Cambio al raggruppamento “Umbria-Marche”

(di Stato Maggiore Esercito)
22/06/20

Con il passaggio di consegne tra 132° reggimento artiglieria terrestre “Ariete” e il reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (BO), al comando del colonnello Cesare Canicchio, si è concluso il mandato del parigrado colonnello Mario Feneziani che ha guidato il raggruppamento “Umbria-Marche” durante il primo semestre del 2020.

Per sei mesi oltre 200 soldati, appartenenti al 132°, al reggimento logistico “Ariete”, al 132° reggimento carri e al 28° reggimento “Pavia”, hanno quotidianamente garantito la vigilanza a siti e obiettivi sensibili in concorso e congiuntamente alle Forze di Polizia delle provincie di Perugia, Macerata, Ancona e Pesaro-Urbino per contrastare e prevenire atti criminosi e controllo delle aree terremotate.

Tra i principali siti presidiati vi sono i palazzi giudiziari di Perugia e Spoleto, luoghi di culto – tra i quali la basiliche papali di S. Francesco d’Assisi e di Santa Maria degli Angeli e la Basilica di Santa Rita da Cascia – porti e aeroporti marchigiani, i centri abitati tra Umbria e Marche colpiti dagli eventi sismici del 2016.

Durante l’operazione, il raggruppamento “Umbria – Marche” ha svolto oltre 5.600 attività di vigilanza fissa, dinamica e pattugliamento motorizzato sui 75 siti e obiettivi sensibili individuati dalle autorità prefettizie, con oltre 7.500 identificazioni, 43 denunce, 5 sequestri di sostanze stupefacenti e materiale di vario genere, con oltre 580.000 chilometri percorsi complessivamente dai mezzi dell’Esercito nella rispettiva area di responsabilità.

Tali attività si sono susseguite incessantemente anche durante tutte le fasi della pandemia da COVID-19, per la quale ai 4 complessi del raggruppamento sono stati assegnati ulteriori compiti, vedendoli operare in prima linea per l’implementazione delle misure contenitive stabilite dalle autorità governative, garantendo un prezioso concorso a favore delle forze di polizia.

La proficua collaborazione e l’assoluta sinergia con cui il personale militare ha saputo operare al fianco delle forze di polizia, a pieno beneficio del servizio svolto a favore dell’ordine pubblico, hanno meritato il consenso delle autorità di governo locale e di pubblica sicurezza.