Soccorso e ardimento, gli alpini li confermano con la “VALLON 2020”

(di Gianluca Celentano)
13/09/20

L’Esercito conferma la sua efficienza operativa nelle operazioni fuori area, ma al tempo stesso, da qualche decennio, rappresenta una realtà capace di garantire soccorsi speciali in un contesto di protezione civile. La duplice e flessibile funzione della tattica operativa per le Truppe Alpine si chiama "Esercitazione VALLON 2020", una giornata di estrema verifica tecnica e fisica che quest’anno si è svolta proprio l’undici settembre, una data che rievoca drammaticamente l’importanza delle specialità nei soccorsi.

Alla presenza del ministro della Difesa Guerini che per l’occasione nella ormai consolidata abitudine, ha indossato la scbt vegetata, e del capo di stato maggiore dell'Esercito, generale di corpo d'armata Salvatore Farina, le truppe alpine dell’Esercito hanno dato prova a Corvaranell’Alta Badia delle loro capacità su un terreno ideale e per nulla scontato. L’obiettivo dell’esercitazione Vallon 2020, oltre alla verifica, è di confermare il livello di approntamento raggiunto dalle Truppe Alpine nella sopravvivenza durante gli spostamenti in montagna, ma anche il livello tecnico patrimonio di ogni alpino.

Un ufficiale degli alpini con orgoglio afferma: “la verticalità è il nostro dominio che ci fa soldati al quadrato.”

Istruttori delle Truppe Alpine

Oltre a un severo controllo sulla condizione operativa delle truppe alpine, si è verificato il livello di preparazione degli allievi dei corsi, ma non solo. Tra gli altri aspetti più importanti che gravitano intorno all’esercitazione, c’è il confronto tra le scuole di pensiero dei suoi istruttori, concetti che, pur essendosempre efficienti, sono più che mai in continua evoluzione e per questo necessitanodi costanti esercitazioni.

Quest’anno, l’annuale addestramento è stato interessato dalla particolarità imposta dal dpcm sul distanziamento sociale anticovid, per cui le unità hanno portato a termine tutti gli step con la mascherina, un condizione non certo facile quando si è sotto sforzo in verticale.

Le attività e le tecniche

L’intensa giornata ha visto lo svolgersi di diversi, suggestivi esercizi operativi che vi riassumiamo:

  • movimento di più cordate della brigata alpina Julia, con una difficoltà del 4° grado lungo uno sviluppo di 220 metri;
  • recupero di un infortunato mediante un elicottero AB 205 del 4° reggimento“ Altair” dell’Aviazione dell’Esercito di stanza a Bolzano;
  • attrezzamento di due campate di teleferica per consentire calata e recupero di militari e materiale, una tecnica che può risultare molto utile per superare ostacoli naturali e coprire un dislivello anche notevole in poco tempo;
  • intervento SUEM (Servizio di Urgenza ed Emergenza Medica) attività congiunta con le locali guide alpine per l’addestramento del personale della Squadra Soccorso Alpino Militare;
  • dimostrazione di un episodio di soccorso denominato “calata a grappolo”, una tecnica che permette di calare più persone contemporaneamente lungo una parete verticale;
  • superamento di un profondo canyon, esercizio di grande ardimento che permette la traversata di un‘area tra due contrafforti rocciosi e infine l’utilizzo delle corde doppie per il rientro veloce a terra dalle cordate.

Non solo gli Alpini

Hanno preso parte all’attività anche altre forze armate e corpi dello Stato, in particolare hanno partecipato l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri con 4 cordate, il 7° reggimento di Laives della GdF, la Polizia di stato con una cordata del centro addestramento alpino di Moena oltre a una squadra del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Alta Badia.

Supporto, Logistica e Programmi

La linea elicotteri utilizzata nelle prove, ma non nella giornata finale a causa di nuvole basse, ha visto l’impiego di un Augusta AB - 205 del 4° rgt Aves di Bolzano, tuttavia le truppe alpine negli anni passati, hanno investito molto sul bimodulare cingolato BV-206 S7 e D (vedi articolo) per l’avvicinamento delle squadre di soccorso alpino ai siti militari d’impiego. Ricordo che in questi giorni sarà in corso l’esercitazione ALTIUS, la terza tra le esercitazioni più importanti delle Penne nere orientata al soccorso.

Per quanto concerne la logistica, il comando truppe alpine ne gli ultimi anni, ha avviato uno specifico programma di approvvigi onamento teso a dotare le squadre di soccorso di materiali per il movimento osservazione e comunicazione da integrare nel sistema di protezione civile. Sono stati avviati utilizzi di sistemi nati per altri scopi operativi ma convertiti per le esigenze civili . Recentemente con con il 3° reggimento artiglieria terrestre (montagna) di Udine, sono impiegati sistemi per sorveglianza del campo di battaglia, tra questi c’è il SAO - Stazione di Acquisizione Obiettivi - e il radar Ranger e per la prima volta il sistema LYNX, una potente camera termica di nuova concezione capace di individuare immagini termiche in ambiente boschivo ad oltre 8 km di distanza.