Posto medico avanzato arriva in Sardegna

(di Marina Militare)
04/05/23

Lo scorso 2 maggio, nell'ambito dell'esercitazione Mare Aperto 2023, è stato condotto un evento addestrativo centrato sulla proiezione dal mare di una capacità di supporto sanitario attraverso la realizzazione di un Posto Medico Avanzato (PMA) a terra.

In particolare, Nave San Giusto, in addestramento a largo della Sardegna, ha operato presso l'arcipelago di La Maddalena con l'obiettivo di addestrare gli staff imbarcati, l'equipaggio, unitamente al personale della brigata marina San Marco e le diverse componenti specialistiche della squadra navale nel rendere pienamente operativo, in tempi estremamente rapidi, un presidio medico a terra, in grado di fornire assistenza sanitaria a elevato livello tecnologico e professionale in caso di emergenze di carattere umanitario a seguito di calamità naturali.  

L'esercitazione, presentata e gestita dal contrammiraglio Vincenzo Aglieri, pianificata e condotta col supporto del comandante della terza divisione navale, contrammiraglio Stefano Costantino  si è sviluppata in diverse fasi col pieno coinvolgimento anche della Protezione Civile (PROCIV).

Inizialmente è stato localizzato il sito dove allestire il PMA, in seguito è avvenuto lo sbarco del materiale e del personale necessario alla realizzazione e gestione del presidio, la predisposizione delle strutture e di tutti i sistemi e apparati necessari ad assicurare l'efficienza e la piena autonomia della struttura, fino alla verifica delle procedure per il trasporto e il trattamento di personale ferito con diverse tipologie di traumi e complicazioni di carattere medico-sanitario.

L'esercitazione, inserita nel dinamico e complesso scenario dell'articolata Mare Aperto, ha evidenziato la naturale predisposizione della Marina Militare a rendere disponibili le specifiche capacità in ottica interforze e inter-agenzia.

Il PMA è quindi una delle espressioni abilitanti dello strumento marittimo nazionale, nello specifico è calibrato su diversi assetti a seconda delle esigenze e delle contingenze dettate dal territorio e dalle emergenze. Oltre a un triage e un primo soccorso, dove è possibile definire il grado di gravità dei feriti/pazienti, sono disponibili aree dove avviene la stabilizzazione e l'eventuale degenza oltre ad altri controlli specialistici. Tra cui la capacità di diagnostica per immagini ( rx convenzionale ed ecografia), al laboratorio analisi di chimica clinica con emoteca, di apparecchiature per il monitoraggio cardiaco e il supporto respiratorio.

L'impianto elettrico, progettato a regola d'arte, è alimentato da un generatore da 400 kW e un eventuale transitorio che commuta l'alimentazione in caso di blackout. Infine, il dissalatore, prende direttamente l'acqua del mare filtrandola e trattandola opportunamente per renderla idonea al consumo umano.

Da sottolineare il prezioso supporto al PMA di tutte le componenti operative in particolare di quella AER e Marinaresca.

L'esercitazione, che ha avuto riscontro positivo, si è conclusa con un incontro tra i partecipanti in cui il contrammiraglio Vincenzo Aglieri ha sottolineato l'importanza di consolidare i rapporti inter-agenzia con la Protezione Civile, per riuscire ad operare sinergicamente in caso di pronta necessità.