Si è conclusa la “Shaping Armour 25”, esercitazione finalizzata a dimostrare il livello di interoperabilità raggiunto dai contingenti NATO impiegati nell’operazione forward land forces in Bulgaria.

Le unità addestrate hanno impiegato carri armati “Ariete”, “blindo Centauro 2”, veicoli blindati medi “Freccia”, veicoli da combattimento corazzati “Dardo” e gli obici semoventi Panzerhaubitze 2000 accanto ai veicoli corazzati Boyevaya Mashina Pekhoty bulgari, agli armoured trasporter 80 model rumeni, agli Humvee nord macedoni e agli infantry fighting vehicle statunitensi.

L’esercitazione ha avuto lo scopo di incrementare la capacità di combattimento del battle group, durante la condotta di una manovra a livello gruppo tattico pluriarma e multinazionale, su base 82° reggimento fanteria “Torino”, integrato da assetti a connotazione specialistica.

Nella manovra sono stati integrati anche assetti micro UAV (Unmanned Aerial Vehicles) Raven, che hanno garantito l’osservazione del “campo di battaglia” e i sistemi contraerei Stinger per la difesa del posto comando tattico.

Durante l’esercitazione, è stato impiegato in maniera estensiva – per la prima volta all’estero – il sistema di comando, controllo, digitalizzazione e navigazione evoluto (C2D/N Evo) a bordo dei VBM “Freccia” (nelle tre versioni combatportamortaio pesante e controcarri).

La rete mobile dedicata alla gestione delle piattaforme digitalizzate è stata integrata al sistema di comando e controllo “Imperio”, permettendo ai comandanti ai vari livelli ordinativi la pianificazione e l’invio dei pacchetti d’ordine digitalizzati.​

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