Gli artificieri dell’Esercito del Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore (BO), su richiesta della prefettura di Bologna, hanno fatto brillare oggi l’ordigno bellico del secondo conflitto mondiale rinvenuto sul greto del fiume Reno, in prossimità del “Pontelungo” lungo la via Emilia Ponente, tra i quartieri Borgo Panigale e Reno. Al termine dell’operazione, intorno alle ore 14:30, le oltre 4.700 persone evacuate dalla cosiddetta “danger zone” hanno potuto fare rientro nelle proprie abitazioni.
L’ordigno, una bomba d’aereo del secondo conflitto mondiale di fabbricazione americana, in cattivo stato di conservazione ma ancora attivo e caricato con circa 30 kg. di tritolo, all’inizio della settimana, era stato subito posto in sicurezza grazie ai lavori di barricamento compiuti dagli artificieri dell’Esercito.
Le operazioni della giornata, condotte sul luogo del ritrovamento come concordato con prefettura e comune di Bologna, sono cominciate alle ore 09:00 quando gli specialisti dell’Esercito hanno scoperto l’ordigno ricoperto dal cumulo di terreno; sono poi proseguite con le delicate operazioni di innesco della cariche di tritolo poste intorno alla bomba per consentirne la definitiva distruzione. Nell’ultima fase della bonifica, protrattasi sino alle ore 14:15, gli artificieri, hanno chiuso la struttura di contenimento speciale alta 6 mt realizzata nei giorni precedenti per ridurre gli effetti scheggianti derivanti dall’esplosione e si sono quindi allontanati per procedere al brillamento a distanza.
Le particolari misure di sicurezza adottate per l’intervento hanno consentito di limitare notevolmente i disagi riducendo sia la zona di pericolo, da 1.500 mt a 500 mt di raggio dal luogo del ritrovamento sia la popolazione da evacuare, passata da circa 38.000 abitanti a circa 4700.