Sanificazioni ad alta quota

(di Stato Maggiore Esercito)
24/06/20

È iniziato dai 2.433 metri del rifugio “Franchetti” il ciclo di sanificazioni di rifugi e bivacchi montani nell’Appennino abruzzese richiesto dall’Ente Parco del Gran Sasso Italiano al comando truppe alpine dell’Esercito. Tra le strutture oggetto del programma, la sanificazione riguarderà anche il bivacco “Bafile” (2669 mt.), il rifugio “Duca degli Abruzzi” (2.388 mt.) e il “Garibaldi” (2.231 mt.), il più antico rifugio d’Italia.

Il lavoro dell’Esercito consentirà di rendere nuovamente fruibili alla popolazione queste strutture di interesse turistico dopo il lungo periodo di chiusura al pubblico. Esso, inoltre, si inserisce in una più ampia articolata attività di ricondizionamento di sentieri, sanificazione di rifugi e bivacchi e condotta di ricognizioni su sentieri e vie ferrate, svolte in supporto al Club Alpino Italiano (CAI) e in collaborazione con la Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA).

Un nucleo di bonifica del battaglione “Vicenza”, accompagnato da personale Meteomont del 9° reggimento alpini, ha raggiunto nei giorni scorsi il rifugio “Franchetti” per procedere alla sanificazione della struttura, che è in gestione all’Ente Parco del Gran Sasso e Monti della Laga. Questa tipologia di intervento, per il quale l’Esercito ha specifiche competenze e che è attualmente in corso in varie strutture su tutto il territorio nazionale, rientra nell’ambito della cosiddetta medicina preventiva e dell’igiene ambientale.

Contestualmente alle attività di sanificazione, gli alpini del “Nono” hanno provveduto anche al ripristino del sentiero che da Prati di Tivo conduce a uno dei luoghi più belli del Gran Sasso, sotto la parete maestosa del Corno Grande. La collaborazione tra Esercito, CAI e ANA consentirà l’impiego di personale militare nei territori dell’arco alpino e appenninico per il ripristino delle condizioni di sicurezza di sentieri e vie ferrate a favore delle comunità montane e per i tanti appassionati della montagna.