Libano: 2006-2016 il decennale dell'operazione “Leonte”

(di Stato Maggiore Difesa)
09/11/16

Sono trascorsi 10 anni dall’8 novembre del 2006 quando a Tibnin, allora sede del quartier generale dei caschi blu italiani in Libano, il generale Paolo Gerometta, allora comandante della brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” assunse il comando del Sector West di Unifil ricevendo le consegne dal contrammiraglio Claudio Confessore, comandante della Joint landing Force-Lebanon.

La cerimonia fu svolta alla presenza dell’allora comandante di Unifil, generale Alain Pellegrini che, poco dopo, cedette il comando della missione ONU al generale Claudio Graziano.

Questa mattina a Shama, attuale quartier generale, il comandante del Sector West generale Ugo Cillo (79°comandante della Brigata di cavalleria), a margine dell’alzabandiera, ha voluto ricordare quei momenti, sancendo, di fatto, il decennale dell’Operazione “Leonte”.

La “Pozzuolo del Friuli” diede il via alla “Leonte 1” e dieci anni dopo, al quinto mandato nella terra dei cedri, raggiunge questo importante traguardo con la “Leonte XXI”.

I caschi blu italiani hanno continuato incessantemente, da allora, a svolgere il compito assegnatogli e sancito dalla risoluzione 1701 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Nei dieci anni trascorsi i militari italiani hanno svolto oltre 231 mila attività operative (pattuglie, observation points, attività congiunte con le Forze Armate libanesi), realizzato oltre 750 progetti di cooperazione civile militare (rifacimento di tratti di strade, illuminazione pubblica, ristrutturazione di scuole, ambulatori), svolte oltre 1100 interventi di demining (sminamento e bonifica di ordigni inesplosi) questo dato fino al 2013, da allora ad oggi l’attività è condotta da unità del Genio appartenenti ad altri contingenti, percorsi 21.300 mila chilometri.

Le brigate italiane che si sono avvicendate in questi anni sono state oltre alla “Pozzuolo del Friuli”: la brigata paracadutisti “Folgore”, corazzata “Ariete”, bersaglieri “Garibaldi”, aeromobile “Friuli”, meccanizzata “Aosta”, “Pinerolo”, Granatieri di Sardegna”,alpina “Taurinense”.

La brigata di cavalleria ha assunto lo scorso 17 ottobre, avvicendando la brigata “Sassari”, la guida della missione in una terra già conosciuta e per la quale, ha sottolineato il generale Cillo: “continueremo a lavorare con costanza per garantire al popolo libanese la tranquillità che merita”.

Oltre al contingente italiano, il Sector West di Unifil è composto dai contingenti di: Armenia, Brunei, Estonia, Finlandia, Ghana, Corea del Sud, Irlanda, Malesia, Serbia, Slovenia e Tanzania.