Accadde il 14 febbraio 1912: Sparati 200 colpi dal Granatiere nella guerra italo-turca

14/02/14

All’alba, in Mar Rosso, il cacciatorpediniere Granatiere (comandante, capitano di corvetta Roberto Petrelluzzi) riprende il tiro contro concentramenti di truppe lungo le coste dello Yemen e a seguito di ordini ricevuti dall’ariete torpediniere Calabria che opera nelle vicinanze, sposta il suo campo d’azione più a sud, nell’area dello stretto di Bab el Mandeb contro obiettivi costieri.

Sono sparati oltre 200 colpi.

Il giorno prima, davanti a Moka (stretto di Bab el Mandeb), mentre la lancia di bordo sta per raggiungere un sambuco fermato per la visita, da terra viene fatta oggetto di salve di fucileria cui l’unità italiana risponde col fuoco delle sue armi dirigendo poi il tiro contro la località e un accampamento nelle vicinanze.

[La dichiarazione di guerra alla Turchia fu consegnata il 29 settembre del 1911 e le ostilità iniziarono alle ore 17:00; la firma del trattato di pace avvenne il 18 ottobre 1912. Al termine delle ostilità l’Italia contò 3451 morti e 4221 feriti; le perdite turche furono stimate in 14800 unità]

Fonte: Marina Militare