A che punto è la notte? L’industria bellica russa a due anni dall’invasione dell’Ucraina

(di Nicola Cristadoro)
31/01/24

Voglio introdurre questa analisi della produzione bellica russa dopo due anni di impegno nel conflitto con l’Ucraina, partendo dal sistema d’armamento che negli scenari della guerra moderna per eccellenza si associa alle battaglie sul campo: il carro armato.

Alla fine del 2023 le fabbriche di carri armati russe hanno registrato una diminuzione del tasso di consegna dei loro prodotti e, tuttavia, hanno mantenuto un rapporto tre volte superiore rispetto a quello dei carri consegnati dalle industrie occidentali.1 Nel 2023, infatti, la Uralvagonzavod e la Omsktransmash - filiale della Uralvagonzavod dal 2004 -2 hanno consegnato oltre 500 carri armati, delle tipologie T-90M, T-72B3M, T-80BVM e T-62M. Sebbene la metà di questi carri sia costituita dai vecchi T-62M, il quantitativo indica la capacità di effettuare consegne con una certa continuità e, dunque, una relativa capacità di ripianare le perdite e soddisfare le esigenze sul fronte.

La Omsktransmash inizialmente puntava a consegnare 180 unità entro dicembre, ma è riuscita ad arrivare fino a 120 unità. Sebbene la fabbrica abbia la capacità di arrivare a produrre 400 carri armati su base annua, si è trovata di fronte a diversi problemi, soprattutto per quanto riguarda la produzione dei cannoni per i carri.

Al momento, ci sono solo due fabbriche che producono pezzi grezzi in acciaio e una fabbrica che produce cannoni per i carri. La fabbrica di componenti per armamenti Motovilikha è in fase di ampliamento, ma ci vorrà ancora qualche mese per aumentare la produzione. Anche la più grande Uralvagonzavod di Omsk ha registrato una diminuzione delle consegne. L’azienda ha effettuato consegne a gennaio, luglio e ottobre, per un totale di circa 120-140 carri armati, costituiti dalle varianti T-90M e T-72B3M. Poi c’è la produzione del 103° Stabilimento per la riparazione dei mezzi corazzati, responsabile del T-62M, che ha chiuso l'anno con oltre 250 carri consegnati.

Più che sulla “modernizzazione” dei carri T-62,3 voglio soffermarmi sui T-80BVM (foto) e su alcuni dettagli relativi ai carri di ultima generazione T-90M Proryv-3 e T-14 Armata, interessanti per le implicazioni legate all’approvvigionamento della componentistica e all’aggiramento delle sanzioni internazionali comminate alla Russia.

Aleksandr Potapov, Amministratore Delegato della Uralvagonzavod S.p.A, ha dichiarato al canale televisivo Zvezda, che la produzione dei T-80 ha dovuto essere totalmente rinnovata: “Questo è il nostro compito (produrre carri armati T-80), ce lo hanno assegnato i militari. E ora stiamo studiando attivamente il problema con il Ministero dell'Industria e del Commercio, perché questo richiede nuove capacità produttive4

Vediamo quali sono le caratteristiche principali di questo carro armato. Un comunicato stampa della TASS del dicembre 2018, riportando un bollettino del Ministero della Difesa russo, comunicava che il T-80 nella nuova versione era stato modificato per poter sparare anch’esso, come molti carri di ultima generazione, munizioni all’uranio impoverito.

Sempre citando il bollettino, l’agenzia di stampa russa riferiva che il T-80BVM presenta “uno stabilizzatore dell'arma migliorato e un meccanismo di caricamento per le munizioni 3BM59 (Svinets-1) e 3BM60 (Svinets-2)”.5 Il proiettile perforante Svinets-1 ha il nucleo in carburo di tungsteno mentre lo Svinets-2 presenta un nucleo in lega di uranio. Lo Svinets-1 è in grado di perforare 700-740 mm di armatura di carro armato ad una distanza di 2 km mentre lo Svinets-2 può perforare 800-830 mm alla stessa distanza. Questa capacità assume importanza alla luce della decisione degli Stati Uniti di fornire all’Ucraina proiettili all’uranio impoverito che possono penetrare le armature dei carri armati e incendiarli a causa dell’intenso calore che generano.

Il T-80BVM è la versione più aggiornata di questo carro ed è stato ulteriormente migliorato sulla base dell'esperienza di combattimento maturata in Ucraina. Si tratta del T-80 BVM Obr.2023, presentato il 10 settembre 2023,6 e caratterizzato, innanzitutto da una tettoia posta sopra la torretta, come protezione contro le munizioni che possono colpirlo dall'alto. Presenta, inoltre, una maggiore protezione della corazzatura, con nuove grate reattive sui lati.

Un'altra importante aggiunta è il posizionamento di due disturbatori elettronici anti-drone Volnorez, con due antenne omnidirezionali. Queste antenne hanno una base magnetica, che consente di montarle senza modifiche strutturali. Hanno un raggio di soppressione effettivo di 1 km.

Un'altra modifica è la rielaborazione della trasmissione, che consente una velocità in retromarcia di oltre 20 km/h, più veloce rispetto alle varianti precedenti.

In generale, il T-80BVM è considerato uno dei carri armati più veloci al mondo.

Finora le forze armate russe hanno ricevuto circa 500 carri armati T-80 della vecchia generazione, modernizzati allo standard T-80BVM.7

Ora, è opportuno fare alcune considerazioni. La Uralvagonzavod non produce un nuovo scafo T-80 dal 1991.8 Mentre la fabbrica di Omsk può ancora disporre delle attrezzature risalenti a oltre trent’anni fa, qualche problema potrebbe in contrarlo per le forniture delle decine di migliaia di componenti necessarie per assemblare un nuovo T-80.

All’alba dei due anni dall’inizio dell’invasione, si stima che la Russia abbia perso oltre 4.000 carri armati.

È un fatto che la politica di impiego degli armamenti russa preveda di utilizzare tutte le risorse disponibili, comprese le più obsolete, come le migliaia di mezzi accantonati nei parchi autoveicoli fin dai tempi della Guerra Fredda. Tra questi, troviamo centinaia di T-80 risalenti alla produzione iniziale. È anche vero, però, che la disponibilità dei carri armati immagazzinati non è illimitata. In definitiva, la Uralvagonzavod ha messo in produzione l’innovativo T-80BVM applicando sistemi di puntamento e sistemi di controllo del fuoco più moderni su scafi antecedenti al 1991.9

Che si tratti del T-80BVM o del T-80BV Obr. 2023, una linea di produzione di questi carri armati totalmente rinnovata può rendere necessario l’intervento di centinaia di subappaltatori che non costruiscono parti di carri armati da più di tre decenni. Ecco il motivo per cui Potapov ha sottolineato la necessità di “nuove capacità”.

Le inchieste reperibili su fonti aperte, talvolta possono risultare di grande interesse e ricche di particolari. È il caso di un articolo pubblicato sul sito The Insider,10 relativo al contributo tecnologico nel settore degli armamenti fornito alla Russia da numerosi Stati, nonostante le sanzioni e in questo caso non riconducibili ai Paesi che tradizionalmente gravitano nell’orbita del Cremlino (fatta eccezione per la Serbia), di cui ho trattato in miei precedenti articoli.11 Ritenendo che il grado di affidabilità della fonte e di veridicità delle notizie, nel caso specifico, siano di un buon livello, riporto quanto sostanzialmente emerge da questa inchiesta.

Cominciamo dall’Italia. Ho detto della Uralvagonzavod, azienda leader in Russia per quanto riguarda la progettazione e la produzione carri armati, obici e altri veicoli e attrezzature corazzati. Ho anche citato Aleksandr Potapov, alla guida della società negli ultimi sei anni, ex funzionario governativo e membro del partito di Vladimir Putin Russia Unita. Prima di assumere la carica di amministratore delegato, egli ha lavorato per il governo russo e per il Servizio Federale per i Contratti della Difesa (Rosoboronzakaz).

Nel periodo in cui era vice capo del Ministero dell'Industria e del Commercio russo, incarico che lo poneva alla sovrintendenza del complesso militare-industriale, sua figlia Polina frequentava il corso di Fashion Marketing presso il prestigioso Istituto Marangoni di Milano (2016). A questo punto è lecito domandarsi questo cosa c’entri con l’industria bellica di Mosca. Si tratta di porre in evidenza il legame che l’oligarca-imprenditore russo ha stretto con il nostro Paese, al punto di stabilire accordi con aziende italiane che sono diventate fornitrici e subappaltatrici della Uralvagonzavod per quanto riguarda la produzione di carri armati.

Il carro armato principale uscito dalla catena di montaggio della Uralvagonzavod è il T-90M Proryv-3, entrato in servizio nell'aprile 2020 presso la divisione corazzata Taman.12

Il Proryv-3 è dotato del sistema di puntamento Sosna-U (presente anche sul T-80BVN), sviluppato da designer bielorussi. Tuttavia, a causa di vari accordi, il mirino è prodotto in Russia dallo stabilimento ottico e meccanico VOMZ S.p.A di Vologda, che fa parte della Shvabe Holding, di proprietà della Rostec State Corporation.

Secondo i dati sugli appalti pubblici, il fornitore di torni per la lavorazione dei metalli alla VOMZ è la IPK Finval S.p.A, che lavora anche per altre società di proprietà della Rostec. La Finval riceve pezzi di ricambio per macchine utensili dalla ditta italiana M.T. s.r.l. di San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini.

Un’altra azienda appaltata dalla Difesa è la Pumori-North-West s.r.l. di San Pietroburgo, che fornisce macchine utensili per la lavorazione dei metalli sia alla VOMZ che alla Tactical Missile Armament Corporation. Nel gennaio del 2023 quest'anno l'azienda ha importato una granigliatrice venduta dalla Norblast s.r.l. di Bologna.

Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, la Pumori-North-West ha acquistato aghi in acciaio, cartucce filtranti, valvole shut-off, anelli in polimero ed altri componenti dalla C.M.S. S.p.A. (sede a Zogno, Bergamo).

Nel dicembre 2022, La Devco S.R.L. di Paderno Dugnano (Milano) ha fornito all'azienda fresatrici per la lavorazione dei metalli, per un valore di 50.000 euro. Il Ministero della Difesa russo, inoltre, ha acquistato una lavatrice automatica per prodotti metallici dal Gruppo Magido di Trezzano sul Naviglio, altro comune del milanese.

Anche le aziende dei Paesi Baltici, nonostante l’avversione di questi Stati per la Russia, sono spesso coinvolte nei servizi logistici e di trasporto, consegnando alle aziende della Difesa russe prodotti di aziende europee. Particolarmente attiva in tal senso, risulta l’Estonia. Ad esempio, la Gold Solution OU e la Leolart.com trasportano da Tallinn merci italiane destinate alla Pumori-North-West, mentre la Alekon OU fornisce servizi di immagazzinamento.

La Sumar Tools OU fornisce modelli per fusione e stampi autoprodotti alla Invest-Stanko s.r.l. di Khimki, nella regione di Mosca. Questa azienda, a sua volta, fornisce macchine utensili alla Zavod N° 9 S.p.A. una filiale della Rostec responsabile della produzione di cannoni per carri armati. I suoi prodotti principali includono cannoni per carri T-72 e T-90.

Ci sono state anche segnalazioni di produzione di cannoni per il T-14 Armata (foto seguente), ma finora questo carro armato molto pubblicizzato sembra più un elemento di propaganda che una vera risorsa.13

La Elsorel OU fornisce colla, pannelli in textolite di vetro, lampade per la decomposizione organica, nitrato di alluminio e argento semilavorato alla Proton-Elektrotex di Orël. L'azienda fa parte della AO Proton, uno dei principali produttori di optoelettronica in Russia. Il lavoro della Proton per l’industria della Difesa del paese è evidente sul suo sito web. I suoi partner includono Rostec, Almaz-Antey e Tactical Missile Armament Corporation.

L'amministratore delegato della Proton, Vyacheslav Menshov, è stato premiato con una medaglia per la sua “assistenza all'operazione militare speciale”. Ciononostante, nulla ha impedito agli uomini d’affari estoni di continuare a commerciare con la Proton durante la guerra. I dati sugli appalti statali mostrano che la Proton fornisce microchip alla VOMZ (che produce sistemi di puntamento per carri armati) e a molte altre società del comparto Difesa. Il portafoglio totale dei contratti governativi della società supera i 2,8 miliardi di rubli (circa 31 milioni di dollari). L’azienda non è ancora nell’elenco delle sanzioni dell’Unione Europea, mentre è già stata sanzionata dagli Stati Uniti.

Anche la ditta finlandese Meconet OY, peraltro, durante la guerra ha fornito filo di rame e parti di dispositivi a semiconduttore alla Proton-Elektrotex. I rappresentanti della Meconet hanno spiegato che la spedizione della merce in Russia sei mesi dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina è stata dovuta al fatto che gli strumenti appartenevano ai loro ex partner russi e dovevano essere restituiti: “Il nostro disimpegno dal mercato russo è iniziato nel marzo 2022 e si è concretizzato completamente nell’agosto 2022. Inoltre, gli utensili di proprietà del cliente, che erano in nostro possesso, gli sono stati legittimamente restituiti nell’agosto 2022, previo accordo definitivo. È importante notare che eravamo legalmente obbligati a restituire questi beni non di nostra proprietà”.

Per quanto riguarda la Lettonia, fino alla sua recente liquidazione, la Baltic Machinery, con sede a Riga, ha fornito guarnizioni O-ring, giunti e altri manufatti alla russa Unimatic. La Unimatic è di proprietà di Oleg Fishelev. Le azioni gli sono state trasferite nel 2018 da suo padre, Igor Fishelev, che da allora è diventato presidente del Consiglio di amministrazione della società. Igor Fishelev è il proprietario della Arpack UK Limited a Londra. Gli è stata concessa la cittadinanza britannica nel 2022, in un periodo successivo all’invasione russa dell’Ucraina. La Unimatic della famiglia Fishelev non lavora solo per la Zavod N° 9, ma anche per altre società della Difesa, tra cui la fabbrica di costruzione di macchinari di Verkhneturinsk, che produce bossoli per granate per artiglieria campale e carri armati. Sempre la Unimatic riceve rondelle e tappi per torni di provenienza austriaca attraverso l’azienda lituana UAB Elfanta che, interpellata nel merito, si è limitata a sottolineare di essere una società di immagazzinamento e documentazione doganale e di non raccogliere alcun dato su chi sia il destinatario della merce.

In Lituania è stato utilizzato anche il magazzino doganale della UAB Didneriai a Vilnius, per facilitare il commercio con la Russia.

Ho citato l’Austria, vediamo, allora, in che modo è coinvolta nei commerci militari con la Federazione Russa. Uno dei fornitori più importanti della Unimatic e, di conseguenza, del produttore di cannoni per carri armati Zavod N° 9, è la EMCO GmbH di Hallein. L'azienda esporta pulegge rotanti e staffe, anelli di bloccaggio, cinghie dentate e, ovviamente, macchine utensili. La EMCO GmbH e la Unimatic collaborano da molti anni. Hanno addirittura creato una joint venture: a Ekaterinburg è operativa la società Emco-Rus, di cui la EMCO GmbH detiene il 65% e la Unimatic il 35%.

Arriviamo alla Germania. L'azienda tedesca WTO Werkzeug-Einrichtungen GmbH è fornitrice di diverse società di difesa russe. Invia componenti per torni alla OTC-Technologies nella regione di Sverdlovsk, che poi vende utensili alla Zavod N° 9 e alla Uralvagonzavod. La WTO Werkzeug-Einrichtungen fornisce i propri prodotti anche alla onnipresente Unimatic. Sempre la WTO Werkzeug-Einrichtungen fornisce set porta-utensili alla TD SMS s.r.l., con sede a Penza, che è collegata alla Stankomashstroy s.r.l., fornitrice di macchine utensili alla Rostec. è di La Stankomashstroy è di proprietà di Oleg Kochetkov, deputato di Russia Unita nell'Assemblea legislativa della regione di Penza. Nel novembre del 2023, poi, la Oxapa GmbH di Jena, azienda di proprietà del bielorusso Vladislav Matusiewicz, ha fornito vetro grezzo per la lavorazione ottica alla NPK Makrooptika s.r.l. di Ryazan. La Makrooptika è uno dei principali produttori russi di sistemi opto-meccanici per aeromobili e attrezzature militari, nonché appaltatore della VOMZ e di altre filiali della Rostec, oltre che dell’FSB, del Ministero della Difesa e della Tactical Missile Armament Corporation. Nonostante questi precedenti, l’NPK Makrooptika è stata finora sanzionata solo dall’Ucraina.

Una menzione, infine, per la Rudi Gebel Gmbh & Co. Kg di Helmbrechts, in Baviera, che vende componenti per l'assemblaggio di dispositivi elettronici di potenza a semiconduttore alla succitata Proton che, come detto, fornisce optoelettronica ad aziende militari.

Veniamo all’Asia. Riguardo alla Corea del Sud, la Mabuchi Korea Corporation, con sede a Seul, fornisce olio per macchine utensili, rettificatrici per lenti, polvere lucidante per ottiche e altri beni alla già citata NPK Makrooptika. Le consegne sono iniziate a gennaio 2023.

La Seolin Industry Inc., sempre di Seul, fornisce solventi, vernici e altri prodotti alla Elekond S.p.A. nella Repubblica dell'Udmurtia, una delle aziende leader del complesso militare-industriale russo nello sviluppo e nella produzione di condensatori elettrolitici. L’azienda ha stipulato anche contratti con la VOMZ.

Il Giappone, a sua volta, ha solidi legami con la Elekond: la Japan Industrial Trading esporta guarnizioni in gomma e fogli catodici e la Kaga Electronics le fornisce elettroliti pronti per la produzione di condensatori. I rappresentanti di Japan Industrial Trading hanno tenuto a precisare che la loro azienda è una società commerciale giapponese che rispetta rigorosamente tutte le normative commerciali e le sanzioni introdotte dal governo del loro Paese. Inoltre, che non ha a che fare con alcuna società menzionata nell’elenco delle sanzioni dell’Office of Foreign Assets Control (OFAC) degli Stati Uniti o con azionisti di controllo inclusi in tale elenco. L’unico paese che ha imposto sanzioni alla Elekond è l’Ucraina. Ciò significa che le aziende giapponesi possono effettivamente commerciare con l’appaltatore della Difesa russo. Il presidente della Elekond è Anatoly Naumov, capo del partito Russia Unita nel Consiglio di Stato della Repubblica dell'Udmurtia. Quest'anno è stato insignito dell'Ordine al merito per la Patria, come riconoscimento per il suo “sostegno ai combattenti” durante l'invasione dell'Ucraina.

Gli Stati Uniti, infine, sebbene siano tra i più prolifici sanzionatori delle aziende russe e di quelle ad esse collegate, hanno aziende che tuttora intrattengono rapporti commerciali con ditte legate al comparto della Difesa russo. Ad esempio, la Universal Photonics di New York, che esporta ossido di alluminio e polveri lucidanti ottiche alla NPK Makrooptika e alla TPK RZM s.r.l.. Queste società russe sono entrambe appaltatrici della VOMZ, l’azienda delle ottiche per carri armati. Un’altra società cliente della Universal Photonics è la Morion S.p.A., che fornisce generatori al quarzo per trasmettitori all’industria della Difesa di Mosca.

Il 28 agosto 2023 il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitry Medvedev affermava su Telegram che la Russia provvede per conto proprio a produrre tutti i tipi di armi, addirittura in quantità superiori all’attuale fabbisogno delle Forze Armate.14 Tuttavia, nonostante gli incrementi nella produttività, le fabbriche russe continuano a fornire un terzo di quanto promesso da Medvedev nella sua dichiarazione.

Per correttezza di informazione, va anche detto che, in ogni caso, si tratta comunque di tre volte di più di quanto i Paesi sostenitori dell’Ucraina le hanno inviato nel 2023.

I problemi che incidono sulla produzione di carri armati riguardano anche altri veicoli. La Kurganmashzavod S.p.A., ad esempio, nel periodo gennaio - ottobre 2023 ha consegnato solo 450-500 veicoli tra BMP-3M, BMP3, BMP-2M e BMP-2. In origine, le stime erano di 900 unità per soddisfare la richiesta di incremento di produzione del 30%. È vero, altresì, che l’azienda ha prodotto il 50% in più rispetto al 2022. Sebbene le fabbriche russe non operino 24 ore su 24, 7 giorni su 7, hanno però assunto migliaia di lavoratori e aumentato l’orario di lavoro fino a 12 ore su 24, 7 giorni su 7, con investimenti di miliardi di rubli per l’espansione, gestiti principalmente dalla Rostec.15

In sintesi, mentre le consegne di armi ucraine stanno diminuendo, la produzione russa continua ad aumentare, anche se a un ritmo più lento del previsto.

Spostiamo ora l’attenzione sull’evoluzione dei programmi di entrata in servizio di armamenti di livello strategico. Nel 2018, nel suo discorso di primavera all'Assemblea Federale, Vladimir Putin parlava dei progressi della Russia nella “nuove armi”, riferendosi segnatamente ai sistemi missilistici intercontinentali e il Ministero della Difesa rilasciava dichiarazioni sui progetti relativi ai missili Burevestnik, Poseidon, Kinzhal, Avangard, Peresvet e Sarmat.16

Il nuovo missile balistico intercontinentale RS-28 Sarmat (SS-30 Satan 2 nella codifica NATO), orgogliosamente definito dai media russi “il più potente al mondo”17 è già stato ampiamente oggetto di trattazione.18 Ciò che mi interessa evidenziare è la tempistica dell’entrata in servizio di questo missile. Il 1° settembre 2023, Jurij Borisov, capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, ha annunciato l’entrata in servizio del RS-28 Sarmat19 e, tuttavia, la stessa agenzia contemporaneamente ha dichiarato che il missile sarebbe stato operativo “l’anno successivo”,20 dunque nel 2024. Come spesso accade, la verità sta nel mezzo. La Russia ha realmente completato le sperimentazioni sul Sarmat e presto passerà alla produzione di massa e alla messa in servizio di combattimento, almeno secondo quanto ha dichiarato Vladimir Putin:

““Abbiamo effettivamente terminato il lavoro sul Sarmat, un razzo super pesante. La questione è che dobbiamo completare alcune procedure a livello puramente amministrativo e burocratico”, ha detto Putin al Forum Valdai.21

Il vettore Avangard (SS-X-32Zh Scalpel B), veicolo di rientro ipersonico con un'unità alata planante, invece, è già stato messo in produzione seriale. Nel dicembre 2019, il 621° reggimento Missili,22 di stanza a Dombarovsky, inquadrato nella 13^ divisione missili “Bandiera Rossa” di Orenburg, è stato il primo reggimento ad essere equipaggiato con l'Avangard. Nel Dicembre 2021, è stato completato il riarmo di questo reggimento, portando a 6 il numero dei missili RS-18 (SS-19 Stiletto Mod 4) equipaggiati con l’Avangard hypersonic glide vehicle (HGV) system, seguendo un tasso di installazione di due sistemi all’anno per l’ammodernamento di queste unità. 23

Il primo missile di un secondo reggimento, il 368° reggimento Missili di Dombarovsky, è stato caricato nel suo silo nel dicembre 2022. Il potenziamento di questa unità è orientato a disporre di un totale di 12 silos (due reggimenti) operativi entro il 2027.24 Alla fine del 2022 risultavano in servizio sette sistemi missilistici Avangard.25 L’approvvigionamento di questi sistemi missilistici è proseguita per tutto il 2023, secondo quanto diffusamente riportato dai media russi.26 Alla fine del 2023, a prestar fede ad una dichiarazione del ministro della Difesa russo Sergej Šojgu, le forze missilistiche strategiche avrebbero completato il riequipaggiamento con il sistema Avangard.27 In realtà, non è chiaro a che punto sia il programma di riarmo con tale sistema d’armamento.

Al contrario degli altri missili di cui ho trattato, risulterebbe sospeso il programma di sviluppo del 9M730 Burevestnik (SSC-X-9 Skyfall, noto anche come Petrel), un missile da crociera che, grazie ad un sistema di propulsione nucleare, si ritiene che abbia una gittata virtualmente illimitata. L’esistenza della creazione del Burevestnik risale al 18 marzo 2018, quando Putin ne parlò durante un discorso tenuto all’Assemblea Federale.28 Tuttavia, l’inizio dei test condotti sul missile risalirebbe a due anni prima e, da allora, sono proseguiti con una serie di gravi battute d'arresto: secondo l'intelligence militare degli Stati Uniti, la sperimentazione avrebbe fallito una dozzina di volte, a partire dal giugno 2016. Più precisa è la ONG Nuclear Threat Initiative, secondo cui dal 2017 al 2019 la Russia ha condotto 13 test missilistici, tutti senza successo.29 Nel novembre 2017, un test fallito ha provocato la perdita del missile in mare, che ha richiesto un notevole sforzo di recupero. Nell'agosto 2019, dopo il fallimento di un altro lancio, un altro tentativo di recupero ha provocato un'esplosione che ha provocato un numero imprecisato di vittime (da 5 a 7, secondo diverse fonti) presso il sito per test missilistici di Nënoksa (oblast’ di Arkhangelsk).30 L’esplosione indicata dagli Stati Uniti come conseguenza della caduta del missile, dal Cremlino è attribuita ad un motore a reazione a propellente liquido su cui alcuni scienziati stavano lavorando.31 Dal 2019 non ci sono stati test dichiarati del sistema e a differenza di altri elementi delle forze nucleari russe, da allora non è stato menzionato da funzionari russi di alto profilo. Nell'agosto 2021, le immagini satellitari sembravano indicare che la Russia si stava preparando per un altro test del sistema Burevestnik al sito di Novaya Zemlya; tuttavia, sembra improbabile che un test abbia mai avuto luogo.32 Arriviamo all’ottobre 2023, quando il New York Times ha riportato che il presidente Putin avrebbe dichiarato che un lancio del missile era stato effettuato con successo, senza specificare quando; dopo aver studiato le immagini satellitari e i dati aerei dei movimenti nell'arcipelago di Novaya Zemlya, il quotidiano è giunto alla conclusione dell’effettuazione del test. Mosca si è affrettata a smentire qualunque sperimentazione del missile nel periodo indicato.33 Se non sospeso, l’avvio della produzione su vasta scala del Petrel è certamente rallentata.

Nel gennaio 2023, l’agenzia di stampa russa TASS ha riferito che la Russia aveva prodotto il primo lotto di siluri a propulsione nucleare, a lungo raggio e con armi nucleari, denominati Poseidon. Non è dato di sapere quanti siano.34 Il siluro, un drone sottomarino a propulsione nucleare dotato di testate nucleari, è progettato per essere lanciato da sottomarini.  Il siluro, noto anche negli Stati Uniti come Kanyon, Ocean Multifunction System e Status-6, è stato rivelato dalla Marina russa nel 2015 e, secondo quanto è dato di sapere, è stato testato per la prima volta nel novembre 2016.35 Il primo Poseidon dovrebbe entrare in servizio entro il 2027.36 Particolarmente devastante sarebbe il carico utile del siluro: una testata nucleare con una probabile potenza di diversi megatoni, pare fino a 100. Per fare un confronto, la Bomba Zar russa, l’arma nucleare più potente mai testata, ha avuto una potenza di esplosione stimata di circa 50 megatoni.37 Il clamore suscitato dal potere devastante di quest’arma, inizialmente, ha indotto alcuni osservatori a considerare il Poseidon russo come un’iniziativa propagandistica piuttosto che una minaccia reale;38 oggi non è più così e questo progetto ha ricevuto risorse significative dalle forze armate russe, anche se molti dettagli rimangono sconosciuti. I rapporti dell'intelligence39 suggeriscono che il Poseidon sia stato sottoposto a molte prove; a sostegno di questa tesi vi sarebbe il fatto che alcuni sottomarini sono stati modificati e alcuni sono stati costruiti appositamente per ospitare il siluro più grande e pesante di quelli finora in servizio. Ad esempio, si ritiene che il sottomarino Sarov sia stato modificato per testare i prototipi del Poseidon.40 Il programma originale prevedeva che la Marina russa intendesse acquistare almeno 30 siluri Poseidon e schierarli su quattro sottomarini: due su sommergibili della Flotta del Nord e due su sommergibili della Flotta del Pacifico.41 Sembrerebbe che il programma stia lentamente procedendo secondo quanto stabilito.

Qualche parola sugli sviluppi dell’impiego del missile ipersonico Kinzhal, in servizio dalla fine del 2021 e per l’impiego del quale è stato costituito appositamente un reggimento aereo separato di caccia MiG-31K .42 Un dato tecnico interessante riguarda l’affermazione delle autorità russe secondo cui il missile, dal momento del suo lancio dal vettore portante, volerebbe ad una velocità superiore di 10 volte di quella del suono. Questa caratteristica gli consentirebbe di eludere tutti i sistemi di difesa aerea e missilistica esistenti. In realtà, il 4 maggio 2023 un sistema Patriot delle forze armate ucraine è riuscito ad abbattere un Kinzhal e, secondo uno degli operatori sul sistema di difesa aerea, la velocità nella sezione terminale della traiettoria del missile era di 1240 m/sec (~3 M ), quindi - tre volte inferiore ai 10 M dichiarati dai rappresentanti della Federazione Russa43 

I sistemi laser per la difesa aerea e missilistica da combattimento Peresvet sono già operativi presso la 14^ divisione Missili di Yoshkar-Ola, la 35^ divisione Missili di ZATO Sibirsky, la 39^ divisione Razzi della Guardia di Novosibirsk e la 54^ divisione Missili della Guardia di Tevkovo.44 Da rilevare, la critica sollevata dall’esperto Igor Korotchenko del Centro per l'analisi del commercio globale di armi, il quale ha affermato che questo sistema (e in genere tutti i sistemi laser) sono efficaci se impiegati in condizioni climatiche favorevoli, cioè in assenza di precipitazioni, nebbia, tempeste di sabbia, in particolare per l’abbattimento di droni.45

Restando sull’argomento della capacità di intercettazione e abbattimento dei droni avversari, sono stato incuriosito da un post del milblogger russo Boris Rozhin su Telegram. Si tratta di un’analisi tecnica effettuata dalla ONLUS Dvina, azienda specializzata nella produzione di sistemi di sicurezza, comunicazioni elettroniche, droni e sistemi ottici.46 Di seguito ne riporto la traduzione:

“Spesso ci viene chiesto se la ONLUS Dvina può fornire una sorta di soluzione che consentirebbe non solo di rilevare e, con vari gradi di successo, sopprimere gli UAV nemici, ma in generale di precludere loro l’utilizzo dello spazio aereo. Sì, esiste una soluzione del genere. Può essere chiamata 'piccola difesa aerea avanzata'. Calcoliamo quanto costerebbe una piattaforma robotica mobile in prima linea per il rilevamento e la distruzione dei droni:

1. telaio mobile fino a 2 tonnellate - circa 3 milioni di rubli;

2. radar di rilevamento UAV tipo DIVITEC DT-RD3000 - circa 7 milioni di rubli;

3. canale multispettrale – circa 5 milioni di rubli;

4. canale di soppressione multifrequenza – circa 3 milioni di rubli;

5. canale di distruzione 2 x GShG-7.62 – circa 2 milioni di rubli;

6. avionica: circa 2 milioni di rubli;

7. canale di controllo sicuro a banda larga – circa 2 milioni di rubli;

8. stazione base dell'operatore – circa 3 milioni di rubli;

9. assemblaggio - 4 milioni di rubli;

10. Sperimentazione - circa 3 milioni di rubli.

TOTALE: circa 34 milioni di rubli (oltre 350.000 euro, n.d.a.) per un'installazione, che entro un raggio di 1,5 km, sia in grado di abbattere tutto ciò che ha un ESR di almeno 0,01 e non vola più veloce di 50 m/s. Se lo si desidera, i parametri dei bersagli rilevati e abbattuti possono essere aumentati nell’ordine di grandezza, ma i costi inevitabilmente crescono. Dunque, non ci sono problemi nella realizzazione di tali dispositivi. Tutti i componenti necessari per tali sistemi sono disponibili in Russia. La domanda da fare è diversa, si può fare tutto, ma chi pagherà queste ricerche...?”47

Prendendo con beneficio d’inventario queste considerazioni, resta il fatto che, per quanto riguarda il dominio dell’aria, a due anni dall’inizio dell’invasione e nonostante gli sforzi effettuati, la Russia sta incontrando ancora delle difficoltà significative e la tecnologia per affrontarle richiede uno sforzo economico rilevante per Mosca anche sotto questo aspetto.

Restiamo nel campo dei droni e vediamo quali sono le esigenze del Cremlino che hanno richiesto un apporto innovativo in questo settore, anche se tratterò degli ormai famosi Shahed 136 o Geran-2, nella denominazione data dai Russi. Al di là della diatriba se i droni impiegati da Mosca in Ucraina siano provenienti dall’Iran o siano di produzione russa, è un fatto che quest’arma sia tutelata da elevati standard di riservatezza per tutelarne le caratteristiche tecniche che ne decretano l’efficacia.48 Tuttavia, qualche dato tecnico sull’evoluzione di questo prodotto è disponibile.49

Presentati al pubblico per la prima volta nel 2021, questi droni sono progettati per distruggere bersagli terrestri molto distanti dal sito di lancio. Passiamo agli elementi tecnologici. Inizialmente questo drone è stato progettato con una fusoliera monopezzo. Attualmente viene prodotto in una versione modificata per cui l’UAV presenta una struttura composita. Anche la marcatura (serie e carattere) è stata modificata. Nella versione originale dello Shahed 136 il riempimento della fusoliera era stampato a nido d’ape; nell’ultima versione presenta, invece, un’imbottitura simile alla schiuma di montaggio poliuretanica. L'obiettivo principale di tale sostituzione è la riduzione dei costi di produzione del drone e la possibilità di avviarne la produzione in serie.

Un altro elemento caratterizzante è la presenza di antenne digitali del tipo Kometa, per i ricevitori di navigazione satellitare progettato per ridurre la capacità di disturbo del nemico. Queste antenne sono montate anche nell'UAV russo Orlan-10 e nelle bombe plananti FAB-500 di ultima generazione, dotate di sistema UMPK (Unifitsirovannogo nabora Modulei Planirovanie i Korrekcii - Serie unificata di moduli per la pianificazione e la correzione). Il precedente Shahed 136 conteneva una batteria composta da accumulatori 18650 Li-Ion; nell’ultima versione monta una batteria russa all’elio Delta Battery. Riguardo all’armamento, secondo l’Ucraina, i nuovi droni Shahed-136 hanno una testata piena di sfere di tungsteno. In definitiva, le differenze presentate mirano a ottenere la riduzione dei costi di produzione dello Shahed 136/Geran-2. È importante notare che la sostituzione di componenti nelleo Shahed 136/Geran-2 può essere un indicatore sia dell’efficacia delle sanzioni straniere, sia dell’intenzione di unificare la produzione russa di UAV.

Nel frattempo, l'industria russa continua a soddisfare gli ordini di produzione delle armi e delle attrezzature necessarie, compresi gli UAV d'attacco. Avere un’ampia fornitura di Shahed-136, consente alla Russia di continuare con gli attacchi aerei contro l’Ucraina oltre la linea del fronte senza impiegare i missili da crociera e balistici a corto raggio che le sono rimasti. Per non parlare del vantaggioso rapporto costi-benefici, rispetto alle difese contraeree che l’Ucraina deve utilizzare per abbatterli.

Concludo con qualche dato sulla produzione delle bombe plananti, di cui Mosca ne ha a messo in produzione un nuovo tipo: la bomba planante Drel che recentemente ha superato tutti le fasi sperimentali. La Rostec, ha annunciato che inizierà la produzione in serie della nuova bomba quest'anno; anche le testate sono in fase di sviluppo.50 Il lavoro sulla nuova bomba planante è stato annunciato per la prima volta nel 2016 e si prevede che sarà praticamente non rilevabile sui radar. L’ordigno è progettato per distruggere veicoli corazzati, stazioni radar a terra, centri di controllo di centrali elettriche e sistemi missilistici antiaerei.51 Fonti mediatiche riportano che la bomba è caricata con munizionamento a grappolo.52 Va detto, altresì, che le capacità di cluster in una bomba planante non rappresentano una novità nell’arsenale russo. In un aggiornamento di fine novembre 2023 dell’intelligence britannica viene riferito che esisteva una possibilità realistica che la Russia avesse integrato kit di planata con la bomba a grappolo RBK-500 da 1.100 libbre, come aveva fatto con altro munizionamento aereo.53 All’inizio di dicembre, gli analisti dell’Institute for the Study of War hanno dichiarato che la Russia faceva sempre più affidamento sulle bombe plananti per colpire obiettivi ucraini.54 Ma poche settimane dopo, hanno scritto che Mosca aveva ridotto l’uso delle bombe dopo che Kiev aveva abbattuto diversi aerei da guerra russi, in particolare aerei cacciabombardieri Su-34 Secondo quanto riferito, le forze russe utilizzano attacchi con bombe plananti in modo che gli aerei russi possano rimanere da 50 a 70 chilometri dietro la linea di combattimento.55

Sembrerebbe che le perdite subite dai Russi abbiano destato qualche preoccupazione al Cremlino e, anche in questo caso, le capacità di difesa aerea ucraine non consentono alle forze russe di avere il controllo totale dello spazio aereo.

2Конструкторское бюро "Омсктрансмаша" станет филиалом "Уралвагонзавода" (L'ufficio di progettazione Omsktransmash diventerà una filiale di Uralvagonzavod), Sany, 23/01/2004. https://exkavator.ru/main/news/inf_news/637_konstruktorskoe_byuro_omsktr....

3Nobody talked about the modernization of 800 T-62 tanks: how an elephant was blown up from a telegram post, TopWar, 23/10/2022. https://en.topwar.ru/203730-o-modernizacii-800-tankov-t-62-nikto-ne-govo....

5Модернизированный Т-80БВМ сможет стрелять снарядами с обедненным ураном (Il T-80BVM aggiornato sarà in grado di sparare proiettili all'uranio impoverito), TASS, 20/12/2018. https://tass.ru/armiya-i-opk/5934063.

6Russia unveils upgraded and battle-ready T-80BVM Model 2023 tank, Army Recognition, 11/09/2023. https://www.armyrecognition.com/ukraine_-_russia_conflict_war_2022/russi....

7Russia is preparing to resume production of T-80 tank following its ‘effectiveness’ during the current war in Ukraine, DefenseMirror,10/09/2023. https://www.defensemirror.com/news/34955/Russia_to_Re_start_Production_o....

8 D. Axe, Russia Might Restart Production Of The T-80 Tank. Don’t Expect It To Happen Soon, Forbes, 10/09/2023. https://www.forbes.com/sites/davidaxe/2023/09/10/russia-might-restart-pr....

9 Ibid.

10 S. Ezhov, Sanction-dodging armor: Which Western countries are helping Russia make Armata and Proryv tanks, The Insider, 20/12/2023. https://theins.press/en/economics/267767.

11 N. Cristadoro, Il comparto militare-industriale russo ai tempi delle sanzioni. Il “gioco delle tre carte”, Difesa Online, 25/08/2022. https://www.difesaonline.it/geopolitica/analisi/il-comparto-militare-ind... N. Cristadoro, La Russia affina il “gioco delle tre carte”, Limes 9/22.

12T-90M delivered to 1st Guards Tank Army, Defensionem, 15/04/2020. https://defensionem.com/t-90m-delivered-to-1st-guards-tank-army/.

13Putin's Loony Toons: Russian Wunderwaffen that never made it to the Ukrainian front, The Insider, 14/11/2023. https://theins.press/en/politics/266755.

14Производство продукции ВПК России сейчас превышает потребности армии (La produzione del complesso militare-industriale russo supera ora le esigenze dell’esercito), Interfax, 28/08/2023. https://www.interfax.ru/russia/918097.

15 Patricia Marins, ibid.

16"Кинжал", "Сармат", "Авангард", "Буревестник", "Посейдон" и "Пересвет": в Минобороны рассказали о новом оружии ("Kinzhal", "Sarmat", "Avangard", "Burevestnik", "Poseidon" e "Peresvet": il Ministero della Difesa parla di nuove armi, Vesti, 19/07/2018. https://www.vesti.ru/article/1483060.

17 Ibid.

18 D.Secci, Il mistero del missile Sarmat e le sue possibili implicazioni sul trattato New Start, Difesa Online, 06/09/2023. https://www.difesaonline.it/mondo-militare/il-mistero-del-missile-sarmat....

19Стратегический ракетный комплекс "Сармат" поставлен на боевое дежурство Il sistema missilistico strategico "Sarmat" è stato introdotto in servizio di combattimento), Interfax,01/09/2023. https://www.interfax.ru/russia/918867.

20Advanced Sarmat ICBM systems go on combat alert in Russia - Roscosmos head, Tass, 01/09/2023. https://tass.com/defense/1668567.

21 A. Arkadyev, N. Baranov, Путин заявил, что «Сармат» встанет на боевое дежурство в ближайшее время (Putin ha detto che Sarmat sarà in servizio di combattimento nel prossimo futuro), Tv Zvezda, 05/10/2023. https://tvzvezda.ru/news/20231051819-fgVJ3.html.

23 SIPRI Yearbook 2023, World nuclear forces, p. 268.

24 H. M. Kristensen, M. Korda, E. Reynolds, Russian nuclear weapons, 2023, Bulletin of the Atomic Scientists, Routledge-Taylor & Francis Group, May 8, 2023, p. 180.

25 SIPRI, p. 262.

26 I. Potapov, Минобороны рассказало о перевооружении на стратегические «Авангарды» (Il Ministero della Difesa ha parlato di riarmo con il sistema strategico “Avangard”), Lenta, 20/10/2023. https://lenta.ru/news/2023/10/20/minoborony-rasskazalo-o-perevooruzhenii....

27В РВСН завершили перевооружение на комплекс "Авангард" (Le Forze Missilistiche Strategiche hanno completato il riarmo con il complesso “Avangard”), Ria Novosti, 19/12/2023. https://ria.ru/20231219/avangard-1916707035.html.

28 K. Zagzvodkyna, Путин сообщил об успешном испытании крылатой ракеты «Буревестник» (Putin ha annunciato il successo del test del missile da crociera Burevestnik), Forbes, 05/10/2023. https://www.forbes.ru/society/497919-putin-soobsil-ob-uspesnom-ispytanii....

29 Ibid.

30 T. G. DiNanno, General Debate Statement 2019 UN General Assembly First Committee, October 10, 2019. http://state ments.unmeetings.org/media2/21998264/united-states.pdf

31 A. Pyatin, Разведка США связала взрыв в Архангельской области с ракетой, которой «хвастался» Путин (L’intelligence americana ha collegato l’esplosione nella regione di Arkhangelsk al missile di cui Putin “si vantava”), Forbes, 12/08/2019. https://www.forbes.ru/society/497919-putin-soobsil-ob-uspesnom-ispytanii-krylatoj-rakety-burevestnik?utm_source=forbes&utm_campaign=interesting-today.

32 J. Lewis, Russia Resumes Burevestnik Testing, Arms Control Wonk, 18/08/2021. https://www.armscontrolwonk. com/archive/1212985/russia-resumes-burevestnik-testing/.

33 K. Zagzvodkyna, ibid.

34First batch of nuclear-armed drones Poseidon manufactured for special-purpose sub-Belgorod, TASS, 16/01/2023. https://tass.com/emergencies/1562553.

35 F.S. Gady, Russia Tests Nuclear-Capable Underwater Drone, The Diplomat, 14/12/2016. https://thediplomat.com/2016/12/russia-tests-nuclear-capable-underwater-....

36 S. Kaur, One nuclear-armed Poseidon torpedo could decimate a coastal city. Russia wants 30 of them, Bulletin of the Atomic Scientists, 14/06/2023. https://thebulletin.org/2023/06/one-nuclear-armed-poseidon-torpedo-could....

37Status-6 and Nuclear strategy Beyond the Triad, Grand Strategy. The View from Oregon, 12/11/2015. https://geopolicraticus.wordpress.com/2015/11/12/status-6-and-nuclear-st....

38 D. Axe, Russia’s Dirty-Bomb Robo-Sub Is ‘Grotesque’—But Moscow’s Building A Base For It, Anyway, Forbes, 21/01/2021.https://www.forbes.com/sites/davidaxe/2021/01/19/russias-dirty-bomb-robo....

39N. Paton Walsh, Satellite images show huge Russian military buildup in the Arctic, CNN, 05/04/2021. https://www.cnn.com/2021/04/05/europe/russia-arctic-nato-military-intl-c....

40 H. I. Sutton, Sarov Class submarine demystified, overt Shores, 22/02/2019. http://www.hisutton.com/SAROV-Class_Submarine.html.

41 F. S. Gady, Russia to Deploy Over 30 Nuclear-Capable ‘Poseidon’ Underwater Drones, The Diplomat, 14/01/2019. https://thediplomat.com/2019/01/russia-to-deploy-over-30-nuclear-capable....

42Шойгу заявил о создании авиаполка истребителей МиГ-31К с ракетами "Кинжал" (Shoigu ha annunciato la creazione di un reggimento aereo di caccia MiG-31K con missili “Kinzhal”), 21/12/2021. https://ria.ru/20211221/istrebiteli-1764717831.html.

43How Kyiv fended off a Russian missile blitz in May, The Economist, 13/06/2023. https://www.economist.com/europe/2023/06/13/how-kyiv-fended-off-a-russia....

44 Bart Hendrickx, Peresvet: a Russian mobile laser system to dazzle enemy satellites, The Space Review, 15/06/2020. https://www.thespacereview.com/article/3967/1.

45Боевой лазер "Пересвет" мог бы бороться c беспилотниками, считает эксперт (Il laser da combattimento "Peresvet" potrebbe combattere i droni, dice l'esperto), Ria Novosti, 19/10/2018. https://ria.ru/20181019/1531042530.html.

47https://tgstat.ru/channel/@boris_rozhin/105442.

48 R. Kirill, La produzione di UAV "Geran-2" e la preoccupazione degli Stati Uniti, Topwar, 04/08/2023. https://it.topwar.ru/223077-proizvodstvo-bpla-geran-2-i-bespokojstvo-ssh....

49 H. Altman, Russia’s Shahed-136 Drones Now Feature Tungsten Shrapnel, The Warzone, 28/09/2023. https://www.twz.com/russias-shahed-136-drones-now-feature-tungsten-shrapnel.

50 D.Reshetnikov, Ростех начнет серийное производство планирующей авиабомбы "Дрель" в 2024 году (Rostec inizierà la produzione in serie della bomba planante Drel nel 2024), Tass, 10/01/2024. https://tass.ru/armiya-i-opk/19696519.

51 Ibid.

54 N. Wolkov, C. Harward, R. Bailey, G. Mappes, F. W. Kagan, Russian Offensive Campaign Assessment December 3, 2023, ISW. https://www.understandingwar.org/backgrounder/russian-offensive-campaign....

55 R. Bailey, C. Harward, K. Stepanenko, N. Wolkov, F. W. Kagan, Russian Offensive Campaign Assessment December 24, 2023, ISW. https://www.understandingwar.org/backgrounder/russian-offensive-campaign....

Foto: Uralvagonzavod / MoD Fed. Russa / Cremlino / TASS / web / Русская семерка