La Scuola di Cavalleria testa l’impiego dei MICRO-UAV in ambiente war

(di Stato Maggiore Esercito)
04/08/21

Nei giorni scorsi, presso il poligono di Torre Veneri, la Scuola di Cavalleria di Lecce ha pianificato e condotto una complessa esercitazione nell’ambito del ciclo addestrativo denominato Cavalry Exercise (CAVEX).

All’esercitazione a partiti contrapposti in scenario “war”, avente come oggetto le unità di cavalleria nella ricognizione “nascosta” (by stealth), acquisizione e neutralizzazione di obiettivi altamente remunerativi (High Value Target), hanno preso parte il personale effettivo al reggimento aAddestrativo, gli ufficiali frequentatori del 199° corso tecnico applicativo “OSARE”, i volontari frequentatori del corso di specializzazione per esploratori blindo nella configurazione Leggera e le unità cinofile ricevute in concorso dal Centro Militare Veterinario di Grosseto.

Rilevante il contribuito della Protezione Civile di Lecce, che ha fornito un prezioso supporto in termini di tecnologia UAV-SYSTEM di ultima generazione ed expertise, durante le fasi di volo degli APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto) grazie all’impiego del proprio personale specializzato. In particolare, gli APR della Protezione Civile hanno operato dapprima in modalità embedded, con il dispositivo della pattuglia esplorante (durante la fase di ricognizione e targeting) e successivamente in modalità “remoto” (durante le operazioni di attacco e neutralizzazione dell’obiettivo).

Questa seconda fase dell’esercitazione è stata condotta programmando l’intera azione cinetica di un piccolo sciame di droni; questi ultimi sono stati fatti decollare simultaneamente da una stessa posizione e, volando su rotte e quote differenti, hanno condotto un’attività perfettamente coordinata nei confronti di un obiettivo puntiforme collocato in posizione nota.

L’esercitazione è stata seguita dal comandante della Scuola di Cavalleria, generale di brigata Claudio Dei, dal comandante del Centro Militare Veterinario dell'Esercito (CEMIVET) colonnello Piero Mario Marchisio e da un nucleo di osservatori intervenuti dai vari reparti di cavalleria.