La carta “da Roccella Ionica fino a Capo Rizzuto” del portafogli cartografico nazionale sarà presto aggiornata con nuovi dati e rilievi

(di Marina Militare)
02/08/23

Nave Ammiraglio Magnaghi al comando del capitano di fregata Ivano De Guida ha appena ultimato l’attività di acquisizione dati propedeutica all’aggiornamento della carta Nr. 24, "da Roccella Ionica fino a Capo Rizzuto", del portafogli cartografico nazionale.

Negli ultimi anni l’unità ha dedicato ben tre campagne idrografiche al perfezionamento di questo importante lavoro in un’area di forte interesse per il turismo, la pesca e i traffici marittimi da e per Crotone.

Lo sforzo del personale dell’Istituto Idrografico imbarcato per l’occasione ha riguardato sia l’esecuzione di una mappatura tridimensionale dei fondali, condotta anche con l’impiego di sensori acustici installati sulle due idrobarche di Nave Magnaghi, sia l’utilizzo di ricevitori GNSS per i rilievi topografici funzionali alla successiva ricostruzione della linea di costa e la determinazione dei punti cospicui.

Nei prossimi mesi i dati raccolti verranno validati, elaborati e certificati dal personale idrografo imbarcato sull’ammiraglia della flotta idrografica nazionale – che oltre a Nave Magnaghi si compone dei catamarani Aretusa e Galatea, nonché delle Unità NATO Alliance e Leonardo che la Marina conduce e co-impiega con il centro di sperimentazione e ricerca marittima NATO con sede a La Spezia – prima di essere successivamente condivisi con l’Istituto Idrografico della Marina (IIM). In qualità di Organo Cartografico dello Stato responsabile del servizio idrografico nazionale e della produzione di tutta la documentazione nautica ufficiale relativa ai mari italiani l’IIM provvederà a inserire la grande mole di dati rilevati nei rispettivi database, rendendoli disponibili per la produzione di documentazione nautica quali carte nautiche (l’aggiornamento appunto della carta nr. 24) e pubblicazioni quali ad esempio portolani o l’elenco fari e fanali indispensabili per pianificare e condurre in sicurezza una navigazione. I dati, raccolti con la massima risoluzione possibile, saranno anche utili per considerazioni e studi scientifici più a lungo termine, come per esempio nel monitoraggio dell’erosione delle coste, i mutamenti della morfologia del fondale o della flora marina.