Iran, mostrata al mondo la seconda base sotterranea: è "piena" di missili a lungo raggio pronti al lancio

(di Franco Iacch)
05/01/16

L’Iran ha svelato al mondo quella che sembrerebbe essere la seconda base sotterranea del Paese. Le nuove immagini sono state diramate durante la visita del portavoce del Parlameto iraniano, Ali Larijani (foto sotto), in una delle basi segrete del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica. E’ intenzione del Parlamento – ha affermato Larijani – aumentare il budget del nostro programma missilistico.

Al di là delle frasi di rito ad uso interno, il filmato mostra un gran numero di missili a lungo raggio Emad schierati nella base sotterranea. Potrebbero anche essere dei mockup, così come spesso avvenuto in passato, ma sappiamo che la produzione in serie dei sistemi d’arma è stata avviata.

Secondo la versione ufficiale, l’Iran avrebbe 14 basi segrete sotterranee in tutto il Paese. I missili (secondo Teheran) sarebbero stati collocati a diverse profondità nel terreno: da un minimo di 30 ad un massimo di 500 metri. Una prima linea di fuoco, formata da un numero imprecisato di missili a medio e lungo raggio, sarebbe stata progettata per essere lanciata in modo automatizzato a seguito di un attacco subito.

Il 15 ottobre scorso, in un rarissimo momento di apertura, gli iraniani mostrarono al mondo una delle basi segrete della Forza Aerospaziale del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica. Realizzata a 500 metri sotto una catena montuosa del territorio iraniano ospita missili balistici Qadr e Shahab. La struttura sotterranea mostrata in televisione è “soltanto una delle numerose basi missilistiche segrete sparse per il paese. Ogni base statunitense nel Medio Oriente è alla portata dei missili iraniani”.

Dopo aver reso noti il deposito sotterraneo per la prima volta, il tenente comandante dell'IRGC generale di brigata Hossein Salami disse: "E 'stato uno dei nostri più antichi arsenali e non abbiamo ancora mostrato i nostri moderni depositi missilistici, dove sono state stoccati missili con grandi sezioni trasversali."

Come anticipato, quelli mostrati poche ore fa nella seconda base sotterranea dell’Iran sembrerebbero essere missili Emad, ritenuti operativi. Proprio sul nuovo missile, il commento del ministero della Difesa è stato chiaro: "Per rafforzare la nostra difesa, non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno ed il nuovo ‘Emad’ è chiaro esempio dei nostri programmi in via di sviluppo”.

I funzionari iraniani hanno sempre sottolineato che “la difesa del paese non può essere influenzata dall'accordo sul nucleare siglato con le potenze mondiali il 14 luglio scorso con la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.

Gli iraniani hanno recentemente affermato di “essere in grado di costruire missili con una gittata di 2000 km con un margine di errore pari a zero”.

Sul sistema Emad si sa ben poco. Dovrebbe trattarsi di un missile balistico a combustibile liquido di medio raggio con una gittata di 1700 chilometri. Il dato più significativo, se fosse realmente così, riguarda il nuovo sistema di rientro dotato, secondo gli iraniani, di controlli avanzati il che garantirebbero maggiore precisione. Il suo propellente liquido, però, impone un rifornimento prima del lancio: un processo lungo, pericoloso e che lascia vulnerabili ai nemici. La sua guida satellitare GPS, invece, si basa sulla rete americana. Quest’ultima, in caso di attacco, potrebbe essere oscurata dal Pentagono. Verosimilmente, quindi, l’Iran potrebbe basarsi sul GLONASS russo.

La testata convenzionale, infine, rimane considerevole, anche se un’arma del genere ha davvero poco senso se non equipaggiata con una testata nucleare.

(foto: Fars News Agency)