Intelligenza Artificiale nell’era Social

(di Paolo Antonio Simone)
27/07/23

L'Intelligenza Artificiale (IA) è una disciplina del campo dell'informatica che mira a creare sistemi e macchine in grado di eseguire attività che richiedono tipicamente l'intelligenza umana. Questi sistemi sono progettati per apprendere da esperienze passate, adattarsi all'ambiente circostante, elaborare informazioni complesse, trarre conclusioni e prendere decisioni autonome o, più correttamente, emulare alcune delle capacità cognitive umane, come il ragionamento, l'apprendimento, la percezione sensoriale, l'elaborazione del linguaggio naturale e la capacità di problem solving.

L'uso sempre più diffuso dell'Intelligenza Artificiale applicata al mondo dei Social Network ha portato in tempi brevissimi a molteplici vantaggi, come la personalizzazione del contenuto e l’aumento sensibile dell'efficienza nell'analisi dei dati. Tuttavia, l'IA comporta anche una serie di rischi significativi che possono minacciare la privacy degli utenti, promuovere la disinformazione, amplificare le divisioni sociali e favorire l'impersonificazione .

L'Intelligenza Artificiale ha infatti rivoluzionato il modo in cui noi tutti interagiamo sulle piattaforme di Social Network influenzando, inevitabilmente, la nostra esperienza digitale quotidiana. La sua introduzione ha consentito a queste piattaforme di fornire contenuti altamente personalizzati, anticipando le preferenze degli utenti e migliorando la rilevanza dei messaggi.

Ma è solo innovazione positiva?

L'uso crescente dell'IA nei Social Network è accompagnato da una serie di rischi non indifferenti che devono essere attentamente considerati, soprattutto in relazione alla tipologia di utenza coinvolta.

I “motori” dell’Intelligenza Artificiale richiedono la raccolta di una vasta quantità di dati personali per alimentare i propri algoritmi di apprendimento, sollevando seri dubbi sulla privacy degli utenti finali e sulla gestione responsabile delle informazioni sensibili. Le vulnerabilità nelle pratiche di protezione dei dati potrebbero portare a falle di sicurezza, violazioni e abusi, mettendo a rischio la sicurezza degli utenti.

Inoltre essa permette una personalizzazione estrema dei contenuti mostrati agli utenti, mirando a stimolare il loro coinvolgimento e trattenendoli il più a lungo possibile sulle piattaforme. Ciò può portare a una manipolazione del comportamento dell'utente, inducendo ad una dipendenza sempre maggiore dai Social Network. La corsa per l'attenzione può avere conseguenze negative sulla salute mentale, causando ansia, depressione e sensazioni di inadeguatezza.

In aggiunta, tale innovazione può essere utilizzata per diffondere notizie false e contenuti manipolativi, sfruttando i meccanismi di filtraggio delle piattaforme. Algoritmi di raccomandazione, che cercano di massimizzare le dinamiche di interazione, possono amplificare la portata di informazioni errate o tendenziose, alimentando bolle informative e divisioni sociali. Essi possono ereditare i pregiudizi presenti nei dati di addestramento, portando a sistemi discriminatori che perpetuano disuguaglianze e ingiustizie sociali favorendo contestualmente discriminazioni razziali, di genere o di altro tipo nel trattamento degli utenti e nella distribuzione del contenuto.

Ma le note più scure, soprattutto nella considerazione che la fascia di età degli utenti maggiormente presenti sulle piattaforme Social è compresa tra i 16 e i 24 anni (per un tempo superiore alle due ore e mezza al giorno) sono rappresentate dal rischio di impersonificazione degli utenti. L’Intelligenza Artificiale può essere utilizzata per creare account falsi e impersonare utenti reali, attraenti in maniera perfettamente calzante alle esigenze di uno o più individui, consentendo la diffusione di contenuti dannosi, l’appropriazione “consenziente” di dati personali, la diffamazione e la divulgazione di informazioni sensibili, facilitando e accelerando la proliferazione di disinformazione e rendendo più difficile la rilevazione e il contrasto di comportamenti dannosi.

Tirando le somme, l'uso dell'Intelligenza Artificiale offre innumerevoli opportunità, ma è importante comprendere e gestire attentamente i rischi associati. Le piattaforme di Social Media, i regolatori e la società civile devono collaborare per sviluppare soluzioni efficaci che proteggano la privacy degli utenti, contrastino la diffusione di disinformazione e contenuti manipolativi e garantiscano un ambiente online sicuro e responsabile.

È essenziale adottare strategie di mitigazione a livello tecnologico, legale e sociale, tra cui l'implementazione di sistemi di trasparenza e accountability per gli algoritmi, la promozione della diversità nella progettazione dell'IA e una maggiore educazione degli utenti riguardo all'uso responsabile dei Social Media. E non da meno, sono necessari ulteriori sforzi per sviluppare algoritmi etici, trasparenti e responsabili che siano in grado di bilanciare il beneficio degli utenti con la protezione della società nel suo complesso.

Un approccio olistico, basato sulla consapevolezza e sulla collaborazione, garantirà la massimizzazione dei vantaggi dell'IA nella società moderna, accompagnata da una puntuale mitigazione degli effetti negativi sulla nostra vita digitale e sociale.