Kosovo: il contingente italiano sostiene lo sviluppo delle capacità sanitarie kosovare

(di Stato Maggiore Difesa)
12/02/18

I militari italiani hanno donato un’isola neonatale all’ospedale di Gjakova, un elettrocardiografo e un monitor multi-parametrico unitamente ad altro materiale medico e all’ospedale di Klina. Tutto ciò consentirà lo sviluppo di una capacità di supporto neonatale e di monitoraggio dei parametri vitali per più di 6.000 soggetti affetti da patologie di varia natura.

Un aiuto concreto che ridurrà il rischio complicanze per 50 neonati l’anno
L’isola neonatale incrementa la capacità salvavita dell’unità sanitaria di Giakova, riducendo potenzialmente il rischio di complicanze per 50 neonati l’anno. 
Si è così concluso un ciclo di donazioni di materiale medico in favore di strutture ospedaliere site nella parte occidentale del Kosovo. Tale attività rientra nel piano di potenziamento delle capacità sanitarie in Kosovo condotto dai militari italiani della Cooperazione Civile e Militare (CI.MI.C.) del Multinational Battle Group West (MNBG-W), su base 185° reggimento artiglieria paracadutisti “Folgore”.

Strumentazione sanitaria acquistata con i fondi della Difesa italiana
Il colonnello Ettore Gagliardi ha consegnato la strumentazione sanitaria, acquistata interamente con i fondi della Difesa italiana, ai rispettivi direttori delle strutture ospedaliere, dottoressa Drita Gjergji e dottor Ahmet Asslani, che hanno ringraziato l’Italia per il supporto fornito alla popolazione durante questi anni.

Il Multinational Battle Group West
Il MNBG-W, a guida italiana, al momento è composto da uomini e donne appartenenti ai quattro contingenti di Italia, Slovenia, Austria e Moldavia e promuove lo sviluppo di progetti della Cooperazione Civile e Militare nel completo rispetto della risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.