F-35, Israele pensa a ridurre i costi: oltre il 50% della formazione sui simulatori, il punto sulla flotta

(di Franco Iacch)
15/11/16

Il nuovo centro di formazione per gli F-35 israeliani sarà nella base aerea Nevatim, nel Negev. Lockheed Martin ha annunciato di aver selezionato Elbit Systems per l’implementazione dei simulatori. Quest’ultima fornisce servizi di outsourcing per la forza aerea F-15/ F-16 nella base di Hatzor. Elbit Systems, infine, è leader mondiale nel settore dei display ad alta tecnologia.

Oltre il 50% della formazione si svolgerà sui simulatori avanzati. In questo modo si ridurranno i costi per la formazione dei piloti che voleranno sugli F-35. Lockheed Martin gestirà il nuovo centro di formazione: l'accordo finale tra le due società sarà ratificato nei prossimi mesi. Il centro di formazione, infine, sarà completato il prossimo anno.

Lockheed Martin ha costruito 200 F-35. La flotta ha accumulato più di 73.000 ore di volo. Abilitati oltre 350 piloti.

Il programma di acquisizione di Israele prevede 33 F-35A Conventional Take Off and Landing, o CTOL, acquistati attraverso il programma delle Foreign Military Sales (FMS). Israele contribuisce al programma F-35 con la produzione di semi-ali per l’F-35A da parte di IAI - Israel Aerospace Industries, il contributo di Elbit Systems Ltd. al casco Generation III Helmet-Mounted Display che sarà utilizzato dai piloti dell’F-35 in tutto il mondo e con la produzione di componenti compositi per la parte centrale della fusoliera dell’F-35 da parte di Elbit Systems-Cyclone.

Dopo la dichiarazione della capacità operativa iniziale (IOC - Initial Operational Capability) combat-ready per il Corpo dei Marine e l’Aviazione, la Marina Militare americana prevede di raggiungere tale traguardo nel corso del 2018.

Il punto sugli F-35 di Israele

Israele riceverà i primi due F-35 Ha-Adir entro il prossimo dicembre nella base aerea Nevatim, nel Negev. Il primo squadrone composto da 19 velivoli sarà operativo con l’Israeli Air Force nel 2019. Ogni Ha-Adir costerà 110 milioni di dollari.

Ma è sulla prevista quanto inevitabile manutenzione pesante delle cellule ad opera degli israeliani che Lockheed Martin nutre perplessità. Basti pensare che gli F-15 e gli F-16 israeliani sono considerati i più potenti del pianeta a causa delle pesanti modifiche apportate rispetto al loro progetto originario.

Sappiamo che Lockheed Martin è già al lavoro per soddisfare una particolare esigenza del Ministero della Difesa israeliano: estendere il raggio d’azione dell’F-35 di almeno il 30%. L’F-35 israeliano, così come avvenuto per l’F-15 e l’F16, sarà un caccia diverso da quelli che Lockheed Martin consegnerà ai partner del programma JSF. Sara senza dubbio caratterizzato da sistemi avanzati e, tra questi, un maggiore raggio d’azione.

L'esatta natura delle alterazioni (esterne ed interne) non è chiara, ma alcune di queste dovranno essere scritte nel prezioso codice sorgente, gelosamente custodito dagli USA. Proprio Israele sarebbe riuscita ad implementare le nuove funzionalità senza richiedere l’assistenza degli Stati Uniti. Sarà un’eccezione per l’alleato nel Medio Oriente, che non sarà mai consentita ad altri partner.

La IAF ha già richiesto serbatoi supplementari specifici. Significa che gli israeliani, vogliono qualcosa di più di un semplice serbatoio standard. L’integrazione non dovrà inficiare il profilo del caccia e le sue caratteristiche stealth. Israele potrebbe essere interessata ad estendere il raggio d’azione dello JSF per ridurre i rifornimenti in volo nelle missioni a lungo raggio. Da rilevare che in passato Lockheed Martin ha prodotto una versione speciale del caccia F-16, proprio con serbatoi supplementari, per le forze aeree israeliane.

L’attuale raggio d’azione di un F-35 è di circa 1150 km. Se l’F-35 israeliano incrementasse del 30% il suo flight range, potrebbe colpire obiettivi iraniani. Tuttavia, anche con questa maggiore capacità, il caccia avrebbe sempre necessità di un rifornimento in volo, considerando che gli obiettivi iraniani si trovano ad una distanza minima di almeno 1000 km.

Ad ogni modo, il divario tra F-35 di seria A e di serie B, continua a farsi sempre più evidente. Se è vero da un lato che l’F-35 riceverà tutte le integrazioni fino al 2040, dall’altro già dal 2020 saranno disponibili importanti modifiche (come un nuovo motore, avionica di sistema e radar più potente) che potranno essere acquistate a discrezione dei paesi che decideranno di mantenerlo al passo con i tempi.

L’affare da 2,82 miliardi di dollari, compresa anche la manutenzione dei velivoli e la formazione del personale, è stato siglato lo scorso febbraio dopo essere stato approvato da un comitato ministeriale il primo dicembre scorso. Il primo squadrone composto da diciannove F-35 sarà operativo nell'Isralian Air Force ad inizio 2019, mentre è stata già confermata la volontà di acquistare un secondo lotto per la creazione di un secondo squadrone.