Il sottosegretario Pucciarelli alla Tavola Rotonda sulla Cooperazione nel 20° anniversario di OCCAR

05/07/22

In occasione del ventennale operativo dell’Organizzazione Congiunta per la Cooperazione in materia di Armamenti (OCCAR) - calendarialmente ricaduto nel 2021 ma con celebrazioni posticipate di un anno a causa pandemia - il sottosegretario di Stato alla Difesa senatore Stefania Pucciarelli ha partecipato alla due-giorni di attività presso la sede centrale dell’organizzazione a Bonn insieme ai rappresentanti delle sei nazioni ad oggi ad essa aderenti.

Dopo gli interventi di apertura del direttore di OCCAR-EA, Matteo Bisceglia, della ministro della Difesa Tedesca Hon Lambrecht e del presidente di turno del Board of Supervisors di OCCAR, ingegner generale Pintard, l'apice del programma protocollare odierno sono state le due cerimonie di ufficializzazione della Joint Declaration ratificata dai ministri della Difesa dei sei Stati membri - Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna - e le firme apposte sul Golden Book di OCCAR da tutti i capi delegazione delle sei nazioni, che ha visto il sottosegretario Pucciarelli rappresentare l'Italia.

Altro momento topico della giornata è stata la tavola rotonda dal tema “Cooperation, cooperation, cooperation” in cui hanno preso la parola i capi delegazione degli Stati membri.

Ciascuno di essi ha risposto a due domande poste loro dal moderatore. In tale ambito gli argomenti trattati dal senatore Pucciarelli a nome della Difesa italiana sono stati i seguenti: il processo di integrazione della Difesa comune europea e, in relazione al procurement, quale ruolo riveste l’Italia in OCCAR nella visione del progetto europeo.

“La guerra d’aggressione sull’Ucraina, unitamente alla complessità dell’attuale e prevedibile contesto di sicurezza internazionale, confermano l’esigenza non più differibile che l’Unione Europea assuma un ruolo di attore geopolitico credibile”, dichiara il senatore Pucciarelli. “Tutto questo richiede di sviluppare nella sua completezza una Politica di Sicurezza e Difesa Comune dell’Unione, rendendosi autonoma nelle relative capacità militari. Questo sta avvenendo e ne sono conferma le recenti iniziative del Consiglio e della Commissione sul futuro della difesa europea, come il passaggio fondamentale e affatto scontato del 23 marzo scorso con l’approvazione della Bussola Strategica”.

“Oggi cresce fortunatamente l’attenzione anche sul tema del procurement congiunto.” Continua il sottosegretario “L’evento odierno, nel dare giusto riconoscimento alla ventennale storia di successo di OCCAR, ci dimostra in modo concreto – attraverso i programmi, le consegne, gli investimenti realizzati – che una Difesa comune europea, un mercato europeo della difesa e una base industriale e tecnologica europea sono obiettivi perseguibili se sostenuti dalla comune volontà politica degli Stati e dalla propensione delle industrie nazionali a riconoscere nell’integrazione europea la via per una maggiore competitività e non un ridimensionamento”.

“L’Italia preferisce parlare di 'procurement cooperativo'; intendendo con ciò l’obiettivo di comprare – tutti e insieme – le stesse cose, ma dopo aver deciso – sempre, tutti e insieme – cosa ci serve, cosa è meglio comprare e come produrlo. Ciò richiede - come ha ricordato anche il direttore di OCCAR-EA Bisceglia - una cooperazione coordinata e sinergica su 3 livelli simultanei: tra le nazioni, tra partner industriali e tra organizzazioni internazionali”.

Al termine del suo intervento il senatore Pucciarelli ha sottolineato come l’Italia creda in questa visione, che è una delle direttrici strategiche della propria ‘Direttiva per la politica industriale della Difesa’ recentemente emanata dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

“Il ruolo di OCCAR quindi può e deve essere centrale per il progetto di Difesa comune europea,” conclude il sottosegretario “valorizzando l’azione di OCCAR in ottica europea, raccordandola ai processi della UE, considerando la flessibilità nella gestione dei Paesi terzi e costruendo su accordi e relazioni già esistenti. In particolare con EDA, in cui l’Italia vede l’elemento di sintesi in cui realizzare la convergenza di gap capacitivi e requisiti operativi; il punto di partenza per la cooperazione.”