Cina: in servizio missili pensati per eliminare la US Navy, Pechino quadruplica la gittata dei sottomarini

(di Franco Iacch)
02/11/15

E’ stato progettato per distruggere le navi della marina americana. E’ un missile che può essere lanciato sia in superficie che dalle profondità del mare, in grado di accelerare a velocità supersonica poco prima di colpire l’obiettivo. In un nuovo rapporto consegnato lo scorso 28 ottobre al Congresso degli Stati Uniti, a firma della Commissione “US-China Economic and Security Review”, si paventano gli effetti che una simile arma potrebbe avere in un ipotetico scontro navale nel Mar Cinese Meridionale.

L’YJ-18 viaggia ad una velocità di circa 600 miglia all’ora, di poco inferiore alla velocità del suono ed a pochi metri sopra la superficie del mare. A circa venti miglia nautiche dalla sua destinazione, il missile accelera per tre volte la velocità del suono.

"La velocità supersonica rende il bersaglio estremamente difficile da colpire. Velocità e lungo raggio dell’YJ-18, così come la sua diffusione su larga scala, potrebbero avere gravi implicazioni sulla capacità dell’US NAVY di operare liberamente nel Pacifico occidentale in caso di conflitto”.

Secondo l’intelligence dell’US Navy, dallo scorso aprile i cinesi hanno iniziato ad equipaggiare le proprie piattaforme con i missili di ultima generazione, ignorando però il sistema d’arma consegnato. Se fosse proprio l'YJ-18, i cinesi avrebbero un missile in grado di percorrere 540 km e colpire il nemico con una testata da 330 kg. La Cina, però, lamenterebbe lacune sotto il profilo del targeting, mentre il sistema di comando e controllo potrebbe (e dovrebbe) essere vulnerabile alle contromisure elettromagnetiche degli USA.

Concludono dalla Commissione. “L’YJ-18 non deve essere confuso con il sistema balistico antinave DF-21 (il carrier killer cinese), mostrato durante le celebrazioni del 70° anniversario della sconfitta del Giappone nella Seconda Guerra Mondiale. Il DF-21 è stato specificatamente progettato per affondare le portaerei USA. L’YJ-18 per eliminare il gruppo di battaglia e supporto a difesa del vettore (carrier battle group).

YJ-18

L’Eagle Strike 18, nome in codice NATO CH-SS-NX-13, potrebbe essere una copia del Kalibr russo. In realtà, i cinesi equipaggiano i propri sottomarini classe “KILO 636” con i “Klub-S”. Ma l' indigenizzazione (e probabilmente l'aggiornamento) dei progetti russi, avvengono adesso con estrema competenza e maggiore fiducia. L’Anti-ship cruise missile cinese prevede una modalità da crociera subsonica ed un attacco terminale supersonico. Il missile dovrebbe avere una portata di 290 miglia nautiche (540 km), quindi più del doppio del precedente sistema che sostituisce, l’SS-N-27 Klub.

L’YJ-18 può armare sia le navi di superficie, come le cacciatorpediniere lanciamissili polivalenti classe Luyang III che i sottomarini. Il missile, quindi, può essere lanciato sia dai VLS che dai tubi lanciasiluri dei sottomarini. La guida inerziale del missile dovrebbe utilizzare il sistema di posizionamento satellitare della BeiDou Navigation Satellite System. Da rilevare che gli Stati Uniti non dispongono di un ASMC supersonico.

Proprio il sistema propulsivo dell’YJ-18 è avvolto nel mistero. In due diverse relazioni de Dipartimento della Difesa USA, l’YJ-18 è descritto prima come un "passo significativo" e poi "miglioramento drammatico" tra i missili a disposizione dell’intero inventario cinese. Se i dati venissero confermati, i cinesi avrebbero quadruplicato la portata dei loro Anti-ship cruise missile lanciati dai sottomarini.

Dong Feng-21

Già nel 2009, commentando il sistema, la CIA disse che “se funzionasse sarebbe assolutamente in grado di perforare ogni difesa esistente”. La versione missilistica D del “Dong Feng-21”, vola verso il bersaglio a mach 10. L’unico modo per eludere un attacco portato da un missile da mach 10 di cui si sconosce l’esatto punto di lancio, sarebbe attraverso l’utilizzo di contromisure elettroniche. Il DF-21D esiste, ma sulle sue capacità reali non abbiamo alcuna conferma. Dovrebbe avere un raggio d’azione di 2500 km e sistema di guida inerziale con radar attivo nella fase terminale.

Con i soldi necessari per costruire una portaerei, i cinesi potrebbero acquistare non meno di 1200 missili DF-21D.