Il Sukhoi S-70 Okhotnik

(di Tiziano Ciocchetti)
03/12/20

Gli analisti occidentali avevano ipotizzato che il drone russo S-70 Okhotnik, prodotto dalla Sukhoi e dalla Russian Aircraft Corporation, avrebbe avuto il compito principale di penetrare le difese avversarie (bolle A2/AD) e designare i bersagli da distruggere.

A quanto pare l’S-70 (il cui ingresso in linea sarebbe previsto per il 2024) può svolgere anche altri compiti.

Infatti, in base a quanto riportato dall’agenzia di stampa governativa Tass, l’S-70 sarà impiegato anche come intercettore a lungo raggio di velivoli nemici.

"Ci si aspetta anche che abbia una modalità operativa completamente autonoma e sia in grado di cercare, segnalare e attaccare determinati tipi di obiettivi", ha aggiunto la Tass. Tuttavia, la dottrina russa, non prevede che l’S-70 venga impegnato in combattimenti aerei.

Nei voli di prova effettuati con missili aria-aria inerti, il drone ha cooperato con il caccia di 5° generazione Su-57 (il drone dovrebbe svolgere il ruolo di gregario, venendo controllato dal pilota del caccia).

Il drone sviluppato dalla Sukhoï avrebbe un'apertura alare di 20 metri per una lunghezza di 14 metri. Con un peso al decollo di 20 tonnellate, sarebbe in grado di volare a una velocità di 1.000 km /h con una autonomia di circa 6.000 km. L’S-70 è stato costruito facendo ampio ricorso a materiali compositi (l’intera superficie del drone dovrebbe essere ricoperta di un rivestimento in grado di assorbire le onde radar) ed ha un payload di 2.000 kg, in due stive interne. Il drone russo potrebbe trasportare il missile aria-superficie, appositamente modificato per essere trasportato all’interno delle stive degli UCAV, KTRV Kh-38M da 500 kg e i missili aria-aria a lungo raggio R-77M (con gittata di 200 km).

Immagini: Министерство обороны Российской Федерации