà. In un orizzonte temporale di breve-medio termine, OCCAR potrà cogliere diverse opportunità per integrare e gestire ulteriori sfidanti programmi di acquisizione di sistemi della difesa in corso di valutazione a cura degli Stati."

Ad esempio?

"Mi riferisco ai programmi Future Combat Aircraft System (FCAS), Timely Warning and Interception with Space-based TheatER (TWISTER), European Patrol Corvette (EPC), solo per citarne alcuni.

Nel corso dei suoi vent’anni di operatività, OCCAR ha dimostrato di poter gestire programmi di acquisizione di sistemi per la difesa con il pieno soddisfacimento degli Stati e nel rispetto dei requisiti di costo, tempo e performance. OCCAR è oggi una realtà in grado di contribuire allo sfidante progetto di standardizzazione ed interoperabilità nel settore militare.

Sebbene OCCAR continui a essere proattiva nell'arena della difesa, tuttavia spetta alle Nazioni decidere come beneficiare delle capacità che l’Organizzazione che mi pregio di dirigere può assicurare. In linea con la propria vision, OCCAR è pronta ad assumere un ruolo leader nel procurement in Europa, ma il sostegno delle Nazioni sarà fondamentale."

Di recente la Spagna ha approvato il Programma MALE RPAS, una conferma della bontà del progetto per un drone europeo. Quali sono i prossimi passi?

"A brevissimo, su mandato di Germania, Francia, Italia e Spagna, in qualità di direttore di OCCAR, firmerò il Contratto con Airbus Defence and Space, per l’inizio dello Stage 2 del Programme MALE RPAS. Infatti, la sottoscrizione da parte degli Stati Partecipanti dell’Accordo Intergovernativo (c.d. Implementing Arrengement) e del relativo mandato ad OCCAR (c.d. Programme Decision) segna l’avvio delle attività tecnico-amministrative finalizzate allo sviluppo e produzione del sistema d’Arma non pilotato European MALE RPAS.

Un progetto altamente sfidante che potenzierà le capacità strategiche dei quattro Stati partner nell’ambito delle operazioni aeree condotte da sistemi a pilotaggio remoto a quote intermedie e a lungo raggio capace di integrarsi nel traffico aereo civile. Lo European MALE RPAS potrà consentire lo sviluppo di un 'portafoglio missioni Difesa e Homeland Security' in grado di soddisfare le esigenze di difesa, supporto all'intelligence, prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali, monitoraggio e contrasto dei fenomeni migratori, contrasto dei traffici illeciti via terra e via mare, studio del territorio nazionale per la sua valorizzazione o la prevenzione dei fenomeni naturali, prevenzione e supporto in caso di calamità naturali, tramite missioni ISTAR (Intelligence Surveillance Target Acquisition Reconnaissance) e mediante l’utilizzo di sensoristica all’avanguardia e di concezione e produzione europea."

Qualche dettaglio in più?

"Il sistema sarà interamente progettato e prodotto da una compagine industriale europea che include Airbus Germany in qualità di Prime Contractor a cui è demandato il compito di gestire il contratto globale di sviluppo, produzione e supporto logistico iniziale; essa opererà in collaborazione con i tre principali Sub-Contractors: Airbus Spagna, Dassault e Leonardo, e coinvolgerà le PMI del settore della difesa e dell’elettronica del Vecchio Continente rappresentando una sfida epocale verso il raggiungimento di una futura indipendenza europea in questo particolare settore della difesa, attualmente presidiato da ditte internazionali.

Attraverso lo sforzo congiunto dei 4 Paesi Partecipanti, l’Europa colmerà un gap tecnologico che difficilmente un singolo Paese avrebbe potuto sostenere.

La firma del contratto giunge dopo la sottoscrizione a luglio 2021 a Roma del Grant Agreement con cui la Commissione Europea ha sancito il co-finanziamento del programma con 100 milioni di euro, nell’ambito del piano di finanziamento EDIDP, a riconoscimento dell’alta valenza tecnologica del Programma European MALE RPAS.

L’operatività del contratto segnerà l’immediato avvio delle attività di Sviluppo finalizzate alla definizione di dettaglio della configurazione del Sistema d’Arma, le attività di testing a terra ed in volo con i prototipi e la qualificazione e certificazione finale del Sistema da parte delle Autorità Nazionali dei Paesi Partecipanti.

Sulla base dei positivi risultati delle attività di volo sarà avviata la Produzione di serie dei sistemi, di cui 5 per l’Italia (ogni Sistema è costituito da 3 velivoli e da stazioni di controllo a terra). Inoltre nell’ambito del presente contratto è previsto un supporto logistico iniziale di 5 anni.

Questo è senza dubbio un grande successo per OCCAR e per gli Stati Partecipanti, ma sono consapevole che c’è ancora molta strada da percorrere. Un percorso tortuoso, non privo di rischi programmatici, tecnici ed amministrativi che sono certo OCCAR riuscirà ad affrontare con la massima professionalità ed efficacia che l’ha contraddistinta nel corso di più di vent’anni di operatività."

La concorrenza tra aziende nei programmi come avviene?

"Oggi viviamo in un contesto geopolitico in cui il continente europeo è chiamato a fronteggiare nuove minacce alla sicurezza che richiedono assetti capacitivi difficilmente sviluppabili autonomamente da un singolo Stato Membro.

La consapevolezza che l’unica soluzione efficace sia la cooperazione nel settore della difesa è ormai matura. Ciò trova riscontro anche nelle molteplici iniziative finalizzate ad incentivare la collaborazione sul piano governativo e industriale. Mi riferisco ai progetti EDIDP (European Defence Industrial Development Programme) e EDF (European Defence Fund), così come la PESCO (Permanent Structured Cooperation) che in materia di procurement dei sistemi della difesa, introducono evidenti vantaggi economici e strategici sia per gli Stati Membri che per le industrie.

In questo complesso scenario, OCCAR riveste, e sono certo continuerà a farlo, un ruolo fondamentale nella promozione di programmi cooperativi per l’acquisizione di sistemi per la Difesa. Questa missione è chiaramente esplicitata nella nostra Convenzione che stabilisce la determinazione politica degli Stati Membri a migliorare l'efficienza e ridurre i costi della loro cooperazione in materia di armamenti, nonché a rafforzare la base tecnologica e industriale di difesa europea.

Su questa direttrice, OCCAR valorizza i poli di eccellenza industriale per sviluppare competitività attraverso la ricerca di assetti industriali cooperativi che assicurino soluzioni tecnologiche e industriali complementari."

Come riesce a farlo?

"Attraverso la rinuncia del Juste Retour, secondo cui l’industria riceve un volume di commesse pari al contributo finanziario dello Stato di appartenenza, e la contestuale applicazione di uno dei principi fondatori di OCCAR: il Global Balance. Infatti, l’eccessiva enfasi su accordi rigidi di ripartizione delle commesse si è rivelata un fattore limitativo nello sfruttamento dei vantaggi potenzialmente derivabili della concorrenza e della cooperazione industriale.

Il Global Balance, d’altra parte, discende dalla volontà di ricercare soluzioni di procurement 'open competition' con il miglior rapporto costo-efficacia e garantisce il perseguimento di una politica globale e flessibile multi-programma/bilancio pluriennale della quota di lavoro rispetto alla quota di costo.

L’applicazione di tale principio rappresenta, inoltre, un segnale di integrazione tra gli Stati partecipanti, in quanto può supportare il lento processo di armonizzazione delle capacità nazionali nel campo della difesa in un’ottica di standardizzazione ed interoperabilità, favorendo una maggiore integrazione e compartecipazione con attività militari congiunte a livello di rispettive capacità.

Sforzi comuni sono ancora necessari, tuttavia indispensabili per giungere ad una completa e più efficace applicazione del Global Balance.

OCCAR, ricercando la soluzione che sia la migliore in termini di costo-efficacia, incentiva pertanto la competitività a livello industriale e contribuisce alla costituzione di una robusta e competitiva Base Industriale e Tecnologica della Difesa Europea (European Defence Technological Industrial Base - EDTIB), fondamentale non solo per la ricerca di avanzate tecnologie necessarie allo sviluppo di nuove capacità, ma anche per la competitività dell’industria europea in contesti internazionali."

Foto: OCCAR