I mezzi corazzati dell’Armata Rossa: il carro armato KV-1

(di Francesco Sisto)
23/02/23

Il carro armato KV-1 (Kliment Vorosilov 1) può essere considerato il primo carro pesante sovietico di concezione moderna; nacque dall’esperienza tratta dall’utilizzo del T-35, la cui realizzazione fu l’esito di una “certa confusione allora esistente su quello che doveva essere l’armamento di un carro pesante”.1

È bene sottolineare che durante la guerra d’inverno (1939-40), i carri KV-1 che vennero impiegati consentirono ai sovietici di mettere a punto quelle tecniche che sarebbero poi sfociate nei carri della serie Stalin (gli IS).

Il carro KV-1 venne ideato da Kliment Vorosilov (ministro della difesa dell’Unione Sovietica dal 1925 al 1940 e uno dei primi ad essere insignito del titolo di Maresciallo dell’Unione Sovietica). Infatti, ne prende il nome.

Come accennato in precedenza, i primi esemplari del KV-1 apparvero nel 1940 verso la fine della guerra d’inverno; il loro impiego, però, passò pressoché inosservato.

Nel 1941, invece, i KV-1 furono una sorpresa per i tedeschi. Tuttavia, la grande confusione che dominava nelle file dei reparti corazzati sovietici riguardo l’impiego dei carri e la considerevole maestria dei tedeschi fecero sì che i KV cadessero sotto i colpi dei carri tedeschi.

Tutto questo fece riflettere i vertici militari… tant’è che si decise di concentrare la produzione di massa sul T-34 (carro armato medio). Di conseguenza i carri pesanti finirono in secondo piano, fino alla comparsa della serie Stalin.

È bene precisare che il KV-1 manteneva alcuni elementi già testati sul T-35, come i carrelli di rotolamento e inizialmente anche i cingoli. Ciononostante, il carro pesante aveva solamente una torretta munita con un cannone da 76,2 mm modello 39 lungo 30,5 calibri, in seguito rimpiazzato con il modello 40 che aveva una misura di 41,5 calibri.

Il KV-1 pesantemente corazzato, fu prodotto nelle varianti 1A, 1B e 1C; inoltre era propulso dal medesimo motore d’aviazione che era montato sul T-34. Le lacune sostanziali del mezzo stavano nella trasmissione e negli organi di rotolamento e, secondo quanto riportato dai soldati, “negli apparati di visione e nei vani di accesso al carro”.

Nel 1943 per contrastare il notevole potere di fuoco dei carri dell’esercito tedesco, si decise di montare un cannone da 85 mm sul KV-1. A questa nuova variante fu dato il nome di KV-85 (foto) ma fu scarsamente riprodotta.

Alla fine, il KV-1 venne ritirato dal servizio nell’inverno del 1944.

Alcuni dati tecnici

Il carro armato KV-1 aveva un peso di circa 43, tonnellate, lunghezza di 6,70 metri, larghezza di 3,26 metri e un’altezza di 2,74 metri.

La potenza del motore era di 450-500 cv, con una velocità massima di circa 40 km/h.

La corazzatura frontale era di 75 mm, mentre quella laterale di 60 mm; la corazzatura della torretta di 75 mm.

Il carro poteva contare su un equipaggio di 5 uomini.

L’armamento era composto da un cannone da 76,2 mm, e tre mitragliatrici da 7,62 mm.

1 Cfr. C. Falessi, B. Pafi, Il carro KV-1, in Storia Illustrata, n°157, 1970, p.99

Foto: web / Bundesarchiv / Twitter