Accadde il 26 maggio 1915: Prime attività belliche della guerra

26/05/14

Sono tenuti in stato di blocco effettivo da parte delle Forze Navali italiane:

 

il litorale austroungarico estendentesi a nord del confine italiano sino al confine montenegrino a sud con tutte le sue isole, porti, seni, rade e baie;
il litorale dell’Albania estendentesi dal confine montenegrino a nord sino a Capo Kephali compreso a sud, e contro le navi che in violazione del blocco, tentassero di attraversare o avessero attraversato la linea di sbarramento costituita dalla congiungente Capo d’Otranto - Capo Kephali sarà provveduto in conformità alle regole del Diritto Internazionale e dei trattati in vigore.
Due sommergibili nemici in agguato presso Venezia attaccano col siluro ma senza risultato le torpediniere 13 OS (comandante e capo squadriglia, capitano di corvetta Giulio Menini) e 14 OS (comandante, tenente di vascello Gaetano Verna) della 9a Squadriglia che li inseguono e li sottopongono al fuoco delle artiglierie di bordo. Poco dopo ingaggiano combattimento con una torpediniera nemica intervenuta a difesa. Nulla di fatto da ambo le parti: tutte le unità rientrano indenni alle basi.
Reparti dell’Esercito occupano Grado. Successivamente, per rinforzarne le difese sarà inviato il pontone Robusto armato con quattro cannoni da 120 mm..

Fonte: Marina Militare