L’ANPd’I Roma intitola (per la prima volta nella sua storia) un corso di paracadutismo ad un eroe russo

(di ANPdI Roma)
04/10/16

La Sezione di Roma dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia presenterà il 161° Corso di paracadutismo, intitolato ad Aleksandr Prokhorenko, mercoledì 5 ottobre p.v. alle ore 18,30 presso il Centro Culturale Russo in Palazzo Santacroce, p.zza Benedetto Cairoli, 6 - Roma.

Com’è ben noto, nell’ambito internazionale della lotta al terrorismo fondamentalista, si sta vivendo un’estrema complessità e - diremmo - anche una reale e preoccupante confusione, poiché, in Siria in particolare, si evidenzia come sciaguratamente gli interessi comuni della sicurezza confliggano, ed in modo grave, con i disegni e gli scopi geopolitici di parte.

L’ANPd’I di Roma, in un’operazione certamente poco condivisa da alcuni, è orgogliosa di riaffermare Valori immutabili nello spazio e nel tempo, ed è fiera di dare forma ad un proprio significativo desiderio, intitolando - per la prima volta nella sua storia - un corso non ad un italiano ma all’eroe russo caduto nell’operazione di liberazione di Palmira, in Siria, il 17 marzo 2016.

Aleksandr Prokhorenko è deceduto nel corso di una missione nella quale doveva individuare e comunicare alle proprie forze aeree la posizione di obiettivi militari di Daesh. Una volta scoperto, essendo ormai circondato da diverse decine di jihadisti, e quasi esaurite le proprie munizioni sceglieva, oltre ogni altra soluzione, di chiedere il bombardamento sulle proprie coordinate. Evitando così la resa ad un nemico barbaro e disumano.

Di seguito alcune delle sue parole al proprio comandante, dopo aver confermato il bombardamento sulla propria posizione: Sono là fuori, facciamola finita, grazie. Dica alla mia famiglia e al mio paese che li amo. Dite loro che sono stato coraggioso e che ho combattuto fino a quando non ho potuto fare di più. Vi prego di prendervi cura della mia famiglia. Comandante addio, dite alla mia famiglia che li amo teneramente.

Proprio per le centinaia di vite di cittadini europei brutalmente strappate ai propri cari dai fondamentalisti (e le migliaia assassinate nei paesi arabi), e per la pericolosa mancanza di coesione tra Paesi che dovrebbero collaborare mentre invece si ostacolano, “prigionieri” di interessi privati intricati e confliggenti, crediamo fermamente che l’evento in oggetto rechi in sé una valenza ed un interesse significativi.

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