I racconti del luogotenente: un campo come tanti...

(di Gianluca Celentano)
23/05/23

Tra i racconti del luogotenente ci sono anche episodi di massima tensione che fanno ben comprendere come, oltre alla logistica, sia di vitale importanza per la forza armata l’Arma delle Trasmissioni: indispensabile per connettere e trasmettere rapidamente ordini ai vari reparti impegnati nei conflitti dove, senza un sistema di trasmissioni capillare, efficiente e sicuro, si potrebbero verificare pericolosi ritardi nelle azioni o, intercettazioni. Anche nella protezione civile l’impiego delle trasmissioni assume una valenza prioritaria.

A proposito del conflitto in Ucraina il nostro Filippo ha una sua opinione. È convinto che - ingenuamente - i soldati russi e ucraini, nonostante i divieti di utilizzo dei telefoni cellulari, si siano fatti e si facciano intercettare permettendo la loro localizzazione.

L’Esercito, come ho già riportato, aveva esercitazioni in agenda ogni anno per rispondere alle necessità Nato e allenare la sua efficienza. Io, che ho conosciuto l’Esercito nel lontano ‘88, ricordo la “Display Determination” - già attiva nel’81 - ma il racconto del luogotenente che segue non consente di associare l’episodio a questa importante attività.

L’esercitazione

"Nel mese di ottobre del 1981 nella normale attività addestrativa, il mio battaglione fu impiegato in un’esercitazione che vedeva impegnati tutti i reparti di Artiglieria del 3° corpo d’armata con una durata di cinque giorni. Come succedeva in tutte le esercitazioni, la pianificazione in sede era un’attività importante che vedeva coinvolti i comandanti ai vari livelli e per noi trasmettitori era più importante una perfetta pianificazione che l’esercitazione vera e propria. Dimenticare un semplice cavo poteva ritardare di molte ore la messa in funzione di tutta la rete.

In quegli anni noi operatori dei ponti radio avevamo acquisito una buona preparazione ed esperienza, per cui in tutte le esercitazioni non avevamo mai fallito un collegamento. Anche in questa partimmo con materiali efficienti e con una buona riserva di accessori.

L’esercitazione si svolgeva nella pianura lombardo- piemontese e quindi sia i gruppi d’artiglieria, sia i nostri equipaggi al loro seguito erano dislocati in varie zone. Io mi occupavo sia di ponti radio di grande capacità sia di terminali di piccola capacità ed ero dislocato al comando artiglieria del 3° c.a. accampato presso il comprensorio di Lenta in provincia di Vercelli.

Dopo circa 24 ore dal nostro arrivo i collegamenti ponti radio con gli equipaggi esterni erano già funzionanti ed efficienti, dopo alcune ore anche i telefoni erano in posizione sulle scrivanie dei vari comandanti e capi ufficio.

I telefoni erano di due tipi: c’era il famoso telefono EE-8 con la manovella e alcuni telefoni con il disco combinatore. Pochi mesi prima tra l’altro era stata assegnata al reparto una centrale telefonica su shelter da impiegare per esigenze della protezione civile. Per poter far funzionare questi telefoni furono costruite artigianalmente delle scatole con un circuito elettrico ad hoc che andavano collegate all’uscita di ogni canale telefonico dell’apparecchiatura a frequenze vettrici. Un’apparecchiatura indispensabile per far funzionare i telefoni tradizionali a disco combinatore.

Queste scatolette artigianali davano qualche problemino di efficienza però, essendo una novità, tutti le preferivano nei posti comando al posto dei vecchi tel EE-8 anche se le apparecchiature non erano adeguate e compatibili con questo tipo di telefoni."

Tutto sembra seguire il corretto decorso di un’attività importante dove l’artiglieria si affida, per la sua prontezza di risposta, all’efficienza dei colleghi delle trasmissioni. Ma qualcosa stava stava per accadere… (continua)

Leggi seconda parte: I racconti del luogotenente: la situazione si fa tesa...

Leggi la terza parte: I racconti del luogotenente: "Electronic Warfare"

Leggi: I racconti del luogotenente: il "sergente Hartman" (prima parte)

Leggi: I racconti del luogotenente: il "sergente Hartman" (seconda parte)

Leggi: I racconti del luogotenente: il caffè

Foto: web