Si riunisce in Italia il gruppo di lavoro Cyber del G7

(di Alessandro Rugolo)
22/05/24

Nato nel 2015 per dare continuità ai lavori sulle policy e strategie in ambito cyber per il mondo finanziario tra i paesi del G7, il gruppo comprende membri provenienti dal mondo bancario e finanziario di sette paesi:

- Canada (Bank of Canada, Department of Finance Canada,Office of the Superintendent of Financial Institutions);

- Francia (Directorate General of the Treasury, Prudential Supervision and Resolution Authority);

- Germania (Deutsche Bundesbank, Federal Financial Supervisory Authority, Federal Ministry of Finance);

- Italia (Banca d'Italia, CONSOB (Commissione Nazionale per le Societa e la Borsa), Ministero dell'Economia e Finanze);

- Giappone (Bank of Japan, Financial Services Agency, Japanese Ministry of Finance);

- Regno Unito (Bank of England, Financial Conduct Authority, His Majesty’s Treasury);

- Stati Uniti (Department of the Treasury, Federal Reserve Board of Governors,Securities and Exchange Commission).

In aggiunta ai membri del G7, ne fa parte l'Unione Europea (European Banking Authority, European Central Bank, European Commission).

Nei giorni scorsi si è riunito sotto la presidanza di ACN per affrontare alcuni dei temi più importanti del panorama cyber attuale, in particolare:

  • interdipendenza tra cybersecurity e intelligenza artificiale. È infatti di vitale importanza conoscere le opportunità che questa tecnologia offre e governare il rischio che ne deriva;
  • policy per rafforzare la sicurezza e la resilienza dell’ecosistema digitale;
  • maggiore collaborazione tra i paesi coinvolti, per rafforzare la sicurezza informatica delle infrastrutture in settori critici per la società e l’economia, incluso quello energetico.

Alcune brevi considerazioni:

  1. Si continua a parlare di cyber security nei tavoli di lavoro ad altissimo livello, si continuano a scrivere norme e a dettare obblighi, ma cosa si sta facendo per portare l'argomento sui banchi delle scuole? Cosa si sta facendo per preparare gli insegnanti affinchè possano capire e spiegare le nuove tecnologie e i rischi correlati? Dalle richieste che mi arrivano sempre più frequenti direi niente!
  2. Le problematiche legate alla cyber security sono note ormai da piu di vent'anni e sembra che non siano stati fatti grossi passi avanti, anzi. La sempre maggiore dipendenza della nostra società da strumenti digitali è uno dei principali fattori di rischio. Cosa potrebbe accadere se un giorno ci si svegliasse e non si avesse più a disposizione alcuno strumento digitale? Se un attacco particolarmente potente dovesse mettere in ginocchio contemporaneamente i principali sistemi informatici e di telecomunicazioni per un periodo di 10 giorni, la nostra società sarebbe in grado di garantire la sopravvivenza delle persone? Probabilmente no!

Si tratta di domande provocatorie ma penso che siano le domande giuste da seguire per tracciare la strada.

Per approfondire:

- https://www.cybersecitalia.it/g7-cyber-frattasi-acn-infosharing-su-minac...

- https://home.treasury.gov/policy-issues/international/g-7-and-g-20/g7-cy...