Radio Esercito a Sanremo 2022

(di Gianluca Celentano)
01/02/22

L’idea di intrattenere i soldati impegnati in lunghe missioni all’estero con attività conviviali e ricreative prende forma nell’Esercito USA già nel secondo conflitto mondiale, quando da noi, per lungo tempo, sono stati solo lo “spaccio” militare, la pizzeria di caserma o la piscina i locali deputati allo svago fuori servizio.

Durante la guerra in Vietnam, nei campi base, appositi rimorchi con shelter erano attrezzati per trasformarsi in piano bar unificati e con musica pop, alleggerendo la tensione dei militari di ritorno dalle pattuglie nella giungla. Infatti, se la libera uscita era interdetta per motivi di sicurezza, era l’amministrazione militare a provvedere a una sorta di svago dei soldati.

Shelter ad hoc

Alleviare lo stress a cui andava incontro quotidianamente il militare chiamato in missione era diventato un aspetto di cui si doveva tenere conto e, in effetti, oltre ai piano bar shelterizzati, lo U.S. Army introdusse gradualmente nella stessa tipologia di moduli anche i servizi igienici, le lavanderie, l’ufficio postale e, per i cultori del fitness, attrezzate palestre campali. Sempre all’interno di questi parallelepipedi verdi nacque l’idea di fornire musica, notizie e attualità su un canale radio di intrattenimento a circuito chiuso, una sorta di filodiffusione interna al campo. Ricorderete il film Good Morning Vietnam con Robin Williams.

Sono stati gli Stati Uniti con radio AFN e il Regno Unito con radio BFBS i precursori che hanno compreso l’importanza di un canale radio riservato ai loro soldati in missione.

Il nostro Esercito è arrivato con un certo ritardo a prendere in considerazione il concetto di adeguamento, che ha imposto, tra l’altro, in ambito tattico la rivalutazione dei mezzi con la nascita del Lince in sostituzione del VM90 protetto o del Puma.

Radio Esercito

Il 15 luglio del 2019 il nostro Esercito ha dato vita alla sua prima radio militare italiana web, individuando come direttore artistico il ten col. Andrea Gallieni proveniente dall’ufficio pubblica informazione e comunicazione dello stato maggiore dell’Esercito. Attualmente il direttore dei programmi è il magg. Alessandro Farraò.

Radio Esercito, questo il suo nome, trasmette da Pesaro all’interno di uno studio radiofonico allestito nel 28° reggimento Pavia, ma è inutile cercare le frequenze sulla vostra autoradio, infatti è solo web.

Lo slogan è: “La radio che marcia al tuo fianco”.

Trasmette On Air 24h al giorno e il suo organico iniziale di 25 militari è passato a 32 operatori che gestiscono i programmi prevalentemente musicali intervallati da notizie militari. Interessante è l’interazione con gli ascoltatori tramite WhatsApp, ma non sempre rispondono.

In fondatore Gallieni sostiene che già nelle missioni in Somalia nei primi anni ‘90, l’Esercito aveva sperimentato un sistema da campo per intrattenere i militari. Forse la sua capacità artistica aveva compreso che c’erano dei talenti che avrebbero potuto andar ben oltre, aprendo una nuova pagina sullo sviluppo sociale del nostro Esercito.

Casa Sanremo e l’Esercito

Filippo Broglia è un eccentrico imprenditore musicale di Milano, un veterano per gli artisti e un manager dell’informazione radiofonica, oltreché ex direttore generale di Radio Italia. Nel 2004 ha dato vita all’agenzia RECmedia comunicazione e promozione che curerà la programmazione dell’emittente dell’Esercito a Casa Sanremo 2022. Un passo ambizioso per Radio Esercito che si affida all’esperienza di un autorevole nome dell’etere.

In realtà, da indiscrezioni, questo dovrebbe essere il trampolino di lancio per altre importanti collaborazioni. Il motto ottimistico di Broglia è: sorridere alla vita sempre.

Insomma un’iniezione di modernità per il nostro Esercito che, nonostante i suoi mille silenzi, sappiamo aver voglia di evolversi verso canoni più aggiornati e internazionali.

Auguri a Filippo Broglia e ai ragazzi di Radio Esercito!