Per vent’anni, la propaganda russa ha alimentato il mito del suo impareggiabile scudo elettronico. Radar, sistemi di disturbo e neutralizzazione degli strumenti avversari, stazioni segrete: una narrazione, comme d’habitude, avvolta dalla nebulosa cortina della disinformazione e, talvolta, con derive paranoiche.

Sembrerebbe che l’attività di intelligence condotta dall’Ucraina sia riuscita a penetrare i sistemi informatici russi e a sottrarre informazioni relative ad alcuni apparati di guerra elettronica coperti da livelli elevati di classifica.

Per inciso, ricordiamo che la Russia utilizza le seguenti classifiche di segretezza: Особая важность (Osobaya vazhnost) – “Di particolare importanza”; Совершенно секретно (Sovershenno Sekretno) – “Segretissimo”; Секретно (Sekretno) – “Segreto”; Не подлежит оглашению (Ne podlezhit oglasheniyu) – “Di vietata divulgazione”, equivalente al nostro “Riservato”. 

Se giudichiamo attendibili le fonti che hanno acquisito la documentazione classificata e veritieri i dati ivi contenuti, allora è possibile affermare che nell’ambito della electronic warfare il Cremlino ha subito una compromissione significativa. Se, al contrario, fossimo in presenza di un’attività di inganno ben orchestrata, condotta attraverso una “dispersione pilotata” di dati estremamente sensibili, allora stiamo parlando del nulla.

Ad ogni buon conto, per una serie di ragioni, possiamo affermare che le fonti non avrebbero alcun interesse a diffondere dati fasulli; in fondo ci “mettono la faccia” ed è in gioco la loro credibilità; riguardo alla veridicità, sui tratta di dati talmente tecnici da indurre a chiedersi se, nel quadro della counterintelligence attivata in un momento così complesso per le unità militari e i servizi di sicurezza, per i russi valga la pena concentrarsi non tanto sulla custodia (quella è doverosa), quanto sulla “creazione” di documenti falsi per una tipologia di apparati così specifica. Tutto è possibile, ma vogliamo procedere con lo scoop. Vediamo, allora, di quali apparati si tratta.

Il primo è l’Anchar-K: una stazione navale per la guerra nelle regioni polari. Si tratta di una stazione automatizzata per la soppressione elettronica delle linee di comunicazione satellitare nell’Artico. È installata su navi rompighiaccio. È in fase di sviluppo come risposta alla vulnerabilità della Federazione Russa nelle regioni situate a latitudini elevate. L’apparato è costituito da phased array passivi con capacità ad ampio spettro1 A -28° gli apparati di disturbo (sfasatori) sbandano e il jamming risulta disallineato. Il vento a 19 m/s interrompe il raffreddamento e dopo mezz’ora il sistema si spegne. Quando la nave manovra si verifica un ritardo di 1,5 secondi nel jamming, intervallo di tempo sufficiente a renderla individuabile. Sono stati condotti dei test del sistema durante la stagione invernale e sono stati tutti rilevati. È noto che viene utilizzata la tecnologia dell’amplificatore giroscopico-LBW industriale con una potenza continua di almeno 5 kW. Si utilizzano specchi con un diametro superiore a 5 metri, installati su container modulari dotati di sistemi di controllo climatico. La stazione disturba i satelliti per comunicazioni Milstar lungo orbite altamente ellittiche e geostazionarie. Tuttavia, si sa con esattezza dove il sistema inizia a perdere di efficienza a causa degli sbalzi di temperatura. Sono anche note le caratteristiche dell’interazione con i satelliti cinesi, il che solleva domande sulla loro vulnerabilità e sui correttivi che saranno necessariamente presi in considerazione. L’apparato è classificato a livello “segreto”.

Il secondo è la stazione costiera Ozon-Mei, costituita da un radar del tipo over-the-horizon che opera formando un canale al plasma nell’atmosfera prossima alla superficie terrestre. Il segnale viaggia attraverso l’effetto di una guida d’onda a evaporazione2, uno specchio sulla superficie del mare. Il sistema riflette rivela ciò che c’è dietro l’orizzonte. Tuttavia, nella nebbia e con il 68% di umidità il radar viene accecato. Il ripristino delle frequenze è solo manuale e richiede 4 o 5 minuti. Nel manuale delle istruzioni è riportato che le antenne sono orientate di 21° rispetto alla linea costiera e che l’intervallo di sincronizzazione è di 17,4 micron e che in caso di guasto lo schermo risulta bianco. Sono state studiate le formule di calcolo e i parametri dei segnali di sondaggio. Il sistema sfrutta l’effetto di una guida d’onda controllata invece della riflessione dalla ionosfera e si sa esattamente in quali condizioni atmosferiche opera con la massima efficienza. È noto che la portata di questo sistema senza l’effetto della guida d’onda non supera i 200 km, ma non appena perde stabilità, la sua portata si riduce del 30-40%. Sarebbero noti anche i parametri del CFOS, il modulo di controllo della stazione, ma la fonte non intende rivelarne gli algoritmi, almeno per il momento. L’apparato è classificato a livello “segretissimo”.

Il terzo è la stazione mobile Tirada-2S2.3 per la soppressione elettronica delle comunicazioni e della navigazione satellitare. Il targeting dinamico è compreso nella gamma di frequenze da 2 a 18 GHz 3. Si sa, inoltre, che vi è un momento di isteresi del sistema che può durare fino a 6 secondi nel passaggio da un obiettivo ad un altro. Le finestre delle fasi sono molto compresse e in quei momenti i bersagli non sono raggiungibili. Le manovre dei satelliti provocano la perdita del bersaglio. La potenza dell’impulso arriva a 30 kW, ma dura meno di 2 secondi. È possibile sapere quando l’apparato è in fase di riscaldamento e quando non è in funzione, così come svelarne le attività di deception. Sono noti i dati sulla commutazione della polarizzazione e le frequenze esatte: 7900; 8160; 8400 MHz. Sono note le frequenze impiegate per il jamming e cosa succede quando il sistema non riesce a gestire un elevato livello di interferenze attivate dalla stazione. La stazione rileva i segnali satellitari ed è possibile sapere esattamente quali satelliti utilizza per la taratura. Sono noti i punti più vulnerabili del sistema e su quali satelliti può sviluppare le maggiori interferenze. L’apparato è classificato a livello “segretissimo”.

Il quarto è il NMS REP DDV (“cervello radio di soppressione”), stazione mobile terrestre per la soppressione delle comunicazioni satellitari a lungo raggio. Opera a livello strategico e sopprime le linee FleetSatcomMilstarMUOS, ecc., gestendo fino a 10 apparati. L’interruzione delle comunicazioni con tre stazioni non consente di reimpostare il piano di disturbo. Alla temperatura di -40° il modulo di controllo non funziona I pacchetti d’ordine sono a 64 bit, senza una particolare cifratura. Sono noti i metodi occulti di mascheramento, le identità usate per lo spoofing e come vengono generati falsi segnali. L’apparato è classificato a livello “segretissimo”.

Ci sono poi le stazioni radio R934B e BMW, stazioni tattiche “senior”. Presentano configurazioni variabili per interferire sulle frequenze VHF, sugli aeromobili e per il jamming GNSS4. In caso di surriscaldamento degli amplificatori, 42 secondi prima di guastarsi il sistema si disattiva. Il selettore per il disturbo ha solo cinque modelli. La LFM (modalità a bassa frequenza) e la “modulazione caotica” si interrompono quando si verificano cambiamenti di frequenza superiori a 15 MHz. Lo schieramento completo del sistema richiede 18 minuti. È facile da individuare e sono noti i diagrammi delle architetture interne dei sistemi EW con accesso allo spazio.

È nota anche l’intera architettura dei sistemi impiegati dal Ministero della difesa russo per l’interdizione delle comunicazioni, degli UAV, dei canali orbitali e dei posti comando: dai satelliti agli specifici apparati di controllo sul terreno. Sono disponibili:

– gli schemi di costruzione dei Moduli di controllo universale (UFMU);

– i parametri per l’interfaccia con i complessi Tirada-2U, Gektor, Tobol, RIO e SV;

– i moduli di rete e la copertura delle frequenze (225- 5200 MHz);

– i percorsi dei segnali di controllo via Ethernet e i canali radio;

– la localizzazione dei posti comando e la trasmissione degli ordini tramite la struttura EW.

Sono tutte informazioni classificate “segreto” e “segretissimo”, relative a strutture di comando, frequenze specifiche, protocolli, sistemi di interfaccia vulnerabili; identificano nodi di collegamento con sistemi militari di comunicazione satellitare e con i sistemi Iridium e Inmarsat; descrivono i sistemi per le interferenze sui sistemi di comunicazione degli apparati occidentali.

Va detto, infine, che la Russia tara i suoi apparati sui satelliti cinesi. Il sistema Quadriga utilizza i sistemi satellitari Beidou e Jiling per il controllo degli obiettivi; gli apparati del Tirada allineano la fase con i segnali cinesi in Estremo Oriente e costruiscono una mappa spettrale.

Il Cremlino non interferisce con il sistema di navigazione satellitare indiano Navic, ma lo tiene sotto controllo.

In base agli indicatori disponibili, dunque, Mosca starebbe creando un sistema per la guerra satellitare indirizzato contro l’Occidente, appoggiandosi alla Cina, in un gioco di reciproche convenienze e opportunità.

1 Si tratta di apparati progettati per operare su un’ampia gamma di frequenze e sono spesso utilizzati in applicazioni come i sistemi radar e di comunicazione. Mentre i phased array attivi offrono vantaggi in termini di agilità del fascio e gestione della potenza, i phased array passivi eccellono in scenari ad alta potenza grazie alla loro intrinseca robustezza e alla capacità di gestire potenze significative senza i limiti dei componenti attivi. Tuttavia, ottenere un’ampia larghezza di banda negli array passivi può essere difficile, richiedendo attente considerazioni progettuali e influendo potenzialmente su dimensioni e complessità.

2 Una guida d’onda a evaporazione è un tipo di guida d’onda ottica creata depositando sottili film di materiale su un substrato utilizzando tecniche di evaporazione. Questo processo prevede il riscaldamento del materiale sorgente nel vuoto fino alla sua vaporizzazione, per poi consentire al vapore di condensare e formare un film solido sul substrato. Queste guide d’onda sono utilizzate in varie applicazioni, tra cui l’ottica integrata e lo sviluppo di microsensori.

3 Il targeting dinamico nella gamma di frequenze 2-18 GHz comporta l’utilizzo di tecniche adattive per gestire e utilizzare efficacemente questa ampia larghezza di banda per varie applicazioni come la guerra elettronica, i radar e le comunicazioni. Questo include spesso filtri sintonizzabili, amplificatori a banda larga e sistemi di antenne specializzati in grado di gestire l’ampia gamma di frequenze e le diverse condizioni del segnale.

4 Il jamming GNSS è un’interferenza intenzionale, solitamente tramite segnali a radiofrequenza, che blocca i segnali dei satelliti di navigazione, impedendo ai ricevitori di stabilire una posizione accurata.

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