Russia: in mare il sottomarino BS-64, primo vettore per le operazioni segrete della flotta Losharik

(di Franco Iacch)
24/10/16

Dopo essere stato soggetto a modifiche per sedici anni presso il cantiere di Severodvinsk, il sottomarino a propulsione nucleare BS-64 Podmoskovye, ha ripreso il mare per un’operazione classificata.

Il K-64, terzo sottomarino strategico classe Delta-IV, è stato trasferito nel 1999 dalla sua base sulla penisola di Kola al cantiere Zvezdochka, a Severodvinsk. L’unità è stata riconvertita per ospitare i mini-sommergibili russi sperimentali che operano in profondità nelle gelide acque artiche. La sezione centrale, progettata per ospitare sedici missili balistici, è stata modificata per i nuovi asset. Il BS-64 Podmoskovye è da considerarsi come il primo vettore sottomarino russo per i droni subacquei e per il progetto 10830 Losharik. Lo scafo è stato allungato a 162,5 metri: le capacità difensive non sono state smantellate. Poche ore fa, la Rossiskaya Gazeta ha confermato la partenza del Podmoskovye per il Mar Bianco.

Il progetto 10830 Losharik

Il sottomarino a propulsione nucleare Losharik, è stato progettato per operazioni speciali, ricerca scientifica e salvataggio a grandi profondità. Il Losharik è uno dei progetti più segreti del paese: basti pensare che quanti hanno lavorato nel cantiere N42 della Sevmash, sono stati tenuti sotto stretto controllo militare per i quindici anni necessari per il suo sviluppo.

Del Losharik, eroe di un famoso film d'animazione sovietico, non si sa nulla se non che è in grado di raggiungere i seimila metri di profondità e che è propulso da un reattore nucleare di nuova concezione. Dovrebbe essere lungo circa 60 metri con equipaggio che non dovrebbe superare le 25 unità.  Il progetto 10830 sfrutta i principi della batisfera: una forma necessaria per resistere all’enorme pressione dell’acqua a quelle profondità. L’involucro esterno rappresenta la vera e propria corazza contro la pressione. Lo scafo interno, invece, è separato dalla batisfera da un materiale altamente compresso. Il Losharik potrebbe navigare indisturbato in qualsiasi parte del globo nella totale impunità. Gli svantaggi sono legati ai ristretti spazi per l’equipaggio ed alla scarsa velocità di crociera. E’ certamente il primo battello a propulsione nucleare in grado di raggiungere tali profondità: l’NR1 americano poteva raggiungere i tremila metri. La sua unica missione nota si è svolta con la Flotta del Nord ad una profondità di tremila metri, sul crinale Mendeleyev, nell'Artico.

La classe Delta IV

La classe Delta IV, Progetto 667BDRM, Delfin, è in servizio con sei unità (la settima è il BS-64 Podmoskovye a cui sono stati rimossi i lanciatori). I Delfin, ad oggi, rappresentano la spina dorsale della deterrenza russa. L’intera classe è stata convertita per essere equipaggiata con l’ultima versione del missili R-29RMU Sineva, l’U2 Layner, operativa dalle fine del 2014. A differenza dei Bulava, i test di fuoco degli R-29RMU2 Lajner effettuati dal K-84 Ekaterinburg e dal K-114 Tula, si sono rivelati fin da subito un successo. Grazie al nuovo sistema d’arma, in grado di trasportare fino a dodici testate Mirv/Marv a rendimento variabile, la vita operativa dei Delfin è stata estesa fino al 2030, anno in cui inizierà la graduale radiazione dal servizio.

(foto: Thomas Nilsen/thebarentsobserver)