27/04/2015 - Vetri rotti e muri sbrecciati. C’è più ordine tra le macerie dell’aeroporto di Donetsk che nelle menti occidentali impegnate a capire la crisi in Ucraina. Soprattutto sui riferimenti ideologici, la confusione la fa da padrone.

23/04/2015 - Dormire con la luce non è facile. Con i lampi dei mortai poi, ancora meno. Vibrano le finestre, sembra il fortunale. La differenza fra un temporale e l’artiglieria in fondo è che l’artiglieria vale anche col tempo buono.

20/04/2015 – Negli ultimi trent’anni sono cambiate tante cose. Per capirlo basti pensare che a Sanremo nell’85 c’era Zucchero, nel 2015 c’è stata Amara… Con la crisi anche i nomi stringono la cinghia.

Nonostante i mala tempora che currunt alcuni fatti sono rimasti uguali. Trent’anni fa usciva il film Ritorno al futuro e i terroristi col pulmino Volkswagen che sparavano al professore Doc erano libici.

18/04/2015 – ​ Ore 6. Il biglietto si fa dall’autista, signore brizzolato che non ride da alcuni anni. Costa 150 grivnia, quasi 5 €. Il bus è tedesco, ex DDR. Del filo spinato a un funerale d’inverno metterebbe più allegria, ma ha il suo fascino.

14/04/2015 - In questi giorni si riflette molto sulle traslazioni verso l’Islam della Turchia, con buona pace della laicità, fulcro della nazione voluta da Ataturk. Molto si discute anche delle presunte derive autoritarie di Ankara. Quelle derive tanto temute dall’ominide da tastiera convinto che la democrazia sia scegliere il tipo di olive all’aperitivo, il colore di montatura per gli occhiali da ebete o la foto più gagliarda per il profilo social.

13/04/2015 - Ai tempi di Rocky IV, per il cinema e l’immaginario collettivo, Ivan Drago era russo. Per la Storia in realtà poteva essere ucraino, bielorusso, lituano, estone... provenire cioè da una qualunque delle 15 repubbliche dell’Unione Sovietica.

10/04/2015 - Il 7 ottobre del 1571 a Lepanto i Cristiani sconfiggono i Turchi, rinviando di qualche secolo la fine della civiltà occidentale. Di acqua ne è passata tanta. Così tanta che a Milano Lepanto è una via. A Roma, anche una fermata metro.

09/04/2015 - Mi viene in mente ogni volta che passo il sapone di Marsiglia sulle mutande, prima di metterle in lavatrice: il sapone di Marsiglia deriva dal sapone di Aleppo.

Ad Aleppo, in Siria, lo fanno da più di 2000 anni, mescolando olio d’oliva ed essenza di alloro. È il sapone duro per antonomasia, famoso nel mondo.

08/04/2015 - (A sei anni dal terremoto una riflessione su come gira il mondo...)

Quanto è grande il Qatar? Più o meno come l’Abruzzo e come l’Abruzzo è bagnato dal mare. Si potrebbe pensare che Qatar e Abruzzo siano simili. Non è propriamente così.

07/04/2015 - Il Kenya, tra i tanti tratti che lo descrivono, ha tre caratteristiche che se prese insieme lo rendono unico:

1) sta in Africa

2) c’è una differenza semantica tra le parole Keniota e keniano

3) confina con la Somalia

04/04/2015 - Torniamo sullo Yemen nel momento in cui la macchia d’olio si allarga.

È una buona occasione per evitare di sintonizzarsi su Maria de Filippi ogni volta che in tv si parla di Medio Oriente.

03/04/2015 - Gli accordi di Losanna sul nucleare iraniano fanno notizia come il viatico di un nuovo mondo di pace. La diplomazia però conta più della demagogia e non tutti accolgono la novella spellandosi le mani. Paese che vai, reazione che trovi.

03/04/2015 - Coppola non è un cappello ma un regista. Il regista di Apocalypse now, non di Pierino alla riscossa. Nell’immaginario collettivo, è il film sul Vietnam più conosciuto. Così conosciuto che molti dicono di averlo visto anche se non è vero.

02/04/2015 - Ci sono tre modi per far incazzare un argentino:

1) dargli consigli su come si prepara la carne alla brace;

2) millantare superiorità calcistica;

3) dire che le Malvinas sono inglesi e si chiamano Falkland.