“Una Acies 2021”, l’addestramento montano in Trentino Alto Adige

(di Stato Maggiore Esercito)
07/10/21

Nei giorni scorsi le aree addestrative e i poligoni di tiro del Trentino Alto Adige sono stati gli scenari nei quali gli allievi dell’Accademia Militare di Modena si sono preparati a una serie di attività di addestramento montano, inserite nell’esercitazione “Una Acies 2021”.

Per i cadetti del 1° anno del 202° corso dell’Accademia Militare, frequentatori dei corsi di laurea in Scienze Strategiche, Giurisprudenza, Sanità e Veterinaria, Ingegneria, Trasporti e Materiali, sono stati organizzati diversi moduli addestrativi, tra i quali: combattimento nei boschi, orientamento e movimento in montagna, addestramento su esplosivi, mine e Counter IED, addestramento al combattimento in ambienti compartimentati e verticali, lezioni di tiro con armi individuali e di reparto.

Le attività sono state condotte grazie al supporto logistico e agli istruttori delle truppe alpine dell’Esercito. In particolare, sono stati impegnati gli alpini del 5° reggimento di Vipiteno, gli autieri del reggimento logistico e il personale del reparto comando e supporti tattici “Julia” di Udine, che ha realizzato l’accampamento e relativa zona servizi e allestito la rete di collegamenti radio tra la sala situazione e i gruppi impegnati nelle attività esterne.

Provenienti dalla brigata “Julia” anche gli esperti istruttori del 2° reggimento genio guastatori alpini di Trento, che hanno organizzato e tenuto, nella seconda parte del programma dell’esercitazione, le lezioni, teoriche e pratiche di mine awareness e C-IED, nell’area addestrativa di Salorno (BZ). Presenti inoltre gli istruttori del 4° reggimento alpini paracadutisti “Ranger” che hanno organizzato l’addestramento sul combattimento nei boschi.

Nel periodo dell’esercitazione, gli allievi dell’Accademia Militare di Modena hanno effettuato altre diverse attività addestrative, tra le quali le più impegnative e significative sono state il nuoto operativo presso il lago di Caldaro, la marcia di irradiamento con stazioni addestrative da Avelengo alla località Omini di pietra, il superamento di una via ferrata in località Stulles, l’ascensione di reparto sul ghiacciaio in località Cima Solda e l’alzabandiera in quota al termine della salita in ferrata su Picco Ivigna.

L’addestramento in ambiente montano conclude la fase formativa pratica per gli allievi ufficiali del 1° anno di corso presso i poligoni e gli Enti della Forza Armata, indispensabile per la preparazione dei futuri comandanti, che in questo modo conseguono le capacità di utilizzare gli strumenti del combattimento individuale nel moderno campo di battaglia e di comandare una squadra di fanteria in un contesto offensivo e difensivo.