NATO air chiefs’ symposium: incontro tra i vertici aeronautici di ciascun paese Alleato

Lo scorso 3 Aprile 2025 i vertici di 28 forze aeree alleate, e loro rappresentanti, insieme a 5 nazioni partner, si sono riuniti in occasione del NATO air chiefs’ symposium (NACS) presso il quartier generale dell’Allied air command (AIRCOM), il comando delle forze aeree alleate con sede a Ramstein (Germania). Un evento a carattere strategico per affrontare temi quali la situazione geopolitica attuale e su come la NATO, nell’ambito della componente aerea, stia supportando e migliorando le operazioni integrate nell’ambito del potere aereo e spaziale. Il tema del simposio è stato “Capability Development through Exercise, Experimentation and Operational Deployment” – lo sviluppo delle capacità attraverso l’addestramento, la sperimentazione e l’impiego operativo.
Tra temi discussi durante l’evento, le future possibilità di addestramento congiunto in seno all’Alleanza, l’agile combat employment, un concetto fondamentale per garantire il dinamico dispiegamento di forze, la mobilità aerea e la proiezione del potere aerospaziale, la NATO IAMD policy (Integrated Air Missile Defence) con i suoi futuri sviluppi operativi ed i possibili programmi di sperimentazione, Air C2 e Space C2.
Il generale James Hecker, comandante di AIRCOM, ha dichiarato: “This is a great opportunity to strengthen relationships and improve communications amongst each other. This is the ideal forum to facilitate frank, open and fruitful discussion, especially in thin uncertain time”.
Il capo di stato maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Luca Goretti, presente al NACS per la sesta volta negli ultimi 3 anni, ha affermato: “La situazione attuale è complessa, estremamente mutevole ed il nostro ruolo all’interno della NATO è chiaro ed inequivocabile. La componente aerea è chiamata, oggi più che mai, a fornire il suo prezioso e insostituibile supporto”.

Ha poi aggiunto “L’Aeronautica Militare fornisce con continuità assetti dall’alto valore tecnologico ed operativo, non solo con i caccia Eurofighter e F-35 per la difesa aerea nazionale e NATO, ma anche grazie ai velivoli KC-767A per il rifornimento in volo e G-550 CAEW per il Comando e Controllo. Due capacità che, combinate con l’esperienza e la rilevanza ottenuta nell’ambito della logistica di aderenza, rappresentano elementi di assoluta necessità nell’ambito dell’ Integrated Air and Missile Defense della NATO”.
Il NATO air chiefs’ symposium, ospitato due volte l’anno presso AIRCOM a Ramstein, è la chiara dimostrazione dell’impegno profuso da tutte le 32 Nazioni facenti parte dell’Alleanza al fine garantire la sicurezza collettiva, la pace e la stabilità all’interno dei confini NATO. Rappresenta inoltre un’occasione unica per condividere, tra i più alti rappresentanti delle forze aeree alleate, opinioni, attività di cooperazione, possibili integrazioni e programmi di sviluppo futuro nell’ambito del dominio aereo e del potere aerospaziale della NATO.
L’evento è stato anche l’occasione per il personale italiano impiegato ad AIRCOM di incontrare il gen. Goretti, che ha espresso il suo personale riconoscimento per il prezioso lavoro svolto a Ramstein nell’ambito della Difesa Aerea Missilistica Integrata. Ha inoltre sottolineato come il 2025 sia un momento importante per la Forza Armata che raggiunge i dieci anni di presenza ininterrotta nelle missioni di Air Policing. Un chiaro esempio di dedizione ma soprattutto di rilevanza e credibilità guadagnata in campo internazionale, giorno dopo giorno, grazie al silente lavoro delle donne e degli uomini in azzurro.

Il generale di divisione aerea Gianluca Ercolani, chief of staff di AIRCOM, nel ringraziare il gen. Goretti per il suo intervento e per il continuo supporto a favore della comunità italiana a Ramstein, ha voluto sottolineare: “Ci troviamo all’interno di uno scenario geopolitico mutevole caratterizzato da crescenti tensioni che pongono sfide significative alla sicurezza collettiva. Per questo motivo, in un contesto operativo dove la minaccia verrà prevalentemente dal cielo, proprio l’Aeronautica Militare è chiamata a svolgere un ruolo più che mai attivo e responsabile all’interno dell’Allied air command.”
Al simposio era presente anche il generale di divisione Aerea Luca Maineri, comandante del comando operazioni aerospaziali e del coubicato DACCC (Deployable Air Command and Control Centre) di Poggio Renatico (FE), un’eccellenza NATO con circa 200 militari provenienti da 15 Paesi, tra cui l’Italia. La sua missione è quella di preparare il personale ad essere pronto a rischierarsi in tutto il mondo e di fornire esperti ben addestrati e specializzati per aumentare le capacità del comando e controllo della componente aerea di AIRCOM durante le operazioni e le esercitazioni della NATO. Tra le sue capacità distintive, il DACCC include il DARS (Deployable Air Control Center, Recognised Air Picture Production Centre, Sensor Fusion Post), un Sistema fondamentale per la produzione della Recognised Air Picture (RAP), il controllo degli assetti aerei e missilistici, e l’integrazione dei dati dei sensori, garantendo una gestione avanzata della situation awareness aerea in scenari operative complessi. Tra le capacità del DACCC, inoltre, vi è anche quella di poter schierare sensori e moduli trasmissivi high-end in grado di aumentare la resilienza e di incrementare la capacità di scoperta dei velivoli dei sistemi difensivi.
L’Allied air command (AIRCOM) si trova a Ramstein, in Germania. Rappresenta il comando di componente aerea della NATO responsabile dell’attuazione della Integrated Air Missile Defence (IAMD) per garantire la sicurezza dello spazio aereo alleato. Alla IAMD fanno anche capo le missioni di NATO Air Policing a cui l’Italia partecipa attivamente come Baltic Air Policing (BAP), enhanced Air Policing (eAP), Airborne Surveillance and Interception Capabilities to Meet Iceland’s Peacetime Preparedness Needs (ASIC-IPPN) e NATO AP arrangements for Allies in the Western Balkans.
Alle dirette dipendenze di AIRCOM ci sono i due combined air operation centres (CAOC) – uno ad Uedem (Germania) e l’altro a Torrejon (Spagna) – e il deployable air command and control centre (DACCC) a Poggio Renatico. Sotto il controllo strettamente operativo operano il NATO airbone early warning & control force (NAEW&CF) con sede a Geilenkirchen (Germania) e il NATO intelligfence surveillance recoinassance force (NISRF) con sede a Sigonella.
All’interno di AIRCOM opera personale dell’Aeronautica Militare che ricopre diverse posizioni chiave, quella del chief of staff – a carattere rotazionale con la Germania ogni 3 anni – e quelle al servizio di diverse funzioni fondamentali, tra le quali la pianificazione operativa, lo sviluppo di infra- ed info-strutture, la comunicazione strategica, l’Intelligence, la Space Awareness, il Targeting e la logistica di proiezione.