Il Fiat C.R.42 Falco fu un biplano da caccia impiegato dalla Regia Aeronautica durante la Seconda guerra mondiale e l’ultimo biplano ad essere costruito in serie. I principali utilizzatori del velivolo – oltre alla Regia Aeronautica – furono l’Aeronautica Militare svedese, l’Aeronautica Militare ungherese, l’Aeronautica Militare belga e l’Aeronautica Militare spagnola; quest’ultima impiegherà il mezzo fino al 1948.
Il primo prototipo prese il volo la prima volta il 23 maggio del 1938 e il mezzo entrò in servizio nelle file dell’Aeronautica nel 1939. Il velivolo – realizzato dalla Fiat Aviazione – venne prodotto dal 1939 al 1943/44 e, complessivamente, furono costruiti più di 1800 esemplari.
Secondo molti analisti, il Fiat C.R. 42 Falco rappresentò il top di una formula (quella del biplano) oramai anacronistica. Tuttavia, l’aereo, durante il secondo conflitto mondiale, venne utilizzato praticamente su tutti i fronti e si fece onore.
Il Falco fu impiegato come caccia intercettore, caccia di scorta, cacciabombardiere leggero e aereo da attacco al suolo. A tale riguardo, in Africa Orientale e in Africa Settentrionale i velivoli – in qualità di assaltatori – operarono in massa e fecero autentici prodigi. Infatti, in picchiata, con le loro bombe e le due mitragliatrici, più volte, crearono il panico ai nemici.1
I velivoli si distinsero anche sul mare, lanciandosi a picco fra i bombardieri in quota e gli aerosiluranti.
Dopo l’8 settembre del 1943, il mezzo venne utilizzato dall’Aeronautica Cobelligerante Italiana, mentre alcuni esemplari furono sequestrati dalla Luftwaffe.
Il Fiat C.R.42 Falco aveva un’apertura alare superiore di 9,7 m, un’apertura alare inferiore di 6,5 m, altezza 3,585 m e lunghezza 8,25 m.
Il peso a vuoto era di 1782 kg, mentre a pieno carico 2295 kg. La velocità massima era di 441 km/h a 6100 m, quella da crociera 399 km/h. La quota di tangenza era di 10210 m.
Motore: 1 Fiat A.74 14 cilindri, potenza 841 CV.
L’armamento era composto da mitragliatrici Breda SAFAT da 7,7 mm e da 12,7 mm. Inoltre, il velivolo era in grado di trasportare 200 kg di bombe.
1 Cfr. G. Bonacina, Il Falco, in Storia Illustrata n°170, 1972, p.127
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