Artificieri dell'Esercito concludono con successo l'operazione "Marebbe 2025”

(di Stato Maggiore Esercito)
07/04/25

Si sono concluse le attività condotte dai guastatori del 2° reggimento genio della brigata alpina “Julia” per la neutralizzazione dell’ordigno bellico rinvenuto in contesto montano a quota 2200 metri. L’ intervento sul residuato bellico da 500 libbre (227 kg) contenente 120 kg di alto esplosivo ha richiesto la realizzazione di lavori di messa in sicurezza e consolidamento del sito per ridurre il rischio di danni legati ad una esplosione accidentale. Si è provveduto inoltre a garantire un raggio di sicurezza di 800 m dal punto in cui è collocato l’ordigno.​

Al fine di minimizzare gli effetti sul territorio e il disagio alla popolazione gli operatori del 2° reggimento genio hanno prediletto un intervento di neutralizzazione di maggiore durata utilizzando uno speciale dispositivo, denominato “swordfish”, che permette di sezionare in completa protezione e sicurezza l’involucro del corpo bomba, evitandone quindi la detonazione, grazie ad un getto di acqua e sabbia ad elevatissima pressione. L’esplosivo contenuto all’interno è stato successivamente distrutto tramite lenta combustione controllata. A fine attività l’intera area è stata bonificata e riportata alle condizioni iniziali nel rispetto della tutela ambientale. Il centro operativo misto, allestito presso il Comune di San Vigilio di Marebbe, ha garantito il controllo dell’operazione armonizzando le attività dei comparti interessati, con il coordinamento del commissariato del governo per la provincia di Bolzano e il comando truppe alpine dell’Esercito, in una delicata operazione nell’ambito di Protezione Civile.​

In caso di rinvenimento di esplosivi - ricordano gli specialisti dell'Esercito - va adottata la massima prudenza perché questi ordigni sono da ritenersi sempre altamente pericolosi: non vanno toccati ma segnalati prontamente alle Forze dell’Ordine.​