Nel frattempo presso l’Arsenale di Venezia erano iniziate le prove per la navalizzazione del trimotore Caproni da 300 CV che però, oltre a protrarsi nel tempo, avevano dato risultati scoraggianti per cui la Marina che aveva ritenuto opportuno non procedere alla produzione dei Caproni terrestri, fu costretta a rinunciare anche alla versione idro.Ma l’idea di disporre di un velivolo da bombardamento non è per niente abbandonata.
Proseguono le prove dell’idro trimotore da 400 CV progettato dal capitano del Genio Navale ingegnere Luigi Bresciani per farlo poi riprodurre dall’Isotta Fraschini: tanta è la fiducia nell’esito positivo delle prove che senza attenderne il completamento, il 27 dicembre il contratto con l’Isotta Fraschini sarà registrato.
Fonte: Marina Militare