Disinnesco bomba da 600 libbre a Palermo

(di Stato Maggiore Esercito)
14/09/20

Nella giornata di ieri, alle 16.15, si sono concluse le operazioni di disinnesco di un ordigno bellico rinvenuto nell'area portuale del capoluogo siciliano. Gli artificieri dell'Esercito lo hanno fatto brillare con un'esplosione controllata effettuata in una cava a Torretta, distante dalle zone abitate.

La bomba d'aereo, di fabbricazione americana, era stata rinvenuta durante le opere di demolizione di un fortino risalente alla seconda guerra mondiale lo scorso 21 agosto. L'ordigno è rimasto celato per oltre 70 anni, grazie alla fitta vegetazione che negli anni aveva ricoperto il fortino abbandonato. Progettata per distruggere installazioni e vie di comunicazioni stradali, la bomba, del peso di 600 libbre (272 kg.), aveva al suo interno 118 kg di esplosivo ad alto potenziale.

Le operazioni di bonifica sono state effettuate da specialisti dell'Esercito appartenenti al 4° reggimento genio guastatori della brigata "Aosta".

Tutte le attività propedeutiche al disinnesco, le riunioni e la pianificazione della neutralizzazione dell'ordigno sono avvenute di concerto con il Comune di Palermo, l'Autorità Portuale, la Protezione Civile Regionale, i Vigili del Fuoco, sotto il coordinamento della prefettura di Palermo.

Dietro ordinanza della prefettura e del Comune di Palermo, circa 8.000 cittadini residenti nell'area a rischio hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni dalle 6 del mattino, permettendo così agli artificieri dell'Esercito di poter entrare in azione senza pericoli per la popolazione civile.

Per le operazioni di disinnesco è stata realizzata una "camera di espansione" al cui interno è stato posto l'ordigno, ciò ha consentito di ridurre il raggio di pericolosità.

Le fasi di neutralizzazione della bomba sul luogo del rinvenimento sono durate circa 4 ore. Solo una volta resa inerte è stata trasportata in una cava in località Torretta, dove è stata fatta brillare con un'esplosione controllata.

Dall'inizio dell'anno, sono circa 1.510 gli ordigni di diverse tipologie che l'Esercito ha distrutto in Sicilia.