I pretoriani del Führer

(di Mario Veronesi)
15/01/18

La SS Divisione Panzer Leibstandarte Adolf Hitler, fu senza dubbio la più importante divisione delle Waffen-SS nel corso della seconda guerra mondiale, distinguendosi fin dal 1939, su tutti i fronti in cui fu impegnata.

Quando Hitler assunse la carica di Cancelliere, il 30 gennaio del 1933, era consapevole di non poter far completo affidamento sugli elementi tradizionali della Reichswehr e della polizia per proteggerlo. Per questo emanò istruzioni per la formazione di una nuova unità armata delle SS, la cui unica funzione doveva essere quella di scortarlo e proteggerlo in ogni occasione. L'incarico di formare quest’unità fu affidato a Sepp Dietrich (1892-1966). Nel marzo 1933 Dietrich aveva selezionato uno per uno, 120 volontari delle SS perché divenissero il nucleo di una nuova guardia, chiamata: "SS Stabswache Berlin". In maggio la "Stabswache" fu ampliata e riformata, prendendo il nome di "SS Sonderkommando Zossen", con compiti di sorveglianza e di polizia armata. Il mese successivo furono reclutate tre nuove compagnie, denominate "SS Sonderkommando Jüterbog Adolf Hitler Standarte".

Il 9 novembre, nel decimo anniversario del fallito putsch di Monaco, la Standarte prestò giuramento di fedeltà al Führer, ed ebbe il nuovo nome di "Leibstandarte-SS Adolf Hitler o LAH". Il 30 giugno 1934, la Leibstandarte, e l'unità del "Landespolizeigruppe General Göring", presero parte alla prima attività degna di nota, contribuendo al fallimento del tentativo di putsch di Ernst Röhm (1887-1934) leader delle SA, partecipando all'assassinio di molti nemici di Hitler nella cosiddetta "Notte dei lunghi coltelli". Il 2 luglio le fucilazioni terminarono, e il primo compito della Leibstandarte ebbe fine: gli ordini di Hitler erano stati eseguiti alla lettera e questo valse un innalzamento di grado a tutti i membri della Leibstandarte che avevano giocato un ruolo attivo nell'affare Röhm.

All'inizio d’ottobre del 1934 fu deciso che la Leibstandarte dovesse essere motorizzata: un privilegio raro in un'epoca in cui la maggior parte delle divisioni della Reichswehr si spostavano ancora a cavallo. All'inizio del 1935 il numero d’effettivi della LAH aveva raggiunto i 2.551 uomini, divenendo un vero reggimento, e trasformandosi così in un corpo militare a tutti gli effetti. Il primo marzo 1935 la 5° compagnia, comandata dall'SS-Hauptsturmführer Wilhelm Mohnke (1911-2001), invase Saarbrücken per ottenere la restituzione alla Germania della regione della Saar. Tre anni dopo, nel 1938, la Leibstandarte ebbe un ruolo di primo piano nell'annessione dell'Austria. Dopo aver occupato Linz, raggiunse Vienna dove prese parte alle celebrazioni della riunione dei due paesi. In ottobre prese parte anche all'occupazione dei Sudeti. In seguito all'invasione della Polonia, nel settembre 1939, la Leibstandarte prese parte alla presa di Varsavia e all'accerchiamento di Bzura, subendo tuttavia gravi perdite che furono duramente criticate dall'esercito.

Quando nel maggio del 1940 ebbe inizio la campagna di Francia, la Leibstandarte non ebbe difficoltà ad attraversare l'Olanda e ad assicurarsi nell'avanzata il controllo di molti importanti ponti, fino a Rotterdam. Fu duramente impegnata nei pressi di Wormhoudt, e dopo il fulmineo attraversamento della Senna, terminò la guerra all'altezza di Vichy. Al termine della campagna francese, la LAH rimase in Francia per preparare l'imminente invasione dell'Inghilterra, raggiungendo lo status di brigata.

Nella primavera del 1941 fu trasferita in Romania per prendere parte all'invasione di Jugoslavia e Grecia. Aggregata al 40° corpo d'armata, la brigata fu duramente impegnata, non soltanto contro le truppe greche, ma anche contro quelle britanniche e neozelandesi. Dopo aver subito pesanti perdite al passo di Klivi, il battaglione ricognitori delle LAH, comandato dall'SS-Sturmbannführer Kurt Meyer (1910-1961), prese il passo di Klissura, di cruciale importanza strategica facendo circa 11.000 prigionieri. Il 20 aprile il generale Tsolakoglou si arrese a Sepp Dietrich e una settimana dopo Atene cadde in mano tedesca. Alla fine del mese la campagna dei Balcani era terminata.

Raggiunto il rango di divisione, la LAH fu aggregata al 54° corpo d'armata del gruppo d'armate sud nella successiva “Operazione Barbarossa”. Impegnata nell'avanzata verso la Crimea, venne successivamente dispiegata nell'area di Kiev, raggiungendo in seguito la linea del Dnepr e del Mius e prendendo parte agli scontri nell'area di Rostov.

Nel maggio del 1942 la Leibstandarte fu ritirata dal fronte e trasferita in Francia per essere riorganizzata e trasformata in divisione Panzergrenadier, sebbene l'equipaggiamento fosse uguale, se non addirittura superiore a quello di vere e proprie divisioni corazzate dell'esercito. Sempre in Francia prese parte, in novembre all'occupazione della Francia di Vichy e alla presa di Tolone.

Nel 1943 fece ritorno sul fronte orientale partecipando, insieme alle divisioni "Das Reich" e "Totenkopf" alla riconquista di Kharkov e alla difesa della linea sul fiume Donetz.

A luglio, sempre con le altre due divisioni scelte delle Waffen-SS prese parte alle operazioni contro il saliente di Kursk, salvo essere poi trasferita alla fine del mese in Italia per fronteggiare la crisi generata dallo sbarco degli alleati in Sicilia e dalla caduta di Mussolini. A Boves (Cuneo) il 3° battaglione del 2° reggimento Grenadieren operò la prima rappresaglia anti-partigiana in Italia, facendo 24 vittime civili e dando alle fiamme 350 case. Il 1° battaglione dello stesso reggimento, installatosi nelle località della sponda piemontese del lago Maggiore, attuò il primo eccidio in Italia di cittadini di religione ebraica. Fu la prima avvenuta in Italia e la seconda per numero di vittime (almeno 57 accertate) dopo quella delle fosse Ardeatine. Il comando viene installato all'Hotel Beaurivage di Baveno.

A Meina l'episodio più noto: sedici ebrei ospiti dell'Albergo Meina (foto) vennero prima identificati e trattenuti per alcuni giorni in una stanza e poi, in due notti successive (22 e 23 settembre), uccisi e gettati con zavorre nel lago, ad alcune centinaia di metri di distanza del paese. Alcuni corpi affiorarono dopo il primo giorno e vennero riconosciuti da abitanti del luogo. Il padrone dell'albergo, Alberto Behar e la sua famiglia, di nazionalità turca, anche se ebrei, poterono salvarsi per l'intervento diretto del Console della Turchia, paese allora neutrale. Di questa strage diede testimonianza, con uno scritto prima e poi in numerosissime occasioni ed incontri pubblici, la figlia dell'albergatore, l'allora tredicenne Becky Behar. Nel 2007 fu realizzato il film "Hotel Meina" di Carlo Lizzani che formalmente si ispira al libro omonimo di Marco Nozza.

Riequipaggiata e riorganizzata a Milano in una vera e propria divisione corazzata, ridenominata 1a "SS Panzer Division Leibstandarte Adolf Hitler", venne trasferita nuovamente sul fronte orientale, combattendo nelle zone di Kiev e Krasnopol, per prendere poi parte alla liberazione della sacca di Korsun. Alla fine di queste operazioni, nel marzo 1944, la divisione dovette essere nuovamente trasferita dal fronte per essere inviata in Olanda, dove fu nuovamente riorganizzata.

Dopo lo sbarco degli Alleati in Normandia, la divisione fu inviata al fronte, e dopo durissimi combattimenti nell'area di Caen e di Mortain, venne quasi totalmente distrutta nella sacca di Falaise; i resti si ritirarono in Germania, partecipando alla battaglia d’Aachen. Nel dicembre 1944, come parte del "1° SS-Panzerkorps" prese parte all'offensiva dell’Ardenne, dopo i primi successi, gli elementi avanzati della divisione, raggruppati nel "Kampfgruppe Peiper", raggiunsero le rive del Meus.

Fu uno degli episodi più drammatici e importanti sferrata, dalle forze corazzate delle Waffen-SS al comando dell'oberstgruppenführer Joachim Peiper (1915-1976) veterano del fronte orientale, noto per la sua spietata efficienza, penetrarono in profondità le linee americane, superando deboli resistenze e seminando il panico nelle retrovie ed anche nei comandi americani. Il 18 gennaio 1945 la LAH fu trasferita sul lago Balaton in Ungheria, per tentare di liberare le forze rimaste intrappolate a Budapest, (Operazione Frühlingserwachen - Risveglio di Primavera).

Dopo alcuni successi iniziali, l'operazione si concluse con un completo fallimento; le Panzer-Division subirono forti perdite e, intralciate anche dal terreno quasi impraticabile per il disgelo primaverile, non riuscirono ad avanzare. In seguito al fallimento dell'offensiva Dopo la sconfitta, i tedeschi non furono più in grado di contrastare le armate sovietiche, che in aprile entrarono a Vienna. La divisione si ritirò verso l'Austria, dove a maggio si arrese in parte agli americani, e in parte ai sovietici.

Comandanti:

SS-Oberstgruppenführer Josef Sepp Dietrich (17 marzo 1933-4 luglio 1943)

SS-Brigadeführer Theodor Wisch (4 luglio 1943-20 agosto 1944)

SS-Brigadeführer Wilhelm Mohnke (20 agosto 1944-6 febbraio 1945)

SS-Brigadeführer Otto Kumm (6 febbraio 1945-8 maggio 1945)

(foto: web)