ISIS, dati allarmanti: L'organizzazione costa 360 milioni di dollari l'anno, ma dalla sola vendita del petrolio i terroristi ne guadagnano 500

(di Franco Iacch)
29/09/15

Il governo americano ha annunciato sanzioni contro 25 persone e cinque gruppi collegati alla Stato islamico, rivelando una tentacolare organizzazione internazionale in Europa, Asia e Medio Oriente.

“Le sanzioni sono finalizzate ad interrompere le attività finanziarie, logistiche e di reclutamento dello Stato islamico. Azioni che non possono essere interrotte con i raid aerei in quanto i soggetti vicino all’organizzazione terroristica risiedono al di fuori dei teatri di guerra”.

Il Dipartimento di Stato ha identificato organizzazioni terroristiche straniere collegate allo Stato islamico nella regione del Caucaso russo, in Algeria, Indonesia e nella penisola egiziana del Sinai. Tra le persone designate come terroriste anche due britannici, tre francesi ed un russo.

Russia, Francia ed altri paesi - sottolineano dal Dipartimento di Stato USA - hanno collaborato nel fornire le informazioni che hanno contribuito all’identificazione dei soggetti.

Il Dipartimento del Tesoro ha inoltre elevato sanzioni finanziarie a diversi funzionari statali islamici che operano in Afghanistan, Pakistan, Libia, Yemen e Tunisia. Alcuni di questi soggetti sono ritenuti vicini ad al-Qaeda e già raggiunti in precedenza da sanzioni elevate dalle Nazioni Unite.

Le istituzioni finanziarie di tutto il mondo tengono ad onorare in particolar modo le sanzioni statunitensi. In base al diritto degli Stati Uniti, chiunque nel mondo, supporti le organizzazioni terroristiche può essere perseguito. Sappiamo che gran parte del reddito dello Stato islamico è generato internamente: petrolio, tasse, estorsioni e mercato nero dell’arte.

Le sanzioni escludono un determinato circuito, ma le reti illegali sono così vaste che non è chiaro quanto saranno efficaci questi provvedimenti.

Emerge anche un dato allarmante. Secondo il Dipartimento del Tesoro lo Stato islamico guadagna dalla sola vendita del petrolio fino a 500 milioni di dollari l’anno. Entrate (parliamo solo della reddita del petrolio) che sarebbero sufficienti da sole a garantire l’intero asset del califfato a libro paga, stimato in 360 milioni di dollari l’anno.

Secondo gli Stati Uniti, infine, nonostante le ostilità, al-Qaeda e lo Stato Islamico collaborano sotto un profilo tattico.