Aperta l'ottava edizione di SeaFuture! (video)

(di Seafuture)
05/06/23

SeaFuture è ufficialmente iniziato: questa mattina all’interno dell’Arsenale della Spezia si è tenuta la cerimonia di apertura, il taglio del nastro ha dato il là alla manifestazione che durerà fino all’8 giugno.

Ad intervenire per primo con i saluti istituzionali è stato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, che ha sottolineato il rapporto tra SeaFuture e la città: “Le eccellenze spezzine sono esclusività che non hanno eguali nell’ambito europeo e nell’ambito del Mediterraneo; ne è un esempio la subacquea, ma nel nostro passato contiamo moltissime invenzioni come la camera iperbarica. Oggi ospitiamo realtà consolidate legate a sfide fondamentali per il nostro futuro. Siamo una città che raccoglie diverse esperienze e che con obiettivi condivisi. Una città in un processo di sviluppo che potrà offrire grandi opportunità. La Spezia - conclude il sindaco - può essere in maniera concreta la capitale della marineria nel Mediterraneo”.

SeaFuture è ormai un punto di riferimento per le imprese e per le Marine di tutto il Mondo, uno scambio e dialogo capace di attrarre nel nostro territorio investitori e capitale.

La CEO di Italian Blue Growth Cristiana Pagni ha ringraziato tutti i sostenitori e le imprese che hanno scelto di partecipare: “Il mare è la nostra prima risorsa, produce il 25% del nostro Pil, l’Italia è un hub sul Mediterraneo con un ruolo geopolitico strategico di cui non è ancora pienamente consapevole - prosegue Pagni - E’ la porta d’ingresso per l’Europa ed un ponte strategico con l’Oriente. SeaFuture è uno di quegli eventi qualificati e qualificanti per consolidare il nostro Paese nel Mediterraneo. Questa manifestazione punta a valorizzare i diversi aspetti della Blue Economy, il mare a 360gradi: dalla cantieristica alle tecnologie Marine, cyber sicurezza, transizione energetica, intelligenza artificiale e molto altro; è un evento di incontro e di confronto, ma soprattutto di progettazione.”

Il rapporto di sinergia con la Marina Militare permette di avere un appoggio e una grande capacità di intervento sul piano internazionale.

Il capo di Stato Maggiore della Marina Enrico Credendino ha colto l’occasione per ricordare il ruolo diplomatico della Marina Militare: “La Spezia non è immaginabile senza la Marina, in questa edizione di SeaFuture abbiamo un totale di 76 delegazioni internazionali. In questo momento abbiamo 11 navi che stanno operando fuori dal Mediterraneo, anche il Vespucci avrà un ruolo di ambasciatore nei due anni di navigazione durante i quali toccherà 29 Paesi e 5 Continenti, per oltre 40mila miglia nautiche. Sarà un’occasione per diffondere la cultura italiana nel Mondo.”

La posizione strategica della Spezia e la sua tradizione legata alla Marina Militare hanno permesso uno sviluppo particolare nel nostro territorio di imprese legate alla Difesa, rendendo La Spezia un luogo di riferimento per il settore.

Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha espresso il supporto alla manifestazione e ha voluto metterne in evidenza l’importanza nel mondo contemporaneo: “I tempi suggeriscono a tutti che, se viviamo in un continente dove fortunatamente godiamo di tanti diritti individuali e collettivi, è perché qualcuno si è battuto nel passato per ottenerli, ma anche perché qualcuno per quei diritti quotidianamente si batte e li difende. Credo che non ci debba essere quel velo di reticenza che a volte sento nel dire, che noi vogliamo un settore della Difesa sempre più forte.”

Il ministro della Difesa on. Guido Crosetto ha ripercorso alcune tappe della storia del rapporto tra Mare e Paese: “Il futuro dell’Arsenale è legato al suo passato: per anni questo è stato un fiore all’occhiello, non solo per la Marina; infatti abbiamo messo su una squadra per traguardare questo l’Arsenale nel futuro, perché vogliamo che sia un modello italiano di efficienza, tecnologia e ricerca; non sono un punto di riferimento per la Liguria, ma per l’Italia e l’Europa. Il Mondo è meno sicuro di qualche anno fa, per questo l’Italia cerca di avere un ruolo di mediatore, rimanendo fedeli al patto Atlantico e operando sul lungo termine.”