Passaggio di consegne al comando del 4° Stormo Caccia

(di Redazione)
06/09/18

In questi ultimi mesi ci sono stati molti avvicendamenti ai vertici dei principali reparti operativi dell’Aeronautica Militare e, senza voler fare torti a nessuno, questa volta vogliamo dedicare una particolare rilevanza a quanto avvenuto oggi a Grosseto.

Siamo infatti felici di veder prendere il comando del prestigioso 4° Stormo Caccia, al col. Urbano Floreani, con il quale ci siamo relazionati assiduamente, in virtù del Suo precedente incarico di capo ufficio pubblica informazione presso l’Ufficio Generale del capo di stato maggiore dell’Aeronautica.

Proveniente dal corso Marte IV dell’Accademia Aeronautica, e laureato in Scienze Aeronautiche, ha all’attivo una carriera di intercettore al 5° Stormo Caccia di Cervia dove è anche stato comandande del 23° Gruppo Caccia e capo Ufficio Operazioni.

A Grosseto riceve il “testimone” dal col. Marco Lant, anch’egli proveniente dal corso Marte IV e con il quale ha condiviso 5 anni di Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori”.

A questa carriera già di per sé notevole, sintetizzata dalle decorazioni che adornano l’uniforme del col. Floreani e che ricordano la partecipazione alle campagne di Bosnia, Kosovo e Albania con un distintivo bellico d’argento della specialità caccia, completano il suo curriculum militare un periodo al Comando Forze da Combattimento, mentre il curriculum di pilota può vantare la particolarità di aver militato anche in una seconda prestigiosa pattuglia acrobatica, quella dell’Orus Team (“Devils”, con o senza sponsor Breitling nel nome).

Usare gli SF-260 in una grossa formazione acrobatica è molto più difficile dell’uso degli MB-339 delle Frecce Tricolori a causa del rapporto potenza/peso poco favorevole e per le difficoltà insite all’elica di questo magnifico addestratore. Questa attività, svolta da un pilota avente all’attivo l’abilitazione a ben 4 velivoli da caccia supersonici (T-38, F-104, F-16 - di cui è stato anche istruttore - ed ora EF2000) così diversi da fra di loro, ma soprattutto dall’SF-260 dimostra capacità aviatorie non comuni.

Nel suo ruolo con il quale ci siamo interfacciati per quattro anni, abbiamo apprezzato la profonda conoscenza di qualsiasi aspetto relativo alla sua forza armata, abbinata ad altrettanta modestia e schiettezza e nonostante che il nostro ruolo di stampa indipendente abbia a volte creato qualche momento di tensione, ci ha sempre accolti con amicizia e disponibilità.

Grazie, quindi, comandante Floreani, voglia gradire le nostre più sincere felicitazioni per questo meritato importante riconoscimento della sua grande professionalità.

Non possiamo non estendere i nostri migliori auguri al col. Marco Lant, anch’egli proveniente dal corso Marte IV dell’Accademia Aeronautica, e laureato in Scienze Aeronautiche, molto noto in Italia per aver portato ovunque ”il tricolore più grande del mondo”, dal 2000 al 2011 fin anche come comandante del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, provenendo da precedente impiego operativo su velivolo “Tornado” presso il 154° Gruppo del 6° Stormo di Ghedi.

Numerosi i riconoscimenti ricevuti anche per il col. Lant, fra i quali la medaglia NATO per le operazioni nella ex-Jugoslavia e distintivo bellico di bronzo per le operazioni Allied Force e Deliberate Force per la specialità caccia; distintivo russo d’argento di Pilota Militare e Medaglia d’Addestramento di I° grado della Repubblica Araba Siriana. Riconoscimenti che confermano quanto preannunciato sin dal corso Marte IV dell’Accademia Aeronautica nel quale si affermò come capo-corso.

Dopo il comando delle “Frecce Tricolori” e prima di quello del 4° Stormo è stato presso il IV Reparto (Logistica) dello stato maggiore in qualità di vice-capo del 3° Ufficio “Mezzi e sistemi non pilotati” e poi presidente del Gruppo di Progetto Joint Strike Fighter e poi ancora vice-capo Ufficio ““Mezzi e sistemi d’arma pilotati”.

Pur non sapendo noi ancora quale nuova responsabilità gli verrà affidata, siamo certi che questa sarà adeguata ad un simile curriculum di eccellenza ed eterogeneità di competenze militari ed aeronautiche.