04/04/2015 - Torniamo sullo Yemen nel momento in cui la macchia d’olio si allarga.

È una buona occasione per evitare di sintonizzarsi su Maria de Filippi ogni volta che in tv si parla di Medio Oriente.

Quasi tutti i Paesi arabi aderenti alla Lega (quella araba, non quella di Salvini…) sono a guida sunnita. Fanno eccezione la Siria, ancora governata dalla minoranza alawita (variante sciita) di Assad, il Libano, sospeso tra Cristiani e il partito Hezbollah sciita, e l’Oman a maggioranza ibadita, una terza via dell’Islam che non fa notizia.

La cosa rispecchia le fette dell’Islam anche esterno al mondo arabo. Per evitare di dire cazzate ricordiamo che:

  • Non tutti gli Arabi sono musulmani (ci sono 9 milioni di Egiziani cristiani, tra cui non pochi fiorai che vivono in Italia per esempio…)
  • Non tutti i musulmani sono arabi, anzi. La sola Indonesia conta tanti islamici quanto tutto il mondo arabo messo insieme…

I Sunniti in ogni caso sono la maggioranza. Riferimento per tutti gli Sciiti del mondo è l’Iran che sui libri di Storia si chiama Persia. Da quando a fine anni ’70 è diventata una Repubblica islamica, tutti i finanziamenti e gli appoggi politici per gli Sciiti passano da Teheran. Da quel momento USA e Iran sono diventati come cane e gatto.

Inquadriamo la cosa nel casino yemenita.

Nello Yemen le fazioni del nord sciite (zayidite per l’esattezza), con un colpo di mano hanno ripreso il potere nella capitale San’a, cacciando il presidente Hadi e marciando fino ad Aden. Tutto il mondo sunnita si è fatto girare i maroni e ha reagito.

All’utente medio di Maria de Filippi, la cosa potrebbe interessare fino a un certo punto. Dietro lo Yemen però c’è un vespaio che coinvolge tutto il Medio Oriente, quindi il mondo intero e anche Maria de Filippi.

Per la prima volta dall’invasione irachena del Kuwait nel ’90, il mondo arabo si è riunito a Sharm El Sheikh, che una volta tanto viene nominata per cose serie e ha deciso per la guerra. Le forze armate saudite, marocchine ed egiziane sono coinvolte direttamente. Aerei giordani, qatarioti (parola che adoriamo…) e di tutti Paesi del Golfo Persico tranne l’Oman, partecipano ai raid sugli sciiti. Addirittura il Sudan, Paese arabo in cima alla lista americana degli Stati canaglia, ha aderito all’appello.

Se ai Sunniti girano i maroni, i Persiani sciiti non stanno a guardare. Ecco che l’Iran intima agli Arabi di fare i bravi per evitare casini ancora più grandi. A tale proposito, ricordiamo che:

  • gli Iraniani sono storicamente rivali degli Arabi
  • le monarchie del Golfo Persico hanno il complesso dell’Iran, grande potenza regionale militare e demografica. Soprattutto grande fomentatore di minoranze sciite, tra cui quelle dello Yemen.

La cosa è quanto meno curiosa. Gli USA che ad Aden hanno delle basi aeree e navali, appoggiano i Sunniti, contro la ribellione sciita. Sullo stesso fronte si trovano però anche Al Qaida (o quel che ne resta), l’Isis e tutti i combattenti islamici che considerano gli Sciiti come eretici. Il caso della Giordania è emblematico: bombarda allo stesso tempo i Sunniti dell’Isis in Siria, appoggiando Assad a sua volta amico degli Sciiti dello Yemen. Per l’Egitto vale lo stesso: colpisce gli estremisti sunniti in Libia, ma indirettamente li appoggia nello Yemen.

Al casino c’è una spiegazione: arginare l’Iran. Può apparire una contraddizione se pensiamo che l’Iran è stato molto coccolato dagli Americani negli ultimi tempi con grande rabbia di Israele. Basti pensare al via libera ai raid dei jet di Teheran in Siria e agli accordi di Losanna sul nucleare. Che ci sia il gelo tra USA e Stato ebraico è dovuto anche a questo.

In tutto ciò c’è anche la Russia, che se c’è da infastidire gli Stati Uniti non si tira mai indietro; amica della Siria, si oppone ai raid arabi e filoamericani nello Yemen, nonostante le eccellenti relazioni con l’Egitto e storicamente con tutti gli Arabi.

Come evolveranno le cose non può dirlo nessuno, nemmeno Maria de Filippi. Si può ipotizzare un irrigidimento dell’Iran o addirittura un suo coinvolgimento (dell'Iran, non di Maria de Filippi...). Più probabile che tutto faccia parte di un grande gioco diplomatico: un disimpegno di Teheran nel Golfo potrebbe aver pesato sul tavolo dei negoziati per il nucleare di Losanna, facendo uscire una volta per tutte l'Iran dalla lista dei Paesi tabù.

L’ultima volta che abbiamo pensato così è scoppiata la Guerra del Golfo però…

Intanto Uomini e Donne continua.

Giampiero Venturi