Corea del Nord, quinto test nucleare in 12 giorni: Mosca "rischiate conflitto su larga scala"

(di Franco Iacch)
18/04/16

Entro e non oltre i prossimi dodici giorni, la Corea del Nord potrebbe effettuare il suo quinto test nucleare dopo quelli eseguiti nel 2006, 2009 e 2013. L’ultimo si è svolto lo scorso gennaio. Nell’ultimo test, la Corea del Nord avrebbe testato una bomba all’idrogeno. L’analisi dei dati ha poi confermato un test nucleare: una bomba all’idrogeno avrebbe determinato altri valori. I sei kilotoni di resa esplosiva sono sembrati subito non compatibili con una bomba H. Potrebbe essersi trattato anche di un test fallito di una possibile bomba all’idrogeno.

I satelliti spia americani continuano a mostrare segni di attività nel sito di Punggye-ri, distante 116 chilometri dal vulcano sul Monte Baekdu. L’'ultima eruzione del vulcano risale al 1903. La Corea del Nord avrebbe cinque impianti nucleari. Il più noto è quello situato a Yongbyon, presso il Nuclear Scientific Research Center, 60 miglia a nord di Pyongyang.

In due diverse occasioni nell’ ultimo mese, pennacchi di fumo sarebbero stati monitorati proprio nel complesso di Yongbyon. I pennacchi suggeriscono che gli edifici del complesso si stanno riscaldando, anche se non è chiaro il perché. Nell’impianto di Yongbyon, la Corea del Nord effettua il riprocessamento per ottenere il plutonio che utilizzerebbe poi per uso militare. Sembra comunque certo che la Corea del Nord abbia ripreso da tempo la sua attività di ritrattamento per sistemi balistici.

Pyongyang avrebbe sviluppato due modi per produrre materiale fissile: arricchimento dell'uranio e separazione del plutonio. Secondo la CIA, la Corea del Nord potrebbe già avere dieci bombe, che potrebbero diventare 100 entro il 2020.

“I test nucleari ed i continui lanci missilistici rischiano di innescare un conflitto militare su larga scala”. E’ quanto ha ribadito il vice Ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov.

“Azioni che non fanno altro che aumentare gradualmente le tensioni. Le potenze mondiali devono astenersi da qualsiasi azione che possa aggravare ulteriormente la situazione nella penisola coreana”.

I russi, intanto, avrebbero confermato l’esistenza del lanciarazzi multiplo da 300 mm con una gittata di 125 miglia sviluppato da Pyongyang. Se le specifiche venissero confermate, la Corea del Nord potrebbe colpire Seul che si trova soltanto a 35 miglia dalla zona smilitarizzata con un fuoco di sbarramento pesante.

Il nuovo lanciarazzi multiplo (che potrebbe condividere in parte la tecnologia del BM-30 russo) sarebbe già in servizio, anche se non vi è conferma alcuna. Pyongyang è ritenuta in grado di lanciare su Seoul un fuoco di sbarramento di artiglieria stimato in mezzo milione di granate in poco meno di sessanta minuti. Fino a poco tempo fa, i servizi segreti occidentali stimavano in 40 km la gittata massima dell’artiglieria del Nord.

Tatticamente parlando, un MLRS è più pratico ed economico rispetto ad un missile. L’aspetto nucleare della testata del missile, potrebbe essere tranquillamente sostituto da granate d’artiglieria combinate con armi chimiche.

Secondo la Nuclear Threat Initiative, la riserva della Nord oscilla tra le 2500 e le 5000 tonnellate di agenti chimici. Il Paese sarebbe in grado di produrre agenti nervini come il Sarin ed il VX. Questi ultimi sono ritenuti al centro della produzione di armi chimiche del Paese.