Si sono conclusi venerdì 25 ottobre, con la consegna dei diplomi presso la Caserma “Cesare Battisti” del Centro Addestramento Alpino dell’Esercito, il Corso per Operatore di Soccorso Alpino Militare (OSAM) e il corso per Tecnici del Soccorso Alpino Militare (TESAM).
Queste figure, di recente creazione, rappresentano la volontà dell'Esercito di preparare personale già qualificato delle Truppe Alpine ad assicurare la giusta cornice di sicurezza agli alpini in addestramento ed in operazione e nel caso richiesto di garantire un impiego a supporto del sistema di protezione civile. Le selezioni per il corso OSAM sono accessibili soltanto al personale che abbia conseguito le qualifiche di istruttore militare scelto di sci e istruttore militare scelto di alpinismo. Le tre intense settimane, suddivise tra lezioni teoriche in aula e lezioni sul campo, hanno permesso ai frequentatori di perfezionare le proprie competenze riguardo l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e la ricerca organizzata di travolti in valanga, e li hanno preparati ad operare nell’ambito di un “soccorso organizzato”, in parete e su ghiacciaio, mediante l’utilizzo delle tecniche di soccorso alpino.
Il corso TESAM (2 settimane) è invece accessibile solo al personale in possesso dei brevetti di Istruttore Militare scelto di Alpinismo e di Sci, che abbia conseguito le qualifiche OSAM ed Esperto Militare Neve e Valanghe (EMNV), ed è volto a formare i futuri tecnici di soccorso alpino militare, tali figure trovano il loro impiego nelle Squadre Soccorso Alpino Militare (SSAM).
Personale militare da tutto il territorio nazionale è giunto al Centro Addestramento Alpino di Aosta per prendere parte ai corsi, condotti dalla Sezione Sci Alpinistica di Courmayeur, gli allievi hanno potuto consolidare le proprie nozioni in ambito di soccorso in valanga, ricerca in superficie, costruzione di ancoraggi su neve, soccorso su ghiaccio, utilizzo del verricello e tecniche di soccorso in aree urbanizzate. La formazione degli operatori delle SSAM ha come obiettivo finale quello di ampliare conoscenze e tecniche operative patrimonio delle Truppe Alpine dell'Esercito e cioè squadre soccorso autosufficienti, proiettabili in terreni montuosi complessi ma anche in aree urbanizzate, e altamente specializzate nel settore combat-rescue.
