Esercitazione di combattimento in aree urbanizzate ed in ambiente montano

(di Stato Maggiore Esercito)
28/01/20

Una settimana intensa, quella che si è appena conclusa, per gli alpini dell’8° reggimento della brigata alpina “Julia”. Il reggimento infatti è stato impegnato in intense attività addestrative lungo l’arco alpino orientale, dapprima la 69ª compagnia ha iniziato il suo addestramento al CAT (Centro di Addestramento Tattico) di Brunico (BZ), seguita poi dal battaglione “Tolmezzo” che ha impiegato i suoi assetti: 6ª e 12ª compagnia più i tiratori scelti della 115^ compagnia supporto alla manovra, in una esercitazione continuativa a partiti contrapposti lungo l’alto corso del fiume Tagliamento.

L’attività addestrativa dei plotoni della 69ª compagnia presso il Centro Addestrativo di Brunico (BZ) comprende lo svolgimento di una esercitazione a partiti contrapposti, denominata “Blurred Lines”, che ha avuto come scopo, quello di addestrare gli alpini al combattimento in aree urbanizzate, in ambiente montano, mediante l’impiego di sistemi di simulazione come ad esempio il SIAT (Sistema Integrato di Addestramento Terrestre) in distribuzione all’Esercito Italiano. Tale attività mette alla prova le capacità dei militari dell’Esercito nell’affrontare e risolvere diverse e complesse situazioni tattiche grazie all’utilizzo di avanzate tecniche di simulazione che consentono la riproduzione di scenari estremamente realistici.

Negli stessi giorni lungo la vallata dell’alto Tagliamento, in prossimità dell’abitato di Villa Santina (UD) le restanti compagnie del battaglione “Tolmezzo” hanno portato avanti una esercitazione denominata “River Shark 2020”. Gli uomini della 6ª compagnia si sono mossi scaglionati in pattuglie appiedate, a partire dalla caserma di Venzone (UD), lungo itinerari impervi fino all’abitato di Villa Santina (UD) dove hanno costituito una linea difensiva a cavallo del fiume Tagliamento per sbarrare il passo ai colleghi, in questo caso nemici, della 12ª compagnia rinforzati dai tiratori scelti, che muovendo dall’abitato di Socchieve (UD) cercavano di raggiungere i loro obbiettivi posti nelle vicinanze dell’abitato di Stazione della Carnia (UD).

Scopo dell’esercitazione è stato quello di addestrare il personale del battaglione “Tolmezzo” nella pianificazione e nella condotta di attività tattiche difensive, quale il frenaggio delle forze nemiche e di attività tattiche offensive quali l’attacco e cattura di un obiettivo con movimenti appiedati diurni e notturni in ambiente montano utilizzando le capacità di combattimento e sopravvivenza in ambienti critic e a basse temperature. Anche in questo caso l’utilizzo del SIAT ha consentito agli alpini impegnati nell'esercitazione di verificare in modo realistico le procedure di combattimento affinate con l’intenso addestramento condotto in caserma. A chiusura dell’attività si è svolta una cerimonia di deposizione di un omaggio floreale presso il monumento ai caduti di Villa Santina (UD), alla quale ha partecipato il sindaco del Comune friulano Domenico Giatti, il comandante della brigata alpina “Julia” generale Alberto Vezzoli, il comandante dell’8° reggimento alpini, colonnello Franco Del Favero e un picchetto in armi del battaglione alpini “Tolmezzo”.

Anche in questo caso fondamentale la collaborazione con la locale Sezione dell’Associazione Nazionale Alpini, la quale ha messo a disposizione il piazzale antistante la propria sede per lo schieramento del Posto Comando Avanzato di gruppo tattico e con le locali autorità civili in quanto il Comune di Villa Santina ha aperto, per l’occasione, due Opere del “Vallo Littorio”, terminate poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e recentemente restaurate, per consentire agli alpini impegnati nell’esercitazione di trovare riparo, costituire un comando di compagnia tattico e potersi ancor più immergere nelle tradizioni e nella storia delle nostre vallate.