18/06/2015 - Descrivere venticinque anni di “GRIFO” non è cosa facile: sono venticinque anni fatti di sudore, impegno, risate, amicizia, e anche confronti e scontri ma… è la GRIFO!

Tante le storie e tanti i personaggi che si sono avvicendati in questo lasso di tempo a cominciare dal generale Mario Epifano, il “Presidente” della GRIFO. Colui che ha dato inizio a questa cavalcata di un quarto di secolo e, non a caso, colui a cui la GRIFO è intitolata.

GRIFO nasce dalle esperienze maturate da alcuni iscritti all’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia, ndr) di Perugia nella partecipazione a gare di pattuglia nel nord Italia ma, sopprattuto, all’estero (Francia, Germania e Svizzera) sul finire degli anni ’80.

Fu così che nel 1990 si cercò di mettere in cantiere la prima edizione della gara ma l’allora “Consiglio Direttivo” della Sezione UNUCI di Perugia respinse la proposta che, fortunatamente, venne accolta l’anno successivo.

Nel 1991 quindi, con il supporto dell’allora 92° “Basilicata” di Foligno si poté organizzare la prima edizione della gara in quel di Colfiorito, usufruendo delle strutture dell’allora base logistica. In questa prima edizione fece scalpore l’infortunio occorso ad un componente di una pattuglia che stava saltando un fossato. L’eccezionalità non stava tanto nel lieve infortunio alla caviglia quanto nel fatto che l’infortunato fosse un ultraottantenne!

Nel corso degli anni la gara si è naturalmente evoluta ed ha cambiato contenuti e sedi trovando ospitalità in molti comuni dell’Umbria (Perugia, Corciano, Magione, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Castiglione del Lago, Panicale, Piegaro, Massa Martana) con pattuglie provenienti da quasi tutte le regioni d’Italia (con le sole eccezioni di Sardegna, Valle d’Aosta, Basilicata, Liguria).

Molti gli episodi curiosi che hanno “stemperato” il carattere serioso dell’attività addestrativa e della cerimonia finale. Sì perché oltre agli aspetti tecnico-militari e al deferente omaggio ai caduti della cittadina che ci ospita, GRIFO è sempre stata un ambiente goliardico e anche una riunione di vecchi amici.

Come non ricordare allora quella pattuglia che venne recuperata fuori itinerario durante la fase notturna, quella diurna e che… sbagliò strada anche in macchina sulla via del ritorno a casa?!!!

O di quella pattuglia che camuffata di tutto punto cerca di infiltrarsi verso l’obiettivo nel cuore della notte e incappa in una coppietta appartata in atteggiamento più che affettuoso?

Che dire del posto di blocco organizzato in una stradina secondaria con tanto di segnali, canalizzazione del traffico, personale con elmetti e giubbotti antiproiettile e le macchine degli abitanti che guardavano sbalorditi gli occupanti di un’auto (i nostri attori) che venivano perquisiti?

O ancora della signora tutta allarmata dalla presenza di militari e della croce rossa che stava truccando un ferito per la prova di primo soccorso?

Tantissimi aneddoti tipo la gazzella dei Carabinieri che ferma una pattuglia di militari in servizio e gli chiede: “dove state andando?” e il comandante che candidamente risponde: “stiamo andando a far saltare i ripetitori della Trinità1, vuol vedere l’esplosivo?”.

Tante storie allegre ma anche storie serie quando durante una delle innumerevoli ricognizioni ci imbattemmo in ben due mattonelle in maiolica che commemoravano due caduti della Prima Guerra Mondiale. Le mattonelle erano sulla parete di due casolari di campagna ormai abbandonati e in rovina. Vennero recuperate e ora sono state riposizionate nei monumenti ai caduti delle località dove vissero e non tornarono più.

Ma oltre a ciò GRIFO è stata anche un grande momento di incontro con le associazioni di volontariato dei luoghi che ci hanno ospitato (Gruppi di Protezione Civile, Croce Rossa, Pubbliche Assistenze) e questo ha fatto nascere legami sia di stima reciproca che sinergie per quanto riguarda i corsi di topografia e orientamento che, ormai immancabilmente, UNUCI Perugia tiene in supporto a queste associazioni.

Se dovessimo tracciare un bilancio di questi XXV anni diremmo che la cosa più bella è soprattutto il fatto di aver realizzato preziose sinergie in ambito locale tra UNUCI, Amministrazioni e Associazioni di Volontariato nonché i legami di amicizia stretti in tutti questi anni con i partecipanti venuti da ogni parte d’Italia.

Maurizio Cini