Bomba a Bologna, pronta la bonifica

(di Stato Maggiore Esercito)
21/08/15

Cominceranno alle ore 09:00 di domenica 23 agosto le operazioni di brillamento dell’ordigno ritrovato sul greto del fiume Reno, in prossimità del “Pontelungo” sito lungo la via Emilia Ponente, vicino al centro abitato di Bologna, nella zona di confine tra i quartieri Borgo Panigale e Reno, durante i lavori di consolidamento del ponte ivi presente. 

L’ordigno, una bomba d’aereo del secondo conflitto mondiale del peso di 100 libbre di fabbricazione americana, in cattivo stato di conservazione ma ancora attivo e caricato con circa 30 kg. di tritolo, è stato subito posto in sicurezza dagli artificieri dell’Esercito effettivi al Reggimento genio ferrovieri.

L’operazione, diretta e coordinata dalla prefettura di Bologna si svolgerà in due fasi. La prima, ad opera dei militari dell’Esercito, prevede la realizzazione di alcuni trinceramenti e di una speciale struttura di contenimento alta 6 mt che sarà conclusa domani; entrambe le misure sono state predisposte per ridurre il raggio di sgombero da 1500 mt. a 500 mt. e nel contempo il numero di cittadini da evacuare dai previsti circa 38.000 a poco più di 4.700. Tali lavori consentiranno di contenere quasi totalmente gli effetti dell’onda d’urto e l’effetto schegge derivanti dall’esplosione dell’ordigno, che avverrà sul greto del fiume, luogo del ritrovamento (seconda e ultima fase).

Nella mattinata di domenica gli artificieri dell’Esercito provvederanno a scoprire l’ordigno, attualmente ricoperto per sicurezza da un cumulo di terreno e successivamente, all’innesco delle cariche di tritolo predisposte per garantire la distruzione dell’ordigno. Terminate queste prime operazioni provvederanno alla chiusura della struttura di contenimento e si allontaneranno in sicurezza per procedere infine al brillamento a distanza della bomba.

Per garantire l’incolumità delle persone e delle infrastrutture circostanti, il comune di Bologna ha stabilito, con apposita ordinanza, l’evacuazione di circa 4700 persone residenti nel raggio di 500 metri dal luogo del ritrovamento nonchè l’interdizione della circolazione veicolare e pedonale sino al termine delle operazioni.     

L’esperienza degli specialisti dell’Esercito di Castel Maggiore è ben testimoniata dagli oltre 100 interventi svolti dall’inizio dell’anno nella propria area di competenza (Regione Marche, province di Bologna, Prato, Firenze ed Arezzo).