​Il 28, 29 e 30 maggio 2024 le acque antistanti il litorale di Viareggio sono state il teatro dell’esercitazione in materia di antinquinamento RAMOGEPOL, la più rilevante attività addestrativa multinazionale del Mar Tirreno che ha visto la partecipazione del pattugliatore d’altura Orione (P 410) della Marina Militare.

L’edizione dell’esercitazione di emergenza ambientale Versiliana 2024 – organizzato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, rappresenta l’appuntamento annuale delle attività in mare previste dal piano di cooperazione dell’Accordo Ramoge. Inquadrato nella più ampia cornice della cooperazione internazionale nel settore della protezione ambientale marittima della Convenzione di Barcellona del febbraio 1976, l’Accordo prende il nome dalle prime sillabe delle città di Saint-Raphael, Monaco e Genova che all’atto della firma ne delimitavano il campo d’azione, stabilendo il principio di cooperazione tra Francia, principato di Monaco ed Italia nella lotta e prevenzione degli inquinamenti delle acque dell’Alto Tirreno.

È in questo contesto che si inserisce il supporto del Marina Militare, che già espleta le attività di sorveglianza per la prevenzione degli inquinamenti delle acque marine da idrocarburi e dalle sostanze nocive ai sensi del dettato normativo in vigore. Le sei unità dipendenti dalla prima squadriglia pattugliatori, appartenenti alla classe Costellazioni I e II serie, sono chiamate ad intervenire direttamente nelle operazioni di contrasto all’inquinamento marino. In particolare, sono dotate di barriere pneumatiche galleggianti in grado di circoscrivere l’area interessata dallo sversamento e di uno skimmer per la rimozione ed il recupero delle sostanze oleose. Esse sono inoltre equipaggiate di un laboratorio chimico, nel quale poter condurre un’analisi speditiva dell’agente inquinante, oltre ad aste disperdenti e cannoncini lancia schiuma utilizzabili in accordo alle disposizioni ricevute dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nel caso di sversamenti di idrocarburi particolarmente gravi.

La Marina Militare continua a porre particolare attenzione alle capacità antinquinamento. In questo contesto si inseriscono, infatti, il rinnovamento delle panne antinquinamento avviato sulle unità classe Costellazioni I Serie, con il supporto del servizio efficienza navi del comando stazione navale di Augusta, l’introduzione di vestiario speciale e kit portatili con prodotti assorbenti per il contenimento dello sversamento accidentale di idrocarburi, nonché l’avvio del corso Oil pollution Preparedness Response and Cooperation (OPCR), riconosciuto dall’IMO ed erogato da Saipem con lo scopo di istruire gli operatori sulle caratteristiche delle sostanze oleose in mare e sulle attività di risposta coordinata con altre realtà istituzionali, attivabili nel contesto dei Piani di Emergenza Locale e Nazionale.

Le acque del Mar Tirreno sono state il palcoscenico che ha visto i professionisti del mare applicare le proprie competenze marinaresche nel peculiare contesto del contrasto all’inquinamento marittimo. La dedizione e la professionalità emerse durante l’esercitazione sottolineano l’importanza di un continuo miglioramento delle competenze e delle tecnologie per la tutela dell’ambiente marino, nel peculiare contesto della cooperazione internazionale di cui la Marina Militare si fa promotrice.

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