Si rafforza l’asse militare Tel Aviv-Roma

(di Tiziano Ciocchetti)
21/02/19

Lo scorso 14 febbraio è stato firmato un accordo tra il Ministero della Difesa israeliano e quello italiano per l’acquisto di sette elicotteri AW-119Kx per l’addestramento avanzato delle Forze Aeree del Tzahal, i nuovi velivoli andranno a sostituire i Bell 206 ormai in servizio da più di 40 anni.

Il valore del contratto è pari a 350 milioni di dollari (comprensivo della copertura ventennale del supporto logistico e manutentivo da parte di Leonardo) e l’Italia avrà un equivalente in tecnologia militare israeliana.

Ancora non è chiara la tipologia di materiale che verrà acquisito dalla Difesa italiana, appare comunque evidente l’interesse dell’Aeronautica Militare per le nuove piattaforme CAEW (Coformal Airborne Early Warning) ed ELINT/SIGINT (Electronic Intelligence/Signal Intelligence).

Ricordiamo che la cooperazione militare tra Italia e Israele si inquadra nel patto siglato nel 2003, finalizzato all’interscambio di materiali di armamento, alla formazione e all’addestramento del personale, alla ricerca e sviluppo in campo industriale.

Con Tel Aviv, il 16 luglio 2012, venne firmato un accordo intergovernativo che prevedeva la cessione di 30 Aermacchi M-346 da addestramento in cambio di due velivoli da allerta radar israeliani IAI Gulfstream G550 CAEW (allora valutati 750 milioni di dollari) e di un satellite militare ottico OPSAT-3000 (valutato 182 milioni di dollari), per un totale di 932 milioni di dollari per 30 M-346.

Più recentemente la Marina Militare ha acquistato da Israele missili controcarro SPIKE LR (Long Range) per il GOI (Gruppo Operativo Incursori), destinati ad armare le nuove UNPAV (Unità Navali Polifunzionali ad Altissima Velocità).

Foto: MoD Israele