Dopo i collaudi e l’addestramento iniziale a Halifax, gli “H” assegnati all’Italia effettuarono la traversata dell’Atlantico, che rappresentò per essi un ottimo collaudo, in tre gruppi appoggiati da navi mercantili che li accompagnarono fino a Gibilterra e da lì scortati da unità militari italiane.
Furono del tipo a semplice scafo con doppi fondi interni, a sezioni circolari e con calotte semisferiche estreme. Si trattava dei classici sommergibili autonomi statunitensi di quel periodo che si rivelarono molto validi per attività operativa in mari ristretti e vicino alle basi. Si dimostrarono ottime unità subacquee, molto razionali, di semplice costruzione, di buona abitabilità, di elevata velocità e di notevole autonomia in immersione; buoni sommergibili, insomma, che dettero ottime prestazioni in servizio e che ebbero una vita eccezionalmente lunga. L’H 1, parte del primo gruppo di unità, arrivò a Messina nel marzo del 1917.
[Il giorno 18 è’ consegnato a Montreal il secondo sommergibile della classe “H”, l’H 2 al comando del tenente di vascello Guido Bacci. Costruito dalla Electric Boat Co. con impostazione sullo scalo 31 maggio e varo in data odierna, il battello, dopo i collaudi e un addestramento iniziale ad Halifax, sarà trasferito in Italia e giungerà a Messina nel marzo del 1917].
Fonte: Marina Militare