Difesa: il generale Portolano alla cerimonia della “Consegna delle Aquile” per i nuovi piloti militari

Il generale Luciano Portolano, capo di stato maggiore della Difesa (SMD), ha partecipato all’annuale cerimonia di “Consegna delle Aquile di pilota militare”, tenutasi nella mattinata di oggi presso l’International Flight Training School (IFTS) di Decimomannu (Ca).
All’evento hanno preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro della Difesa on. Guido Crosetto, il capo di stato maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Antonio Conserva, e altre autorità politiche, militari, civili e religiose.
Nel suo discorso, il generale Portolano ha evidenziato il significato profondo della cerimonia, che rappresenta un momento di crescita personale e l’inizio di una nuova missione, in cui dimostrare di essere leader e “custodi di un’arte che coniuga e fonde tecnica e strategia, istinto e razionalità, azione e riflessione”.
Congratulandosi anche con i neo-brevettati delle forze aeree di Austria, Germania, Grecia e Singapore, che hanno frequentato l’IFTS, il generale Portolano ha sottolineato l’importanza dello sforzo cooperativo internazionale nell’affrontare le moderne sfide alla sicurezza:
“Nelle operazioni militari, comprese quelle aeree, Paesi amici, alleati e partner, operano fianco a fianco, dimostrando con i fatti che la difesa non ha confini, […] che la pace e la sicurezza si costruiscono insieme”.
Nel riconoscere l’indispensabile ruolo di supporto svolto dalle nuove tecnologie, prima tra tutte l’intelligenza artificiale – ormai pienamente entrata nel panorama operativo per prevedere minacce e ottimizzare missioni e operazioni militari – il generale Portolano ha voluto ricordare che è l’essere umano a rimanere, oggi e in futuro, il fattore determinante, e che nessuna macchina, dispositivo o sistema d’arma potrà “sostituire il vostro intuito e la vostra iniziativa” o interpretare situazioni complesse e impreviste, poiché “nessun algoritmo potrà prendere decisioni con la piena consapevolezza delle loro implicazioni etiche e morali”.
Concludendo il suo discorso, il generale Portolano ha esortato i neo-brevettati a non dimenticare mai la responsabilità che accompagna le “Aquile” appena ricevute, richiamando l’importanza di farsi difensori dei valori e della sicurezza della democrazia, e ambasciatori di un approccio cooperativo, etico e strategico volto alla difesa e alla sicurezza delle Nazioni e dei Popoli.